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Rai, passa il decreto Fuortes, gli scenari dell’exit strategy (Retroscena TvBlog)

Quel che potrebbe accadere in Rai se dovesse passare il decreto che “licenzierebbe” l’attuale sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli

di Hit
pubblicato 4 Maggio 2023 aggiornato 17 Ottobre 2023 19:26

AGGIORNAMENTO:

E’ passato il decreto oggetto del nostro post odierno, è quindi partita l’exit strategy dell’attuale amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes dalle stanze della televisione di Stato. In questo post vengono descritte le prossime tappe che porteranno Roberto Sergio come nuovo AD e Giampaolo Rossi nuovo direttore generale con deleghe operative circa la guida dell’azienda radiotelevisiva di Stato. La palla ora passa al CDA del teatro San Carlo di Napoli.

Rai, il decreto Fuortes, gli scenari e la soluzione intelligente (Retroscena TvBlog)

Oggi alle ore 16 è convocato il Consiglio dei Ministri e fra i temi che si potrebbero discutere ci sarebbe anche quello che in molti chiamano “decreto Fuortes“. In sostanza si tratterebbe di introdurre, come già abbiamo avuto modo di spiegarvi da queste colonne, un limite anagrafico posizionato a 70 anni per gli amministratori dei teatri lirici. In questo modo Carlo Fuortes, attuale amministratore delegato della Rai potrebbe essere nominato sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli al posto di Stéphane Lissner, che attualmente occupa quella carica. E ovviamente accettando la carica di Sovrintendente lascerebbe quella di AD Rai. Va detto a questo proposito che Lissner, che ha compiuto proprio 70 anni a gennaio,  ha già annunciato una battaglia legale se dovesse essere obbligato a lasciare il teatro partenopeo.

La strada dunque per Giorgia Meloni sarebbe un po’ sdrucciolevole rispetto a questo modus operandi. Per altro qualcuno dice che la stessa premier avrebbe pure visto di buon occhio il proposito di lasciare Carlo Fuortes fino al termine del suo mandato, che ricordiamo è fissato a luglio 2024.  Ma le pressioni all’interno della sua compagine governativa per un cambio immediato sono molte. Va detto però inoltre che sempre all’interno della maggioranza ci sono anche voci contrarie rispetto al cambio immediato, mentre alcuni sostengono che la soluzione più intelligente sarebbe una sola.

Lasciare cioè Carlo Fuortes fino al termine del suo mandato, con l’arrivo in Rai alla direzione generale di Giampaolo Rossi, con evidenti deleghe operative, per poi procedere l’anno prossimo alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione. Questa soluzione per altro “calmerebbe” le voglie di molti all’interno della maggioranza rispetto alle “cose da fare” in Rai, rasserenando tutto sommato il clima all’interno dell’attuale compagine governativa che sarebbe in qualche modo “friccicarello”. Va detto inoltre che fra un anno tante cose potrebbero succedere, aprendosi nuovi scenari rispetto al futuro professionale di Fuortes che potrebbero avere paesaggi non solo parenopei, ma pure milanesi.

Le stesse persone che suggeriscono questa eventualità, si affrettano pure a bollarla come soluzione troppo intelligente, detto in maniera sarcastica. Ma Giorgia Meloni è persona intelligente, seppur sola, come sempre accade a chi si trova a comandare, quindi l’ipotesi di cui sopra è ancora nelle cose.

L’exit strategy

Detto questo quello che da oggi potrebbe accadere, qualora si arrivi al “decreto Fuortes” di cui sopra, vedrebbe nel corso della prossima settimana decadere automaticamente Stéphane Lissner come sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli.  Il governo a quel punto nominerebbe al suo posto Carlo Fuortes.  Fuortes accetterebbe la nomina a sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli e automaticamente lascerebbe la Rai, con successiva nomina da parte dell’azionista di Roberto Sergio nuovo amministratore delegato di viale Mazzini, con Giampaolo Rossi direttore generale con deleghe operative. Si arriverebbe quindi all’immediato cambio alla guida delle direzioni di genere con Marcello Ciannamea all’intrattenimento prime time, Angelo Mellone all’intrattenimento day time e Paolo Corsini all’approfondimento giornalistico, questo per stilare i palinsesti autunnali da presentare a luglio. A seguire le nomine alle direzioni giornalistiche.

La soluzione B

Qualora invece si decida per la “soluzione intelligente”, allora Carlo Fuortes resterebbe amministratore delegato della Rai, con l’arrivo di Giampaolo Rossi come direttore generale operativo e a quel punto si arriverebbe a stilare i famigerati palinsesti autunnali, in attesa più avanti (o contestualmente) di nuove nomine nelle direzioni di genere e nelle testate. Tutto quindi ruota a quanto accadrà oggi nel consiglio dei ministri, se verrà licenziato oppure no il cosiddetto “decreto Fuortes”,  staremo a vedere.