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Scherzi a parte, Luca e Paolo riusciranno dove Panariello ha fallito?

Ospiti, anticipazioni e pronostici sulla prima puntata.

pubblicato 1 Aprile 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 05:47


Per quanto gli ultimi quattro lunedì sera non siano affatto andati male in termini in ascolti, Panariello non esiste ha duplicemente fallito, sia nell’intento di riportare il varietà su Canale 5 – tempi morti e ritmo sottozero, monologhi moscissimi, incapacità nel canto del conduttore, pessima spalla comica in Nina Zilli, ospiti mal utilizzati – che in quello di innovare la prima serata dell’ammiraglia Mediaset: gran parte dei personaggi erano vecchi e l’avvicinarsi (male) alla satira politica in chiave goliardica era troppo drogato dal precedente de Il più grande spettacolo dopo il weekend.

Ora non resta che vedere alla prova Luca e Paolo. In un’intervista al Secolo XIX di oggi rispondono alle accuse di Davide Parenti – per cui alle Iene non provavano più e facevano i capricci – con “attualmente è un po’ disperato”.

Sul duo di comici genovesi, che si sentono indubbiamente molto sicuri di sé, grava anche la provocazione del direttore di RaiUno Mauro Mazza in conferenza stampa a Sanremo 2012, all’indomani della prima puntata da loro aperta:

“Non so in quali altre aziende un artista come Celentano potrebbe dire ciò che gli passa per la mente. Vale anche per Luca e Paolo. Quando si ricorre con troppa frequenza a espressioni scurrili è perché si ha pochezza di idee. E loro sul palco hanno commesso un errore tecnico. Il canone non è un abbonamento alla Rai, ma una tassa di possesso. Quindi anche per chi ha l’abbonamento a Sky o lavora a Mediaset. Io auguro buon lavoro a Luca e Paolo, che faranno i loro programmi nell’azienda nostra competitrice, dove abitualmente non fanno questa satira politica graffiante. Se negli anni, tra qualche tempo, sentissero il bisogno di uscire dalla foresta, attaccando l’ex premier coi capelli o senza, ci mandano un sms e ne parliamo”.

Domani debutta il loro Scherzi a parte accompagnato dalla parola Varietà nel titolo. La sensazione è che l’ammiraglia Mediaset sia stata talmente travolta dall’effetto Fiorello da volerlo bissare a tutti i costi sui propri schermi, annunciandolo come una rivoluzione.

Lo show di Fatma Ruffini, dopo un eterno rinvio perché prima i conduttori non erano pronti e poi il lunedì è diventata la collocazione privilegiata delle novità d’intrattenimento, andrà per la prima volta in diretta, senza siparietti preconfezionati – ricordiamo che può esserci una buona confezione, come in Masterchef, e una brutta diretta come quella di Panariello – inoltre sketch e monologhi di stretta attualità coinvolgeranno gli ospiti vittime degli scherzi. Per i due va detto che la diretta è un po’ come il contatto diretto col pubblico che prediligono a teatro.

Non è prevista al loro fianco la presenza di partner femminili, ma al compenso ci sarà un’orchestra di otto elementi e un corpo di ballo, le Rhith-mix, composto da sei ginnaste professioniste.

Anche Luca e Paolo – come Fabio Volo qualche sera fa – saranno accompagnati da due baby-conduttori che faranno il loro alter ego, ponendo ai politici in studio le domande più scabrose. Peccato che l’idea dei piccoli opinionisti, dopo Chi ha incastrato Peter Pan?, sia stata clonata quest’anno anche da Attenti a quei due e Niente di personaleMa anche no.

Vittime della prima puntata – otto quelle previste – saranno Gianni Morandi, Iva Zanicchi, Alfonso Signorini, Serena Autieri e Giorgia Meloni (questi cinque presenti anche in studio), oltre a Max Biaggi e Rupert Everett: ad anticiparlo Donatella Aragozzini su Libero.

Da domani anticipazioni, curiosità e indiscrezioni dal backstage verranno pubblicate sulla pagina Facebook del programma, mentre su Premium Play si potrà rivedere la prima puntata della prima edizione condotta da Teo Teocoli e Gene Gnocchi.