Home Giorgio Panariello (nel Paese delle Meraviglie): “Mediaset ha sposato il mio progetto”

Giorgio Panariello (nel Paese delle Meraviglie): “Mediaset ha sposato il mio progetto”

Il comico toscano debutta a gennaio su Canale 5 con quattro puntate di un one man show

pubblicato 30 Luglio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 04:40


Lo sbarco di Giorgio Panariello su Canale5, dopo sei anni di assenza dal video, è forse uno dei pochi veri eventi della prossima stagione tv. Reduce da un Festival di Sanremo da dimenticare, l’artista – che pure con Torno Sabato è stato un re Mida dell’Auditel – ha preferito allontanarsi dal piccolo schermo e concentrarsi sul teatro o il cinema, in attesa di tempi migliori.

Negli ultimi anni aveva annunciato il progetto di un suo show itinerante a livello internazionale, sempre su RaiUno, forse mai realizzato per problemi di budget.

Ora, invece, il comico toscano debutta sull’ammiraglia Mediaset nel gennaio 2012, con quattro puntate di un programma che avrebbe colpito tantissimo i vertici. Ecco le sue prime dichiarazioni ufficiali, tratte da un’intervista a Renato Franco del Corriere:

“Ho passato il tempo a prepararmi, con l’idea di cambiare e sperimentare. Avevo un po’ perso l’abitudine di osservare la gente. Nel tritacarne della tv, entri in un meccanismo che non ti dà tempo di riflettere. Quelli di Mediaset hanno pagato ‘sto multone, se c’hanno sempre i soldi si riesce a fare lo show. La scelta è stata precisa, Piersilvio Berlusconi ha sposato l’idea, un’idea molto ambiziosa. Non mi è mai capitata un’adesione così convinta a un progetto. A Mediaset ho riferimenti sicuri, mentre in Rai non sai mai con chi parlare”.

Il titolo provvisorio è Panariello nel Paese delle Meraviglie, per alludere a dei contenuti a metà tra il comico e la magia (o tra il Circo e Chiambretti Night?):

“Abbiamo bisogno di stupore, è importante gratificare anche l’occhio. Non so ancora chi avrò al mio fianco, ma ci saranno i miei personaggi vecchi e nuovi, monologhi nuovi. Insomma, il format sono io. One man show in Italia vuol dire: non ci sono gli ospiti e li devi fare te”.

A collaborare con Panariello, dopo aver lavorato con Maria De Filippi ad Amici e al Ballo delle debuttanti e a Chiambretti Night, ci sarà Bill Goodson. Sarà quest’ultimo a contribuire alla visione “Las Vegas” dello show (che pure il pubblico popolare di Canale 5 ha mostrato, sinora, di non gradire del tutto, per non parlare del flop di Fantasia targato d’Urso o di Sognando Las Vegas della Corna su RaiUno).

Panariello dice di star prendendo a tal proposito contatti con Dragone, per la sua esperienza al Cirque du Soleil e con gli show di Celine Dion.

Tra i personaggi nuovi del suo repertorio conosceremo il Vaìa:

“Quelli che stanno al bar dalla mattina alla sera, con la sigarettina, i Ray-Ban anni 70, bevono liquori come il Punt e Mes, il Don Bairo, e portano in piazza i problemi di famiglia. Sanno tutto di tutti, e chiudono sempre le frasi alla toscana, vaìavaìavaìavaìa, che è dispregiativo, per dire levati di qua”.

E poi ancora ritroveremo il personaggio degli spot che ha anche uno spazio fisso su Youtube, peraltro cliccatissimo. E’ Luingi, un brasiliano di Scadingi in provincia di Firengi, che pensa che per essere brasiliano basti finire le parole in ingi e improvvisarsi insegnante di balli latino americani.

Infine, Panariello risponde al confronto con Checco Zalone, personaggio del momento che lo precederà su Canale 5:

“Mi piace di lui che non è falso. E’ un po’ come Benigni, rappresenta fisicamente un personaggio. Ma non ci sono confronti, lui è un’altra cosa”.

E poi condivide una riflessione sulla propria natura:

“Non appartengo a nessuna parrocchia. Io sono uno che purtroppo quando sono solo, rimango solo e non mi salva nessuno. Ma ho la possibilità sempre di scegliere quello che voglio fare”.

Chissà che ad aiutare Panariello non sia stata l’amicizia speciale con due fuoriclasse del Biscione, Paolo Bonolis e Maria De Filippi. Del primo è stato di recente ospite – complice – a Chi ha incastrato Peter Pan?, mentre della seconda è un affezionato amico di C’è Posta. E dire che la stessa Maria ebbe filo da torcere da Torno sabato, ai tempi della concorrenza diretta. Sarà stata la loro campagna contro l’abbandono dei cani – come vedete in foto – a unirli?

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