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Tutto quello che dovete sapere su Leonardo, la serie evento di Raiuno

Una co-produzione internazionale da 30 milioni di euro con un grande lavoro di ricerca storica ed un po’ di fantasia: ecco il Leonardo di Raiuno e Lux Vide

pubblicato 20 Marzo 2021 aggiornato 21 Marzo 2021 13:59

La saga rinascimentale di Lux Vide continua: dopo le tre stagioni de I Medici, Luca e Matilde Bernabei non si fermano e rilanciano con un’altra serie tv già definita un vero e proprio evento. Il Leonardo che andrà in onda su Raiuno a partire da martedì 23 marzo 2021 per un totale di otto episodi e quattro prime serate, però, rappresenta anche una novità sul fronte produttivo e non solo narrativo.

Leonardo, la prima serie dell'”alleanza” Italia-Francia-Germania

La videoconferenza stampa che ha presentato ai giornalisti la serie si è soffermata soprattutto su questo aspetto: Leonardo è infatti la prima serie tv nata dall’alleanza che vede le tv del servizio pubblico europee unire le proprie forze per proporre produzioni che sappiano competere nel sempre più difficile e vario mercato dell’audiovisivo.

La serie nello specifico, in realtà, vede collaborare Rai e France Televisivion, a cui poi si è aggiunta Sony Pictures Television (quest’ultima al lavoro anche nella distribuzione) e la spagnola Rtve. Un co-produzione internazionale a tutti gli effetti, che ha scelto di raccontare la storia di uno dei personaggi storici più famosi ed affascinanti al mondo, ovvero Leonardo Da Vinci.

https://www.tvblog.it/post/1643554/il-giro-del-mondo-in-80-giorni-leonardo-sopravvissuti-mirage-serie-tv-rai

“Se si vuole fare un grande progetto, si può collaborare tra broadcaster pubblici, distributori e produttori”, dice convinta Matilde Bernabei. “Abbiamo voluto rendere nuovamente universale il genio di Leonardo, punta di diamante della nostra saga del Rinascimento che ha già avuto successo nel mondo con le tre stagioni de I Medici. Questo è il progetto che corona la saga”.

Le fa eco Luca Bernabei: “Una co-produzione internazionale permette ad un progetto di viaggiare per il mondo. Sono progetti alla radice della nostra cultura, ed è importante che un continente continui a preservare l’idea delle proprie origini”.

E l’ambizione di questa produzione si vede tutta: oltre duemila le ore di lavoro, che hanno coinvolto tremila operatori del settore (inclusi attori e comparse); 2.500 i costumi e più di cinquanta le location. Di mezzo, una pandemia che ha bloccato le riprese nella primavera scorsa. Il set ha riaperto il 14 giugno 2020 ed è stato uno dei primi in cui si è ripreso a lavorare dopo il lockdown, con rigidissimi protocolli sanitari. Il budget? 30 milioni di euro. La serie è già stata venduta in 120 Paesi, nel Regno Unito Amazon Prime Video si è accaparrato i diritti e già si pensa ad una seconda stagione.

La celebrazione (ed i misteri) di Leonardo

Ma come sarà Leonardo? No aspettatevi la classica biografia a mo’ di documentario: sebbene le fonti storiche da cui Frank Spotnitz e Steve Thompson -creatori della serie- siano state numerosissime, i due hanno voluto aggiungere un tocco di mistero alla trama, approfittando di quegli aspetti che ancora oggi non ci sono noti della vita del Genio toscano.

Tra tutti, uno: chi è la misteriosa donna ritratta nel dipinto “Leda col cigno”, oggi perduto e di cui restano solo alcuni disegni? La serie (diretta da Dan Percival ed Alexis Sweet) costruisce una risposta affidandola alla figura di Caterina da Cremona (interpretata da Matilda De Angelis), realmente esistita ma di cui abbiamo poche informazioni.

Partendo da questo mistero, Leonardo in ciascun episodio mostra come il protagonista (a cui dà volto Aidan Turner) sia giunto a realizzare alcune delle sue opere più famose, raccontandone retroscena ma anche i tormenti da cui le sue intuizioni sono nate. La parte su cui invece i due autori (affiancati nelle sceneggiature da Gabbie Asher) hanno voluto giocare con la fantasia riguarda una linea gialla che attraversa tutta la serie: Leonardo viene infatti accusato di un omicidio, su cui indaga la figura -mai esistita nella realtà- di Stefano Giraldi (Freddie Highmore), rappresentante della legge a Milano chiamato ad interrogare Da Vinci e scoprire la verità.

“Queste quattro serate seguiranno Leonardo dentro la sua testa”, spiega Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, “la bellezza di questo progetto sta nel fatto che registi e sceneggiatori, fotografia e scenografia sono entrati nella sua testa, senza mai abbandonare il suo punto di vista. E’ una biografia in cui la tensione sarà sempre altissima, con due grandi amori: uno per l’arte ed uno che, come una corda tesa, ci accompagnerà dalla prima all’ultima puntata”.

“Abbiamo cercato di rappresentare la curiosità di Leonardo,la sua sete di conoscenza”, aggiunge Luca Bernabei. “Leonardo ci insegna che l’orizzonte è un luogo dove tutto rinasce: raccontare la sua storia per noi è un’esortazione a raccontare il genere umano e guardare oltre gli ostacoli. L’unico modo di compiere un’opera è farla insieme”.

