Home Le Iene Michele Guardì, in arrivo nuovo servizio de Le Iene. Filippo Roma a TvBlog: “Non abbiamo alcun mandante”

Michele Guardì, in arrivo nuovo servizio de Le Iene. Filippo Roma a TvBlog: “Non abbiamo alcun mandante”

Filippo Roma de Le Iene annuncia a TvBlog: “Martedì prossimo torniamo sul caso Michele Guardì. Altri fuorionda? Al momento non ne abbiamo…”

30 Novembre 2023 23:18

Le Iene torneranno ad occuparsi del caso Michele Guardì. Il programma di Italia 1 lo farà già nella puntata di martedì prossimo. Ad annunciarlo a TvBlog è l’inviato Filippo Roma: “Stiamo continuando a lavorarci. Nel pezzo che andrà in onda martedì abbiamo raccolto i commenti di alcuni personaggi della televisione rispetto ai fuorionda proposti. Da Giancarlo Magalli ad Alberto Matano, da Tiberio Timperi ad Anna Falchi, fino a Salvo Sottile. A loro abbiamo chiesto anche dell’autore-autista”.

Avete sentito anche Adriana Volpe?

No. Ma se volesse parlare… noi siamo qui, a disposizione.

Michele Guardì sostiene che si tratti di roba vecchia

E che vuol dire? Siccome è passato del tempo allora le cose che ha detto sono meno gravi? Secondo me, no, sarebbero gravi anche se le avesse dette 100 anni. Trovo pretestuoso appellarsi al tempo.

Risalgono a circa 14 anni fa. 

Non esiste la prescrizione per quanto riguarda il proprio stile nei confronti dei collaboratori con cui si lavora.

Il fuorionda era stato già trasmesso da A(hi) Piroso e caricato su Youtube. 

Con la voce camuffata. E non in versione integrale. Noi lo abbiamo ricevuto con voce originale e con quasi due minuti inediti. Piroso lo abbiamo incontrato, ci ha detto che quell’audio lo ricevette da qualcuno della Rai.

Vi siete chiesti perché questo fuorionda sia emerso oggi a distanza di così tanto tempo?

Certo.

La risposta? 

Boh. Non lo so, è strano. Chissà. Io, però, mi farei un’altra domanda: ‘Guardì ha avuto solo un raptus o normalmente si comporta così?’. Faccio notare che la sua prima risposta a noi è che quell’audio era di una persona che lo imitava.

Il lavoro televisivo è stressante, può capitare di perdere la calma…

Vero, ma bisogna sempre mantenere continenza ed educazione. Sono frasi sgradevoli. E poi vorrei aggiungere un’altra cosa.

Prego.

Lui dice che quelle frasi, quelle parolacce a sfondo sessista e omofobo, fossero uno scherzo. Non si scherza sui sentimenti e sulla dignità delle persone. Che scherzo è? Dove si ride?

Guardì sostiene che abbiate un mandante.

(ride, Ndr) Io non mi sento un killer che agisce per conto di un mandante. Non c’è alcun mandante! Nel servizio di martedì scorso abbiamo spiegato l’origine di questa storia: una persona che ha sofferto per anni – indecisa se fare una denuncia per discriminazione o mobbing – ha fatto avere questo audio ad un’altra persona, che l’ha girato a noi.

La Rai ha aperto un audit interno sulla vicenda. 

Una iniziativa adeguata. Vediamo quale sarà l’esito. A questo punto era un passo obbligato, dopo la presa di posizione della presidente della Commissione di Vigilanza Barbara Floridia (che ha detto: “Le sue frasi irriguardose, in qualunque momento siano state pronunciate, sono incompatibili con il servizio pubblico, e l’azienda ha il dovere di intervenire pubblicamente tanto più in un momento in cui il dibattito sul linguaggio d’odio e sul contrasto alla cultura sessista, misogina e omotransfobica attraversa in maniera così decisiva il Paese”, Ndr). È stata l’unica politica che ha sollevato la questione in un silenzio assordante. La Rai non poteva esimersi. Se l’audit ascolterà le stesse persone che abbiamo sentito noi potrebbe scoprire cose interessanti.

Filippo Roma, Guardì ha detto di essersi sentito stalkerizzato da lei.

Come al solito si esprime in maniera molto colorita. Semplicemente in quella giornata l’ho aspettato per porgli alcune domande. Al terzo tentativo si è lasciato intervistare, facendosi accompagnare da noi in auto in Rai. Da qui a parlare di stalking mi sembra eccessivo…

In una lettera inviata a Dagospia, Guardì ha precisato che il suo presunto autista ha due contratti distinti, uno con la Rai e uno “a mio totale carico“.

Ho letto, ma mi chiedo perché non lo abbia detto quando l’ho intervistato. Davanti alle nostre telecamere ha affermato che quella persona è pagata dalla Rai.

Avete altri fuorionda di Michele Guardì? 

Al momento no.

Le Iene