Home Festival di Sanremo Dall’espulsione al Gf Vip all’ospitata a Sanremo. La paradossale ‘sliding-doors’ di Riccardo Fogli

Dall’espulsione al Gf Vip all’ospitata a Sanremo. La paradossale ‘sliding-doors’ di Riccardo Fogli

Riccardo Fogli, squalificato dal Gf Vip a dicembre, sarà ospite a Sanremo. Un destino identico a quello toccato due anni fa a Fausto Leali

pubblicato 16 Gennaio 2023 aggiornato 17 Gennaio 2023 02:48

Dalle stalle alle stelle. Inteso come percorso dagli inferi al paradiso. Strana la vita per Riccardo Fogli, appena un mese fa espulso dal Grande Fratello Vip pochissime ore dopo l’ingresso nella casa e il prossimo 7 febbraio ospite, nell’ambito della reunion dei Pooh, alla prima serata della 73esima edizione del Festival di Sanremo.

Ci scusiamo con il pubblico per l’infelice espressione blasfema pronunciata da Riccardo Fogli nella Casa di Grande Fratello Vip”, recitò il freddo comunicato di Mediaset ed Endemol, che annunciarono l’immediata squalifica dal gioco del cantante.

Una imprecazione biascicata e sussurrata, uscita dalla bocca a notte fonda e rilanciata dai social, che hanno inevitabilmente contribuito all’effetto ‘eco’, a quel punto determinante per la cacciata dalla trasmissione.

Una mazzata professionale per un Fogli allontanato in fretta e furia e impossibilitato a difendersi in diretta, che però già a San Silvestro poté tornare a esibirsi su Canale 5 in occasione del Capodanno in Musica. Fino alla sorpresa insperata dell’Ariston, svelata lunedì mattina da Amadeus a Viva Rai 2.

Quello di Fogli, tuttavia, appare come un déjà-vu. Nel 2021, infatti, toccò ad un altro re della musica, Fausto Leali, abbandonare anzitempo il Gf Vip per via di un cartellino rosso. In quel caso l’accusa fu di razzismo, in seguito alla parola “neg*o” utilizzata nei confronti di Enock Balotelli. “Non possiamo permettere che, in un programma così, questa parola possa essere usata con leggerezza”, tuonò Alfonso Signorini.

Sanremo 2023 Pooh

Pure allora una grossa spinta per la cacciata giunse dal web. “Ho sbagliato – si scusò Leali – vengo soprannominato ‘il neg*o bianco’ da quando avevo 20 anni e così si intitola il mio terzo album. Salvo poi difendersi: “Non si dica che sono razzista, perché è un’eresia. Il problema è che dopo due giorni che hai il microfono 24 ore su 24 te ne scordi e finisci per parlare senza grande attenzione”.

Come detto, il riscatto giunse poco tempo dopo, con l’invito – sempre da parte di Amadeus – al Festival, in compagnia di Marcella Bella e Gigliola Cinquetti.

Della serie: i clamorosi paradossi televisivi.

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