Tra Storia e finzione

Aidan Turner
© Fabio Lovino

Come detto, le otto puntate uniscono materiale storico alla finzione narrativa, per poter rendere al meglio in tv la figura di Leonardo e la sua genialità. Non si faccia, però, l’errore di considerare questa serie come una docufiction: “Noi facciamo serie tv, non documentari”, ha chiarito Luca Bernabei. “Abbiamo studiato tantissimo, perché così facciamo. Frank e Steve sono persone serie, ma sono sceneggiatori ed hanno dovuto riempire dei punti oscuri”.

Ecco che, allora, Spotnitz in persona ha spiegato meglio il metodo di lavoro applicato alla serie:

“Abbiamo letto un numero esagerato di biografie, incontrato storici, avuto degli scambi con esperti. Abbiamo letto loro le nostre sceneggiature, ci siamo confrontati con tantissime fonti. La sfida principale era dire qualcosa di vero malgrado gli elementi di finzione, dare la possibilità di guardare la realtà di Leonardo e trovare una connessione con il mondo moderno. Abbiamo cercato di riferirci ad elementi reali il più possibile, per aiutare il pubblico a comprendere la genialità di Leonardo. Ma alla fine capirete perché non si è sentito parlare di Caterina da Cremona”.

Totalmente d’accordo Thompson, che si è soffermato su un altro aspetto della serie, ovvero la scelta delle opere da mostrare nelle puntate:

“Abbiamo selezionato otto opere d’arte e raccontato la realizzazione. Le scelte si sono basate sulle storie dietro queste opere ed ai conflitti che Leonardo ha dovuto superare per realizzarle e forgiarle, permeandole della sua essenza e dei suoi sentimenti. Si accompagnano a storie con una tensione drammatica: ad esempio la prima mappa dall’alto di Imola che ha disegnato. Sono opere che costituiscono la colonna della serie”.

Il privato di Leonardo

Leonardo serie tv Rai 1
© Fabio Lovino

La serie non si limita a celebrare il Genio, ma anche a raccontarne i retroscena privati. Come la sua relazione con Caterina da Cremona, totalmente platonica ma fortemente ispiratrice: “E’ una storia d’amore, non come la intendiamo di solito”, rivela Thompson. “L’amore tra Leonardo e Caterina non è sessuale ma è importante, che li lega per tutta la vita”.

Il lavoro di ricerca ha portato anche gli autori ad avere a che fare con una documentazione che parla di alcune relazioni omosessuali avute da Leonardo, inserite all’interno della trama. Una scelta che per Spotnitz è stata naturale:

“Abbiamo attinto da numerose fonti e ci siamo convinti che lui abbia avuto dei rapporti omosessuali. L’obbligo di verità nel ritrarre l’artista e l’uomo comprendeva anche questo aspetto. La conseguenza fortunata è stata quella di rendere la storia con Caterina ancora più commovente, perché non si basava sul sesso, aprendo una dimensione affettiva profonda”.

Una decisione che ha incontrato il favore dell’interprete del protagonista, Turner:

“Non mostrare la sua omosessualità sarebbe stato strano. Non c’era motivo per non mostrarla, ci è sembrata la cosa giusta da fare”.

Il cast di Leonardo

Leonardo serie tv Rai 1
© Angelo Turetta

Infine, il cast: a Turner il difficile compito di rendere il Leonardo televisivo affascinante e misterioso al tempo stesso. “Vorrei poter dire che ci sia molto di me in lui” ha detto scherzando, “ma credo che per un attore qualsiasi interpretazione equivale ad uno scambio, è un rapporto che dura settimane”.

Differente il lavoro di De Angelis, che ha dovuto creare la sua Caterina basandosi su pochissime informazioni storiche:

“E’ stato molto divertente inventarsela, con una sceneggiatura solidissima ed un personaggio scritto meravigliosamente: ho solo dovuto aggiungere qualcosa di mio. Sono sempre rimasta affascinata dalla figura di Leonardo, fin dai tempi della scuola”.

L’attrice non ha doppiato se stessa nella versione italiana (l’intera serie è stata girata in inglese), semplicemente perché durante la fase di doppiaggio era a Venezia per girare un film e spostarsi in questo periodo, come sappiamo, non è semplice: “Non volevo rovinare tutto con un doppiaggio fatto in fretta e furia”.

Leonardo serie tv Rai 1
© Fabio Lovino

Simile il lavoro di Highmore, il cui personaggio è nato completamente dalla mente degli autori:

“Bisogna vedere tutta la serie per capire se Stefano sia un amico o un nemico di Leonardo, ma una delle cose di lui che mi piacciono di più è il fatto che è una persona che vuole conoscere la verità, non è un investigatore tipico, che tende a prevaricare per estorcere una confessione, ma ha a cuore la verità. Mi ha fatto davvero molto piacere lavorare con Aidan: i nostri personaggi tengono un gioco mentale. Lui è assolutamente straordinario nel ruolo di Leonardo, in grado di dargli una vulnerabilità avvincente”.

Nel cast di Leonardo, infine, compaiono anche Giancarlo Giannini (è Andrea del Verrocchio, “colui che gli insegna la luce”), James D’Arcy (Ludovico Sforza), Alessandro Sperduti (Tommaso Masini), Carlos Cuevas (Salaì), Robin Renucci (Piero da Vinci), Flavio Parenti (Bernardo Bembo), Antonio De Matteo (Galeazzo Sanseverino) e Giovanni Scifoni (Padre Pacioli).

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