Home Le Iene Le Iene, rimosso servizio su Chico Forti e Travaglio: “Diffidati da Accordi e Disaccordi”

Le Iene, rimosso servizio su Chico Forti e Travaglio: “Diffidati da Accordi e Disaccordi”

Le Iene: “Accordi e Disaccordi ci ha diffidati, abbiamo dovuto eliminare dal sito il nostro servizio su Chico Forti…”

23 Maggio 2024 16:59

Nelle ultime ore ci state chiedendo in massa che fine abbia fatto il servizio intitolato: “Chico Forti torna in Italia e alcuni diventano bipolari”. Abbiamo dovuto toglierlo perché chi detiene i diritti della trasmissione “Accordi e Disaccordi” (va in onda su Nove, Ndr) ci ha diffidato intimandoci di toglierlo dal nostro sito perché, evidentemente, non era d’accordo nel farci tenere lo spezzone in cui Marco Travaglio parlava del trasferimento di Chico Forti in Italia“. Così Le Iene, attraverso un comunicato stampa appena diffuso, ha spiegato quanto accaduto nelle scorse ore, dopo la messa in onda del servizio di Gaston Zama sul caso Chico Forti.

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Le Iene e il servizio su Chico Forti: cosa è accaduto

Il programma di Italia 1 firmato da Davide Parenti ha aggiunto: “Nessuno però può impedirci di raccontarvi cosa aveva detto. In modo che, chi se la fosse persa ora possa comprendere a fondo il Travaglio pensiero, rispetto al rientro in Italia del nostro connazionale condannato all’ergastolo negli Stati Uniti“. Quindi ha ricostruito il contenuto del servizio che aveva l’obiettivo di evidenziare l’incoerenza de Il Fatto Quotidiano rispetto alla vicenda di Forti:

Il nostro servizio mostrava uno spezzone in cui Marco Travaglio, come di consueto, si trovava in studio ad “Accordi e Disaccordi” e a un certo punto, parlando dell’arrivo a Pratica di Mare di Chico Forti e della foto che lo ritrae insieme a Giorgia Meloni, pone un quesito. DICHIARAZIONI DI MARCO TRAVAGLIO: “Io non capisco che cosa vada a fare il capo del governo italiano all’aeroporto a festeggiare un assassino e che cosa deve pensare la famiglia di quel ragazzo ucciso, ricordiamo, si chiama Anthony Dale Pike”. Ecco, questa è la parte che abbiamo dovuto togliere. Dopodiché seguiva una risposta alla domanda posta dal direttore de Il Fatto Quotidiano rispetto al pensiero della famiglia della vittima. Una risposta che Travaglio avrebbe potuto trovare all’interno dei nostri servizi sul caso Chico Forti, quando il fratello della vittima Bradley Pike ci rilasciò queste dichiarazioni: “Hanno detto che è stato lui l’assassino, ma io non credo che sia lui l’assassino. Penso che sia anche solo ridicolo pensare che lui abbia pianificato quell’omicidio, aveva troppo da perdere. Io credo che sia una tragedia, e sono passati vent’anni. Credo che sia arrivato il momento di portare un po’ di pace in questo mondo, soprattutto per i figli (di Chico Forti) e per i figli dei suoi figli. È davvero un tragico errore e io spero di poter aiutare Enrico Forti a uscire di galera per portare un po’ di pace anche ai suoi figli. Quindi vi prego, fatelo uscire. Liberatelo”. 

Le Iene insiste: “Era importante riportare e ricordare queste sue parole perché, se come strumento di critica viene messo sul banco il morto, ecco è d’obbligo dare voce ai familiari, del morto. Dichiarazioni che Bradley Pike non si è limitato a fare solo a noi, ma che, messe nero su bianco, ha firmato in una lettera indirizzata al governatore della Florida per richiedere il suo rilascio. LETTERA FIRMATA DA BRADLEY PIKE AL GOVERNATORE DELLA FLORIDA RON DE SANTIS in cui si legge: “Vi scrivo per chiedervi l’immediato rilascio di Enrico Forti, sono fermamente convinto che il sig. Forti sia innocente per il crimine di cui è stato ingiustamente detenuto per 20 anni”.

Adesso il servizio è tornato disponibile

Il servizio in questione, rimosso ieri, oggi è tornato disponibile sul sito ufficiale de Le Iene, con la trascrizione della parte di video di Accordi e Disaccordi, trasmissione condotta ogni sabato sera su Nove da Luca Sommi con la collaborazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi.

Travaglio attacca Le Iene

Questa mattina proprio Travaglio aveva attaccato Le Iene nel suo consueto editoriale su Il Fatto Quotidiano, che dirige: “Su Italia1, anche le autorevoli Iene ci davano lezioni di coerenza. Pulpito quanto mai credibile: denunciano tutti, anche chi frega qualche spicciolo, ma in 27 anni non si sono mai accorte che il loro padrone frodava centinaia di milioni al fisco e finanziava la mafia, oltre a stipendiarle. Gli argomenti della lezione sono inoppugnabili. 1) Un ministro che annuncia l’estradizione di Forti equivale alla premier che lo riceve con tutti gli onori. 2) L’estradizio ne del pregiudicato perché sconti il residuo pena in Italia, dopo che si è dichiarato colpevole e la Corte d’appello di Verona ha fatto propria quella di Miami senza trovarvi nulla di men che fondato e l’ha trasformato in assassino anche per la giustizia italiana, è un’assoluzione. 3) Forti si dichiara innocente, dunque è innocente: anche se aveva il movente, aveva comprato la pistola intestandola a un altro, era sul luogo del delitto, era fino a poco prima con la vittima di cui ha cancellato le tracce facendo lavare l’auto (ma non il gancio con la sabbia della spiaggia del delitto), ha mentito per depistare l’indagine e si è sempre opposto a divulgare gli atti del processo. Quindi anche Riina, Provenzano&C., i nazisti a Norimberga, Pacciani, la Franzoni e ora la Pifferi, essendosi detti innocenti, lo sono. Si attendono campagne delle Iene anche per loro e non solo per Rosa e Olindo, che invece sono innocenti perché hanno confessato. 4) Forti è innocente perché lo dice un fratello della vittima: infatti nei processi per omicidio, prima di emettere la sentenza, si chiede sempre il permesso ai parenti del morto fino al terzo grado e, se uno non è d’accordo, si lascia perdere. 5) Forse Forti è stato condannato “solo” come mandante dell’omicidio, ergo non si può chiamarlo “assassino” (ma neppure Hitler o Riina). 6) Le sentenze definitive diventano provvisorie se non piacciono alle Iene. 7) L’ultima frontiera dell’audience è spacciare gli omicidi per suicidi e i suicidi per omicidi“.

Curiosità a margine: da questa stagione Le Iene è condotto da Veronica Gentili, che di Travaglio non è soltanto collega, ma anche grande amica.

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