Home Reazione a catena - L'intesa vincente Reazione a Catena, l’onestà di Amadeus: “E’ una buona trasmissione a prescindere da chi sta alla conduzione”

Reazione a Catena, l’onestà di Amadeus: “E’ una buona trasmissione a prescindere da chi sta alla conduzione”

Il conduttore, intervistato dal quotidiano Libero.

pubblicato 22 Luglio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 02:13

Nella vita, due cose sono certe: la morte e Amadeus che si è pentito di aver lasciato la conduzione de L’Eredità. Il conduttore ed ex disc jockey ravennate, all’epoca, fu splendidamente onesto nell’ammettere che aver mollato il timone del quiz preserale di Rai 1 è stato l’errore più grande della sua carriera professionale.

Amadeus, dopo un paio di quiz fallimentari in onda su Canale 5, si è rimesso in gioco in Rai con successo, ripartendo “dal basso”, precisamente con Mezzogiorno in famiglia, e partecipando come concorrente ad alcuni talent show vip come Altrimenti ci arrabbiamo e Tale e quale show.

La Rai ha deciso di premiarlo affidandogli la conduzione della roccaforte estiva di Rai 1, il quiz preserale Reazione a catena, che nonostante sia in onda dal 2007 con una formula pressoché immutata si conferma sempre un programma fresco e piacevole, altamente rimpianto dai conduttori costretti a togliere il disturbo.

Amadeus, intervistato dal quotidiano Libero, ha espresso soddisfazione per il successo di Reazione a catena, ricordandoci che quest’anno il quiz per la prima volta ha una controprogrammazione non indifferente, e ha nuovamente manifestato il pentimento per aver lasciato L’Eredità nel lontano 2006.

Queste sono le dichiarazioni sul quiz preserale estivo di Rai 1, molto più oneste di quelle rilasciate dai suoi predecessori:

Il game show è il mio genere televisivo preferito. Io non sogno il prime time ma il preserale. Credo che Reazione a Catena sia una buona trasmissione a prescindere da chi sta alla conduzione. Personalmente ho cercato di dare il massimo come sempre. Io ci metto tutto l’entusiasmo possibile. Il merito non è solo mio. C’è una squadra di bravissimi autori dietro e se io ho l’onore di stare alla guida della trasmissione è perché il direttore Giancarlo Leone mi ha voluto. Per questo lo ringrazio.

Inevitabile, arriva il capitolo L’Eredità:

Lasciare L’Eredità per tornare a Mediaset? No, non lo rifarei. Anzi, da quell’esperienza ho imparato che non lascerò mai più nulla, o mi cacciano o resto al mio posto. Ho maturato questa consapevolezza dopo quella scelta che col senno di poi si è rivelata sbagliata. Lasciai L’Eredità perché sono amante del cambiamento e perché non sono uno di quelli che si inchioda su una poltrona senza mettersi più in discussione. Penso non sia rispettoso nei confronti di se stessi e del pubblico. A volte questo spirito mi ha fatto andare incontro ad alcuni errori che ho pagato sulla mia pelle.

Ammettere i propri errori senza però piangersi addosso è una caratteristica ammirevole di Amadeus.

Meglio la sua onestà potenzialmente controproducente che la supponenza di certi personaggi che non rinuncerebbero per nulla al mondo alla loro immagine di artisti tutti d’un pezzo.

Foto | © Getty Images

AmadeusReazione a catena - L'intesa vincente