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Tv Talk invita Fulvio Abbate, ma Mediaset dice no: “Non gli hanno dato il permesso”

Tv Talk invita Fulvio Abbate per parlare della partecipazione degli intellettuali nei reality, ma Mediaset dice no. Bernardini: “Per ora non si può”

pubblicato 31 Ottobre 2020 aggiornato 13 Novembre 2023 09:22

Potremmo definirlo scherzosamente un processo senza l’imputato. E non per colpa di chi il processo lo aveva imbastito. A Tv Talk si parla di reality e di come questi siano stati frequentati ciclicamente dai vari intellettuali. Si va da Barbara Alberti ad Aldo Busi, passando per il caso più recente di Fulvio Abbate che sarebbe dovuto essere in trasmissione per affrontare l’argomento. “Quest’anno ci ha provato anche il nostro Fulvio”, spiega Massimo Bernardini. “In realtà lo avevamo invitato, ma Mediaset non gli ha dato il permesso. Per ora dice che non si può”.

Insomma, nessuna trasferta in Rai per quella che sembra una vera e propria mancata concessione della liberatoria. Primo eliminato dalla casa – squalifiche a parte – Abbate sta partecipando alle trasmissioni di Canale 5 che ruotano attorno al reality, da Mattino 5 a Non è la D’Urso, fino allo stesso Gf Vip, dove siede in studio.

Abbate è una figura familiare per il pubblico di Tv Talk e nell’epoca in cui Mediaset e Rai si prestano i rispettivi personaggi di punta per ospitate ed interviste – vedi Bonolis a Oggi è un altro giorno e Seconda Linea o la De Filippi in trasferta a Domenica In – stupisce un veto in tal senso. E’ tuttavia altrettanto innegabile che nel caso di un prodotto di punta di Viale Mazzini come Ballando con le stelle anche la Rai tende a blindare i suoi concorrenti facendoli ruotare solo nei programmi dell’azienda.

Per la cronaca, il giudizio di Tv Talk sulla partecipazione di Abbate e soci nei reality è severissimo. “E’ la dittatura del denaro che vince sulla cultura che è povera per definizione”, afferma Riccardo Bocca. “Nel presepe dei reality mancava solo la statuina degli intellettuali e ora ci sono anche loro. Per anni abbiamo discusso se gli intellettuali dovessero o no interagire con la realtà. Qui si è esagerato e gli intellettuali sono andati nella caricatura della realtà che per l’appunto è il reality”.