Los Angeles-Italia: tra gli ospiti spuntano Simona Ventura e (udite udite) Satomi dei Bee-Hive!
La Simo nazionale, recentemente al centro di una polemica in cui e’ stata coinvolta dalle dichiarazioni di Maria De Filippi, e’ giunta infatti in California quest’oggi, come gia’ anticipato ieri mattina da TvBlog, per presentare – nell’ambito della rassegna – il film La fidanzata di papa’, cinepanettone 2008 con Massimo Boldi in cui lei stessa recita una parte da protagonista. L’ottimizzazione del calendario della Ventura le consentira’ di saltare da una costa all’altra degli States per non perdere l’occasione di presentare anche la sua nuova collezione di tute (sic) durante la settimana della moda di New York e quindi di tornare giusto in tempo in terra italica per la puntata di lunedi’ sera di X-Factor. Come gia’ detto, niente San Remo per la Ventura (si guardera’ forse qualche puntata di American Idol per prendere spunto?!) e nemmeno niente divano per guardare la De Filippi ospite sabato sera: e’ troppo impegnata a “aiutare l’Italia a mostrarsi nel miglior modo possibile nel mondo”, come ha gia’ notato il nostro grande vignettista Massy.
Ultima annotazione di questa settimana cine-italiana losangelina: il film “Talk about me” di Brando De Sica e’ una (paraculissima) registrazione in pellicola dello spettacolo teatrale italiano “Parlami di me” interpretato dal papa’ Christian e prodotto da mamma Silvia Verdone (sorella di). Spettacolo scritto da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime che sottoforma di musical ripercorre le tappe della vita professionale di Christian e vuole omaggiare anche papa’ Vittorio. Ok, Christian e’ sicuramente un ottimo performer, cantante e ha una bella faccia. Ma il film (e quindi lo spettacolo teatrale) sono a mio parere francamente inguardabili: troppe inutili canzoni e pailettes anni ’60, troppo “varieta’ forzato” (mi ricordava Buona Domenica di quattro anni fa). Patetici i momenti in cui si parla di quanto sia difficile essere “figlio di” (quasi a volersi auto-giustificare e giustificare il figlio-regista), troppo costruito il ricordo al padre, che perde forse il lato umano in questa finta rappresentazione teatrale. E che dire del momento del “film” (virgolette d’obbligo, mi spiace) in cui Christian strizza l’occhio al pubblico e ricorda: “Faccio teatro, ma non dimenticate che vi aspetto al cinema a Natale, eh” ?!
Insomma, se questo e’ “aiutare l’Italia a mostrarsi nel miglior modo possibile nel mondo”, mi sembra che non siamo partiti proprio col piede giusto…