Home Fabio Fazio Nicola Porro: “Fazio non è un martire”. Quando fu chiuso il suo di programma su Rai2, disse: “Renzi mi ha fatto fuori”

Nicola Porro: “Fazio non è un martire”. Quando fu chiuso il suo di programma su Rai2, disse: “Renzi mi ha fatto fuori”

Nicola Porro ridimensiona il caso Fazio. Quando andò via lui dalla Rai, se la prese con il governo. E Meloni lo difese pubblicamente

16 Maggio 2023 16:51

Sul caso Fabio Fazio nelle scorse ore si è espresso anche Nicola Porro, da qualche giorno considerato tra i possibili ‘nuovi’ acquisti della Rai meloniana (al momento appare molto complicato che il trasferimento si concretizzi). Sul suo sito, il giornalista attualmente sotto contratto con Mediaset dove conduce su Rete 4 Quarta Repubblica, ha precisato che “Fazio non è stato cacciato” dalla tv pubblica e che non va considerato una vittima, né tantomeno un martire, “magari tutti potessero fare il capro espiatorio strappando un contratto da 2,5 milioni di euro” per un totale di 10 milioni di euro da incassare alla fine dei quattro anni previsti nel nuovo contratto.

Il 18 maggio 2016 Porro annunciò su Facebook che “Virus è stato cancellato dai palinsesti di Rai2. Questa mattina il direttore (Ilaria Dallatana, Ndr) me lo ha comunicato. Faccio il giornalista e questa mi sembra una notizia“. Il riferimento era al talk show che conduceva su Rai2. All’epoca Porro, contattato dal sito del Fatto Quotidiano, fece sapere di non avere idea dei motivi della chiusura del titolo, “ma non si tratta di un problema di ascolti, e nemmeno dell’ultima puntata sui vaccini”, che aveva creato molte polemiche a seguito delle dichiarazioni di Red Ronnie.

In radio da Selvaggia Lucarelli poche ore dopo ammise: “Non voglio fare la vittima, ma ovviamente mi hanno fatto fuori. Non si chiude una trasmissione proprio ora, prima del 23 giugno, una data nodale per chi ne capisce di politica interna e internazionale tra referendum inglesi per la Brexit e ballottaggi delle amministrative italiane“. A La Zanzara aggiunse:

Lo ha deciso Campo Dall’Orto, che è stato nominato da Renzi non da Babbo Natale, dunque chiedetelo a Renzi se mette bocca nei palinsesti Rai. Fosse accaduto con Berlusconi sarei stato un eroe, parlerebbero di editto contro Porro, invece sto morendo nell’indifferenza completa, sono uno sfigato.

A difendere Nicola Porro ci pensò Giorgia Meloni, già presidente di Fratelli d’Italia e in quei giorni candidata sindaco di Roma: “Due dei giornalisti non allineati con il governo Renzi vivono un momento difficile della loro carriera (…) e Nicola Porro, l’unica voce del centrodestra nel palinsesto Rai, non condurrà più Virus. Chiudono la bocca a chi non è nelle grazie del premier. Possibile che nessuno abbia qualcosa da dire? Dove sono i difensori della libertà di stampa?”.

Se l’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi negò di essersi occupato della faccenda, Davide Caparini, parlamentare della Lega Nord, parlò espressamente di editto bulgaro. “Ieri Belpietro, oggi Porro, domani forse Giannini. È proprio vero che Renzi riesce in ciò in cui Berlusconi falliva. I suoi editti bulgari sono immediatamente esecutivi. Queste epurazioni compiute dall’ayatollah Renzi per mano del pasdaran Verdini nel silenzio complice del Pd e della sinistra sono il segno dei tempi”.

Un mese dopo, esattamente il 21 giugno 2016, Porro annunciò via social il suo passaggio a Mediaset (per condurre su Canale 5 Matrix): “È stata una scelta improvvisa, come improvvisa è stata la chiusura di Virus“. In quella occasione, il giornalista confermò le indiscrezioni in circolazione all’epoca, secondo cui il dg Rai Campo Dall’Orto “mi ha offerto un programma molto ben retribuito ma per me non accettabile perché non aveva contenuto informativo“.

 

 

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