Home The Voice of Italy #SvegliaItalia, la tv in piazza per le Unioni Civili (almeno sui social)

#SvegliaItalia, la tv in piazza per le Unioni Civili (almeno sui social)

L’hashtag #SvegliaItalia è lo slogan delle manifestazioni in corso nelle piazze italiane per sostenere le unioni civili a una settimana dal Family Day. E a sostegno dei pari diritti arriva anche la tv.

pubblicato 23 Gennaio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 05:45

Piazze arcobaleno in molte città italiane oggi, sabato 23 gennaio 2016, per manifestare a favore del disegno di legge sulle unioni civili che sarà discusso in Senato dal 28 gennaio e (perché no) per protestare contro la scritta ‘Family Day’ apparsa nella serata di ieri sul #Pirellone, sede della Regione Lombardia.

E’ ora di essere civili” recita lo slogan della manifestazione, su Twitter con gli hashtag #SvegliaItalia e #SvegliatiItalia, che ha ispirato anche qualche (raro) social media manager di programmi tv.

A tenere alta la bandiera dei diritti civili in tv ci pensa X Factor Italia, che sceglie il titolo della canzone di Francesca Michielin, già vincitrice di XF5, per diffondere il suo messaggio di amore universale.

The Voice of Italy, invece, deve ringraziare la sua fan-base che pubblica un messaggio a sostegno delle unioni civili.

“Tutti hanno diritto di amare”

è la didascalia scelta per accompagnare un’immagine in cui tre coppie diverse, etero e gay, si tengono per mano.

Il portabandiera, però, resta Real Time che promuove ‘a gran voce’ Di Fatto, Famiglie, docureality sulle famiglie omo e lesbo, con figli, pronto a far drizzare i capelli a chi ritiene che l’amore possa unire solo persone di sesso diverso, mentre sono molte le ‘celebrities’ che testimoniano sui social la propria partecipazione alle manifestazioni del pomeriggio.

Tra questi Nuzzo e Di Biase, ma anche Corrado Formigli, Simona Ercolani, Stefania Orlando, Ivan Cotroneo, giusto per citarne qualcuno.

A ben guardare, però, non sono molti i programmi che hanno fatto propria la campagna a favore delle unioni civili.

Sul fronte ‘diretta’, poi, solo Sky Tg24 sta seguendo live gli eventi dalle piazze di Milano e Roma. Sul pezzo, invece, PresaDiretta che domani, domenica 24 gennaio, propone un’inchiesta proprio sulle Unioni Civili in vista dell’avvio del dibattito al Senato del ddl Cirinnà.

Comunque sia, persino la ‘retrograda’, ‘bigotta’, ‘reazionaria’ tv dà qualche cenno di contemporaneità di fronte alla piattezza colpevole della politica italiana, che si nasconde dietro il Vaticano per non concedere elementari diritti civili, preferendo l’ipocrisia del ‘non vedo, non esiste’ a una matura discussione sui pari diritti dei propri cittadini. E così la tv (perché di tv, in fondo, ce ne sono tante, così come esistono tanti tipi di famiglie, ma sempre famiglie sono, comunque le si voglia classificare) arriva prima della politica. E non è la prima volta.

 

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