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Riccardo Cresci a Tvblog: “Sogno di fare una versione junior di Il pranzo è servito”

Da più di quindici anni conduce le previsioni meteo prima su Sky Tg24, ora su Rai Gulp per i ragazzi. TvBlog ha intervistato Riccardo Cresci.

9 Gennaio 2023 08:25

Riccardo Cresci nasce televisivamente come volto delle previsioni meteo di Sky Tg24 e Sky Meteo24. La sua esperienza sull’emittente privata dura sei anni, fino alla conclusione nel 2012 che lo porta a sperimentare nuove strade televisive. Arriva in Rai nel 2019 quando inizia la collaborazione con la struttura di Rai Pubblica Utilità, con la quale arriverà a dare vita in collaborazione con Rai Kids a Green Meteo e Meteo Spazio, entrambi in onda su Rai Gulp, il primo in onda ogni venerdì alle 18:40 e ogni sabato alle 8:30, il secondo in onda ogni martedì e sabato alle 16:40. Tornato ora alla conduzione di Italian Green, ogni sabato mattina alle 10:00 su Rai2, oltre che inviato ogni settimana di O anche no (in onda la domenica alle 10:20 su Rai3), Riccardo Cresci si è raccontato in questa intervista a TvBlog.

Sono passati più di quindici anni da quando hai condotto per la prima volta delle previsioni meteo. Com’è cambiato il tuo modo di farlo da Sky Tg24 a Rai Gulp?

Il cambiamento è stato grande perché per parlare ai ragazzi devi avere un differente modo di comunicare. Devi parlare in modo semplice, preciso, senza tanti orpelli. Lavoriamo ai testi del programma io e Claudia Adamo, meteorologa e fisica dell’atmosfera, che è l’ideatrice di Green Meteo.

Arrivato ormai alle soglie dei 40 anni, che compirai in questo 2023, sei ancora in attesa della tua grande opportunità professionale legata alla tv o ti senti già realizzato con quello che fai attualmente?

La televisione è un mezzo che mi permette di esprimere parte del mio modo di essere. Nel fare tv mi diverto tanto e sono pronto a cogliere qualcosa di grande qualora dovesse arrivare. L’obiettivo però non è solo questo: io da quando ho 20 anni insegno dizione, public speaking, comunicazione, poi ho iniziato a insegnare conduzione televisiva e lingua italiana all’università e ora sono anche coach di alcuni artisti televisivi e anche di liberi professionisti come avvocati e notai.

Questa estate su Instragram hai fatto in un post un elogio al cambiamento. Hai scritto: “Si cambia in continuazione, evolvendosi in nuove fasi e forse è proprio questo il bello, sapersi reinventare continuamente con gratitudine per giocare al game più difficile ed emozionante: vivere!”. Quali esperienze ti hanno più cambiato professionalmente?

Guardando il Riccardo del passato vedo un ragazzo più fragile, un ragazzo che era entusiasta di quello che faceva, che era anche molto ammaliato dal fascino che la tv sprigionava su di lui. Ora sono molto più disincantato nel mio sguardo sulle cose che riguardano la tv: non è più tutto un incanto. Dopo l’esperienza a Sky, non mi aspettavo un momento in cui sarei dovuto rimanere fermo e per me è stato scioccante. Quel momento mi ha insegnato però a guardare avanti, partendo dal guardarsi attorno: il mondo non finisce con la tv.

Per chi come te è cresciuto con Corrado, oggi guardando la tv dei nostri giorni chi rappresenta un modello simile da prendere a riferimento per fare tv?

Corrado per me resta inimitabile e spero che il suo modo di fare tv torni attuale nella nostra tv. Per me chi si può avvicinare alla sua forma di garbo, gentilezza ed ironia sono Marco Liorni ed Alessandro Greco. Un altro grande esempio per me è stato Fabrizio Frizzi, che era un mio amico.

Come vi conoscevate tu e Fabrizio?

Ci siamo conosciuti grazie a Carlotta (Mantovan, moglie di Fabrizio Frizzi, ndr) che lavorava a Sky con me. Era la stessa persona che si vedeva in video: una persona trasparente, allegra, simpatica, divertente, con una risata fragorosa.

Qual è il sogno che ti piacerebbe realizzare in tv in questo 2023?

Avendo una passione per i quiz televisivi e in particolare per Il pranzo è servito, mi piacerebbe proporre una nuova edizione per coinvolgere anche il pubblico più giovane, prestando attenzione al tema dell’alimentazione. Mi piacerebbe creare una versione junior di Il pranzo è servito.