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The Voice 2018, conferenza stampa in diretta

The Voice of Italy, quinta edizione dal 22 marzo su Rai 2: tutte le novità. Conferenza stampa.

pubblicato 16 Marzo 2018 aggiornato 9 Novembre 2020 15:17

E’ tornato Tvblog e tornando anche le tradizionali dirette delle conferenze stampa. Questa mattina a Milano, attorno alle ore 12, verrà presentata alla stampa la quinta edizione del talent show The Voice of Italy, in onda da giovedì 22 marzo in prima serata su Rai 2. Ne parleranno Andrea Fabiano, direttore di Rai2; Fabio Di Iorio, vice direttore di Rai 2; Costantino Della Gherardesca, nuovo conduttore; e i quattro nuovi giurati: Al Bano Carrisi, Cristina Scabbia, J-Ax e Francesco Renga.

  • 12.12

    Inizia la conferenza stampa.

  • Andrea Fabiano, direttore di Rai 2: “Eravamo rimasti a un’idea che la Rai cullava da qualche mese. Appena sono arrivato a Rai2, incontrando Ilaria Dallatana abbiamo subito parlato dell’idea di The Voice. Con lei abbiamo parlato della possibilità di riportarlo in vita. Abbiamo cominciato incontrando chi di questo programma ha fatto la storia, J-Ax ovviamente, e con lui abbiamo cominciato a immaginare un The Voice tutto nuovo con un occhio rivolto alle migliori esperienze internazionali del format”.

  • “Sentivamo la mancanza della forza e del linguaggio della Rai. Abbiamo quindi cominciato a lavorare a un’edizione con tantissime novità. Vogliamo che questo rappresenti un nuovo inizio per The Voice”.

  • “Accanto a J-Ax ci sono tre persone che hanno l’intenzione di portare a questo evento una freschezza nell’interpretare il ruolo di coach. L’altro perno sarà la conduzione: abbiamo voluto cambiare passo e abbiamo proposto a Costantino questo ruolo”.

  • Otto le puntate previste. Quattro dedicate alle Blind Auditions. Due ai Knock Out. Una di Battle. Una di finale live.

  • “Rai Pubblicità ci ha aiutato a trasformare The Voice in un vero e proprio evento, raccogliendo un gratificante impegno dei clienti, in particolare ad alcuni grandi sponsor come Huawei, Volkswagen e Wind”.

  • Le puntate saranno trasmesse in diretta su Radio 2.

  • Fabio Di Iorio, vice direttore: “I coach sono così diversi ma insieme uniti. La conduzione di Costantino è insolita. Abbiamo studiato delle innovazioni del format che è più veloce, breve e crudele del passato”.

  • Chicco Sfondrini, autore: “Il coach potrà bloccare le scelte degli altri coach. E’ un’esclusiva che in Europa siamo i primi a mettere in scena. Il meccanismo di blocco ha già dato dei frutti e delle dinamiche interessanti. Il ragionamento dei giudici sarà: “Questo talento mi piace, ma potrebbe piacere anche a un altro e quindi lo blocco”. I coach se non gradiscono il talento, non si gireranno al termine dell’esibizione per conoscerlo meglio: non daranno spiegazioni”.

  • Costantino Della Gherardesca: “Sarà un’esperienza nuova, perché sono abituato a fare programmi in esterna, più contorti e meno nazionalpopolari. I nostri quattri coach sono una squadra di serie A. Non sono dei superstiti che sono finiti in televisione, ma sono ancora molto attivi nella musica ed è un onore averli con noi”.

  • J-Ax: “Ho sempre amato The Voice proprio perché siamo liberi di scegliere in base alla voce e non all’immagine. Ho sempre cercato la voce nel senso della timbrica, cerco qualcuno con una voce diversa”.

  • Al Bano: “E’ bello affrontare sempre esperienze nuove, anche alla mia veneranda età. Mi ha riportato indietro nel tempo, quando ho partecipato all’Applausometro. Questa esperienza di The Voice è davvero interessante. Noi cerchiamo i prossimi Morandi e i prossimi Celentano e sicuramente ci stanno. E’ importante poi instradarli bene”.

  • Cristina Scabbia: “Nonostante vent’anni di carriera coi Lacuna Coil sono una novellina. Voglio ringraziare la Rai per l’atto di coraggio. E’ bello portare avanti una scommessa verso un genere musicale non mainstream e verso un personaggio poco conosciuto dal grande pubblico. Grande coraggio e mi fa piacere che l’abbiano fatto all’interno di un programma che vuole far scoprire nuovi talenti. Spesso chi partecipa ai talent cerca la fama effimera, invece è molto più importante insegnare l’amore verso questo mestiere e comunicare loro che questa è solo una base da cui partire”.

  • Francesco Renga: “Mi ha sempre affascinato ascoltare una voce senza guardarla. La voce ha una magia. Io cerco un talento che abbia la necessità e l’urgenza di raccontarsi. Cerco la fame e qualcuno che non abbia un piano b. Io sin da giovane ho capito che non avevo un’altra possibilità”.

  • J-Ax: “Da essere la novità a The Voice, ora sono la nuova Raffaella Carrà”. E si lamenta (scherzando) del profumo di lacca che arriva dal camerino della Scabbia.

  • Fabiano: “Proveremo a seguire chi vincerà The Voice nel periodo post-talent”.

  • J-Ax: “Negli altri talent si scelgono i talenti anche attraverso l’immagine. Noi dopo The Voice cercheremo di dare loro dei consigli se ci verrà concesso, ma sarà tutto in mano alla Universal e all’artista stesso”. Costantino: “Spetta all’artista stesso poi imparare a muoversi”.

  • Costantino: “Devo fare un grosso lavoro di psicanalisi per consolare i talenti e le famiglie degli esclusi”.

  • I casting. Sfondrini: “Da una parte abbiamo accettato chi si proponeva, ma non abbiamo potuto prescindere dai social e da youtube e siamo andati a cercare noi chi non si sarebbe mai presentato di sua volontà. Ho fatto tanti talent. Si dice sempre “10 mila candidati”, ma non è mai vero. Si saranno visti migliaia, un buon numero per arrivare a un’ottima scrematura finale”.

  • Renga: “Se avessi la loro età farei carte false per fare un talent”.

  • Ax: “Ho consigliato io Al Bano. Ero convinto che The Voice potesse mostrare un Al Bano inedito e non avete idea di cosa stia combinando durante le registrazioni”.

  • Scabbia: “Alcuni hanno storto il naso perché pensando che questa esperienza possa significare un cambio all’interno della mia musica o della mia vita. Così non sarà e l’ho specificato sin dall’inizio. I fan italiani in generale sono molto limitati e vedono il mio mondo come qualsiasi di diverso. Il mondo metal si è spaccato a metà come succede sempre”. Al Bano: “Sono così limitati? La musica è sempre fatta da sette note”.

  • La conferenza termina qui.