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Presadiretta inizia più tardi, Iacona: “Non condivido la decisione della Rai di posticipare il reportage sul sesso”. Fazio ironico

Che tempo che fa finisce più tardi e Presadiretta parte solo alle 22. Il motivo? La decisione della Rai di non trasmettere in fascia protetta un reportage sul tabù del sesso.

pubblicato 31 Gennaio 2016 aggiornato 2 Novembre 2020 09:56

C’è un motivo per cui Fabio Fazio, nella puntata di domenica 31 gennaio di Che tempo che fa, ha chiesto a Max Gazzè di intrattenersi più del previsto. E c’è una spiegazione anche sul fatto che l’intervento comico finale di Luciana Littizzetto è iniziato solo alle 21.42.

Lo ha spiegato lo stesso conduttore parlandone con la comica: “Stasera Presadiretta va in onda un po’ più tardi, ci hanno chiesto di prolungarci fino alle 22 perchè l’argomento riguarda…”.
E lei: “il porno”.
Lui: “No, l’educazione sentimentale nelle scuole e hanno ritenuto che fosse…”.
Lei: “che i bambini non lo devono vedere…”.
Lui: “che fosse più opportuno mandarlo alle dieci e, quindi, sono cose più grandi di noi, io non voglio, per carità, comunque lo guarderemo con grande interesse”.

E Riccardo Iacona, in apertura del suo programma, si è rivolto così al pubblico: “La Rai, per rispettare la fascia protetta, mi ha chiesto di posticipare un po’ più avanti il bellissimo racconto di Giulia Bosetti. E’ una decisione che non condivido perché a mio modestissimo parere questo è un reportage che andrebbe visto da tutti, genitori e figli insieme, talmente è pedagogico. E poi giudicherete voi quando lo manderemo in onda. Ma è una decisione che devo rispettare e so che avrete l’amore e la pazienza di aspettare una manciata di minuti prima di vedere questo bellissimo reportage. In via del tutto eccezionale cominciamo con la seconda pagina che non è meno importante perché riguarda la gestione dell’acqua”.

Ma ecco, come si legge nel comunicato stampa di presentazione, qual è il tema che la tv di Stato ha deciso di posticipare nella messa in onda.

“Educazione sessuale e affettiva tra gli adolescenti e di bullismo. Il tabù del sesso. Un viaggio tra gli adolescenti italiani e il loro rapporto con la sessualità, il sexting, il bullismo, la cattiva informazione sul sesso, le discriminazioni di genere, per scoprire se esiste in Italia il tabù del sesso. A Presadiretta tante storie e testimonianze inedite dei parenti di ragazzi vittime del bullismo e del cyber bullismo, il parere degli esperti, degli psicologi, dei ragazzi e dei genitori. Perché nel nostro paese non si fa una buona educazione sentimentale e sessuale tra i ragazzi? Le telecamere di Presadiretta sono andate anche in Germania e in Olanda, Paesi con modelli culturali ed educativi diversi dai nostri. In Germania l’educazione sessuale è materia obbligatoria in tutte le scuole. In Olanda ‘l’educazione multidisciplinare alla sessualità’ comincia a quattro anni, sempre a scuola. Ed è il Paese con la più bassa incidenza di gravidanze tra gli adolescenti d’Europa e l’età media più alta del primo rapporto sessuale, diciassette anni”.

Tutto questo si è visto in Italia solo in terza serata…