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La battuta del giorno

Ieri la Littizzetto ha in qualche modo scalzato dal podio quella che avrebbe dovuto essere la citazione della domenica. Ma il bello di questa rubrica sul TvBlog è che è totalmente decontestualizzata dalla successione temporale degli eventi televisivi – pur cercando di pescare sempre nella contemporaneità – e si propone di riproporre ai nostri lettori

20 Dicembre 2005 08:35

Ieri la Littizzetto ha in qualche modo scalzato dal podio quella che avrebbe dovuto essere la citazione della domenica. Ma il bello di questa rubrica sul TvBlog è che è totalmente decontestualizzata dalla successione temporale degli eventi televisivi – pur cercando di pescare sempre nella contemporaneità – e si propone di riproporre ai nostri lettori le perle televisive che meritano di essere ricordate.
Ora, domenica a SerieA di perla ne abbiamo pescata una di quelle grosse che si trovano solo in profondità. Accade che Delio Rossi, allenatore della Lazio, venga intervistato a proposito dell’ennesimo saluto romano di Paolo Di Canio allo stadio – il calciatore peraltro è già stato ospite di Belpietro in una puntata de L’Antipatico, dove ha avuto l’opportunità di enumerare, fra l’altro, i suoi tatuaggi fascisti (fascisti, sì, per sua stessa ammissione): il duce, l’aquila, il fascio littorio, e dio e il re soli sanno quanti altri. Come se la cosa fosse veramente importante, capite? – e che riesca, Delio Rossi, a fare di tutte le premesse possibili alla sua scontata difesa di Di Canio, ragazzo un po’ focoso, La Migliore Premessa Possibile. Eccolo, questo gioiello:

Qui mi sembra che si faccia di ogni erba un fascio.

Eh.