Home Canale 5 Sin Tetas no hay Paraiso: in arrivo l’edizione italiana riadattata per Canale 5 (Anteprima TvBlog)

Sin Tetas no hay Paraiso: in arrivo l’edizione italiana riadattata per Canale 5 (Anteprima TvBlog)

E’ in arrivo la versione italiana di Sin Tetas no hay Paraiso, (tradotto Senza tette niente Paradiso) la serie tratta da un format colombiano e poi riadattata dalla Grundy in Spagna per Telecinco. Roberto Sessa, del quale pubblicheremo nei prossimi giorni un’intervista esclusiva, sta preparando una serie di 6 puntate in prime time le cui

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pubblicato 30 Settembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 22:30


E’ in arrivo la versione italiana di Sin Tetas no hay Paraiso, (tradotto Senza tette niente Paradiso) la serie tratta da un format colombiano e poi riadattata dalla Grundy in Spagna per Telecinco. Roberto Sessa, del quale pubblicheremo nei prossimi giorni un’intervista esclusiva, sta preparando una serie di 6 puntate in prime time le cui riprese incominceranno il 1° febbraio. La messa in onda si presume dunque sia per l’autunno 2010.

Realizzare una fiction tratta dallo straordinario successo spagnolo non è una novità. Già in occasione del Telefilm Festival di due anni fa, l’amministratore delegato di Grundy Italia (società che fa capo al Gruppo RTL Bertelsmann) aveva annunciato la realizzazione imminente del riadattamento italiano a cui pare fosse interessata Raidue. Lo stesso Giorgio Buscaglia, responsabile film e telefilm della seconda rete, aveva confermato che se ne stava parlando nella tv pubblica e la messa in cantiere del progetto sembrava ormai consolidato.

Oggi TvBlog annuncia in anteprima che la serie si farà e il protagonista maschile sarà Daniele Liotti. Ma non andrà più su Raidue, bensì su Canale 5. Già qualche mese fa del resto ne avevamo parlato anche se gli argomenti allora sembravano differenti da quello che effettivamente verrà fuori da questa serie. Il titolo non sarà ovviamente Sin Tetas, in tal senso gli sceneggiatori e la produzione ne sceglieranno uno più appropriato, ma ciò che interessa di più è adattare al nostro mercato un format nato inizialmente in Colombia sulla scia del cartello di Medellin e poi in versione più romanzata in Spagna. Tra le altre cose, come leggerete nell’intervista, è stata proprio la Grundy a realizzare l’adattamento spagnolo così come ha fatto per esempio per Yo Soy Bea, da cui poi la ABC ha preso spunto per Ugly Betty. Nella versione italiana, che prenderà spunto più da quella spagnola rispetto a quella colombiana, ci saranno dei riferimenti tipici relativi al nostro Paese: si parlerà probabilmente della donna oggetto così come appare, anche dai dibattiti di questi giorni, sulla stampa, sui media, in televisione, in politica.

Gli sceneggiatori, stando ad alcune voci non ufficiali, starebbero lavorando proprio su questo: cercare di rappresentare la donna così come viene vista dai media e quello che la donna è disposta a fare pur di apparire o di acquistare una forte dose di potere. Chissà però se il finale di questa prima stagione (ma se andrà bene ne sono previste altre) sarà come la versione spagnola. La morale in ogni caso sarà sempre quella: non servono le tette per andare in Paradiso, non servono questi sistemi perchè le donne siano sicure della propria vita e si vogliano sentire affermate.

Mentre per quanto riguarda il protagonista maschile la produzione ha pensato a Liotti, per quello femminile si stanno effettuando vari casting per cercare donne che possano rappresentare meglio il ruolo già visto nella versione spagnola. Chi suggerireste per questi ruoli? Ditecelo nei commenti, chissà che qualcuno della produzione non vi prenda in parola.

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