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Vecchioni e Botteri attaccano Springsteen per il mancato omaggio agli alluvionati: “Inaccettabile da chi si è sempre battuto per gli altri”

A Le Parole Vecchioni e Botteri attaccano Spingsteen per il mancato omaggio agli alluvionati dell’Emilia Romagna durante il concerto a Ferrara: “Inaccettabile”

21 Maggio 2023 04:34

L’attacco che non ti aspetti, da chi non ti aspetti. Roberto Vecchioni e Giovanna Botteri si scagliano contro Bruce Springsteen che venerdì scorso, in occasione del concerto a Ferrara, non ha omaggiato le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione.

Io sono un centesimo di Springsteen – afferma il cantautore a Le Parole – probabilmente il concerto non lo avrei svolto, ma io non sono Springsteen. Dobbiamo distinguere l’ideale dal reale. Sarebbe stato un bel segno rimandare il concerto, ma il reale è altra cosa, sono 70 mila persone che volevano vedere passare il Re, che non sarebbe passato più. Avrebbero potuto vederlo solo in quel momento”.

Vecchioni sottolinea inoltre l’importanza dell’evento a livello produttivo-organizzativo: “C’erano centinaia di persone che avrebbero lavorato, gli operai, che avrebbero guadagnato quello che si guadagna in un mese. E’ accettabile. L’inaccettabile è non sapere che in realtà sei. Me lo sarei aspettato dall’ultimo rocker del mondo, non dal più grande, per cuore e per anima”.

Addirittura più duro, se possibile, l’affondo della Botteri: “La storia comincia in New Jersey, 73 anni fa, quando un ragazzino nasce i in un ambiente operaio e diventa un mito, il mio mito, un mito di milioni di persone. Non solo perché fa canzoni straordinarie, ma perché nelle sue canzoni c’è il senso della lotta e del riscatto. Springsteen è sempre stato  il primo a battersi. E’ normale che tutti abbiano comprato i biglietti mesi fa per vederlo a Ferrara. Era un momento straordinario, di unità. Non voglio discutere il fatto che non dovesse fare il concerto, ma mi aspettavo, dal mio mito che si è sempre battuto per gli altri, non che cominciasse il concerto con un ‘ciao Ferrara’, ma con un ‘ciao’ a tutti quelli che in quel momento lottavano per sopravvivere, per liberarsi dal fango. Questo mi sarei aspettata dalla sua storia di battaglie”.

Una delusione cocente, condivisa con Lella Costa: “Non lo andrò a vedere più, per me è la fine, non ci credo più”.

La speranza, ora, è che qualche parola possa essere pronunciata durante la prossima tappa a Roma. Tuttavia, anche se succedesse, non basterebbe per ricucire lo strappo.