Sanremo 2026 e l’ostacolo Milano-Cortina
Le date della 76esima edizione del Festival rappresentano un vero e proprio mistero. Impensabile una sovrapposizione coi Giochi. Le alternative sono l’anticipo a fine gennaio o lo slittamento (che tra l’altro consentirebbe di avere come super-ospiti i medagliati)

Su Sanremo 2026 poggia un enorme punto interrogativo. Ma se il ‘dove’ non preoccupa almeno apparentemente Viale Mazzini (“per noi il Festival deve restare in Rai e non c’è nessun progetto di spostarlo in un’altra location“, ha affermato il direttore intrattenimento prime-time Marcello Ciannamea), assai differente è il discorso del ‘quando’.
Sì perché ad oggi le date della 76esima edizione della manifestazione rappresentano un vero e proprio mistero, dal momento che ad interferire con la kermesse saranno niente meno che le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina.
I Giochi sono previsti dal 6 al 22 febbraio e, in caso di validità del calendario adottato quest’anno, si andrebbe incontro ad una clamorosa e penalizzante sovrapposizione, considerata anche l’ampia attenzione che la tv di Stato – presumibilmente su Rai 2 – andrà a dedicare all’evento.
La prima ipotesi in campo, pertanto, è quella di una fuga strategica, o prima o dopo. Si potrebbe giocare d’anticipo, andando a monitorare la settimana che va dal 3 al 7 febbraio. Così facendo però si verificherebbe uno ‘scontro’ tra la cerimonia d’apertura casalinga – fissata di venerdì – e la quarta serata sanremese, in genere dedicata alle cover. Per non parlare dei pericoli riscontrabili in occasione della finale, con l’eventuale pioggia di prime medaglie azzurre che toglierebbe di fatto potenza mediatica e centralità al Festival.
A quel punto le alternative sarebbero un ulteriore salto all’indietro (dal 27 al 31 gennaio, che riporterebbe Sanremo a scenari da anni sessanta) o lo slittamento a fine mese (24-28 febbraio).
In tal senso, un precedente a cui affidarsi esiste e fa riferimento agli altri Giochi ospitati in Italia, quasi vent’anni fa. Torino 2006, tuttavia, non presentò preoccupazioni di questo tipo, dato che allora il Festival andava sempre in scena a marzo (pratica interrotta nel 2009 da Bonolis e rispolverata eccezionalmente nel 2021 per via del covid).
Giorgio Panariello, Ilary Blasi e Victoria Cabello furono impegnati dal 27 febbraio al 4 marzo. Il fischio di inizio avvenne nemmeno ventiquattr’ore dopo l’epilogo delle Olimpiadi. Si cominciò infatti di lunedì, con stop infrasettimanale causato dall’amichevole che la Nazionale di Lippi disputò con la Germania a quattro mesi dal Mondiale che gli azzurri avrebbero poi conquistato. E proprio del Mondiale 2026 bisognerà tener conto, con l’inserimento di possibili match di preparazione (che Rai 1 sarebbe chiamata a trasmettere) che potrebbero ulteriormente stravolgere il calendario.
Il post Milano-Cortina, infine, si rivelerebbe soluzione azzeccata anche in un’ottica di super-ospiti, con l’opportunità per Carlo Conti di invitare sul palco dell’Ariston gli italiani medagliati che in quei giorni godranno di una popolarità alle stelle. Un fattore da non sottovalutare.