Home Che Tempo Che Fa Niente dibattiti e ospite solo da Fazio: la strategia (vincente) di Burioni

Niente dibattiti e ospite solo da Fazio: la strategia (vincente) di Burioni

Da oltre un anno Roberto Burioni va solo a Che tempo che fa. Niente dibattiti con politici o ristoratori, ma confronti con gli addetti ai lavori

26 Aprile 2021 11:42

Esserci, ma allo stesso tempo centellinare le apparizioni. E’ il caso di Roberto Burioni che per le sue ospitate televisive ha adottato la tecnica delle ‘piccole dosi’. Se da quattordici mesi il piccolo schermo è invaso dai virologi ad ogni ora del giorno e della notte, il professore marchigiano ha deciso di intraprendere il percorso inverso.

La percezione generale è che Burioni sia sempre in video. Al contrario, il medico c’è circa mezz’ora a settimana. Il palcoscenico prescelto è quello di Che tempo che fa. Nessun altro. Sì perché Burioni parla solo con Fabio Fazio, evitando altri salotti e, soprattutto, gli scontri mediatici.

L’impostazione è tanto chiara quanto studiata: Burioni non bisticcia, non litiga con politici, non elogia né stigmatizza le decisioni del governo, non polemizza con esercenti e ristoratori. Burioni semmai si rapporta con colleghi ed addetti ai lavori, optando per un dialogo alla pari.

Attenzione: non è una strategia recente. La storia va avanti da un anno (Tiki Taka del 24 febbraio 2020 rappresentò l’ultima eccezione), anche se un tempo la permanenza sulla poltrona di Fazio era un po’ più duratura. La sostanza, tuttavia, non è mai mutata. Burioni ha adottato un rapporto fiduciario col pubblico, teoricamente sempre lo stesso, affidandosi ad un target specifico.

Galli, Crisanti, Bassetti, Pregliasco. Ognuno di loro vanta almeno uno o più inviti quotidiani. Il risultato è inevitabilmente quello di ripetere le stesse cose e di rispondere ai soliti quesiti. Burioni no. Dosa le parole e gli argomenti, soffermandosi sul caso della settimana.

Dallo scorso ottobre ha assunto pure la posa di divulgatore. Cinque-dieci minuti in solidaria nel corso dei quali Burioni tiene una mini-lezione. A stupire è l’approccio. Burioni è diretto, drastico, non tergiversa. Ma allo spettatore lascia sempre la speranza, la buona notizia e una boccata d’ottimismo. Predica pazienza e al contempo indica la luce in fondo al tunnel. Piccoli dettagli, o forse no.

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