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La critica deve essere sempre costruttiva? No

Maria De Filippi, durante il serale di Amici 22, ha fornito una risposta impeccabile agli artisti fan indefessi della “critica costruttiva”.

30 Aprile 2023 02:46

Questo articolo corre il rischio di apparire come una sorta di sviolinata narcisistica ma decidiamo ugualmente di correre il pericolo.

Anche perché è diventato doveroso perlomeno provare a replicare a quello che è diventato un tormentone facile utilizzato sovente da tanti artisti che non vogliono vedere giudicato e valutato il loro lavoro ma che, al contempo, pretendono di insegnare il lavoro giornalistico (un pochino incoerente come atteggiamento…).

“La critica deve essere sempre costruttiva”, “Accetto le critiche a patto che siano costruttive”, “La critica deve essere costruttiva e non distruttiva”: quante volte abbiamo ascoltato proferire le suddette affermazioni da artisti o presunti tali? Innumerevoli.

L’occasione per trattare quest’argomento e provare a metterci un punto (sì, come no…), ci viene fornita dal serale di Amici 22, giunto alle fasi finali.

Se in occasione delle ultime finali, infatti, i giornalisti invitati alla serata conclusiva del serale venivano pregati di non esporre critiche negative agli allievi perché la finale “è una festa”, quest’anno, invece, ad Amici, si è deciso di inserire le critiche e le pagelle di alcuni giornalisti, e di farle leggere ai ragazzi, al fine di creare delle dinamiche soprattutto per quanto concerne il daytime.

Una nostra ex collega di TvBlog, Grazia Sambruna, tramite una serie di articoli pubblicati sul Corriere.it, si è mostrata particolarmente critica nei riguardi di Wax, tra i cantanti di quest’edizione, utilizzando uno stile pungente, sarcastico ma non certo offensivo nei confronti dell’allievo che ha reagito non propriamente bene.

Grazia Sambruna, di tutta risposta, è stata subissata di insulti e anche minacce da parte dei fan di Wax. E qui, è inevitabile riaprire il discorso delle fandom tossiche dalle quali ogni programma televisivo che si rispetti dovrebbe dissociarsi pubblicamente senza se e senza ma.

Nel settimo serale di Amici 22, Wax ha risposto con una cover rivisitata (Quelli che benpensano di Frankie hi-nrg mc), con un testo scritto ad hoc per replicare ai giornalisti, intriso di luoghi comuni e frasi fatte come “Tu non mi conosci” o “La tua lingua lunga mi fa fare il cash”.

A parte che nessun giornalista o critico giudica il vissuto di un artista, ma soprattutto una domanda è lecita: se vi facciamo fare i soldi, cosa vi incazzate a fare?

Detto ciò, in studio, si è aperta una discussione che ha visto Maria De Filippi e Cristiano Malgioglio da una parte e Arisa dall’altra. La De Filippi e Malgioglio hanno difeso il sacrosanto lavoro di critica mentre Arisa ha alimentato la solita tiritera della critica costruttiva alla quale Maria De Filippi ha replicato in maniera impeccabile e (si spera) definitiva, una replica che merita di essere riportata:

Non si possono ammazzare tutti i giornalisti e ammirare solo quelli che parlano bene di noi. Ti parla una persona che se leggesse tutto quello che scrivono su di me, non uscirei di casa. Però voglio dire, ognuno fa il suo mestiere nella vita. Sono io che scelgo di mettermi qua davanti con ‘sto giacchettino e ‘sto microfono quindi il fatto che scrivano di me è anche perché io sto davanti alla telecamera. Punto. Possono scrivere bene, possono scrivere male, fanno il loro lavoro, io faccio il mio. Se voglio che i giornalisti smettano di scrivere di me, smetto di fare questo lavoro e vado a farne un altro. La critica è anche critica, non necessariamente deve essere costruttiva. Di fronte alle critiche, mi dicono “cerca il lato costruttivo”. Ma a volte le critiche sono critiche. A volte sono giuste, a volte sono ingiuste. Tutti noi possiamo dimostrare, a chi ha criticato, che ha sbagliato a criticare. Questo è il tentativo che possiamo fare. Poi ribadisco, siamo noi che decidiamo di metterci davanti ad un pubblico, con un microfono e una telecamera.

La critica, quindi, deve essere sempre costruttiva?

La risposta è no, molto semplice.

La critica è un’analisi, una valutazione, un giudizio, nulla di più, espresso in più modi e in più stili.

È arbitraria, poi, la decisione di aggiungere alla critica dei consigli, dei suggerimenti, delle dritte ma, a volte, anche questo comportamento viene interpretato come supponente, arrogante.

Come fai sbagli, in poche parole.

Il problema, poi, sostanzialmente, è un altro: il giornalista cattivo, o meglio ancora l’hater, è un affare in quanto il vittimismo paga e accresce il consenso.

“Tu non mi conosci”, “Tu sei invidioso”, “Fallo tu se sei più bravo” sono frasi caratteristiche di un gioco delle parti che non avrà mai fine fino a quando porterà dei risultati positivi a chi ne usufruisce.

Questo articolo, fidatevi, invecchierà bene.