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I Caroselli più famosi di Luciano Emmer

Il regista Luciano Emmer si è spento a Roma questa mattina, e tvblog lo ha ricordato già con le parole di Italo Moscati. Dalle parti di cineblog interesserà per la sua filmografia in linea, ma non troppo, con il neorealismo, e per il fatto che proprio questa edizione del Festival del Cinema di Venezia gli

16 Settembre 2009 13:30


Il regista Luciano Emmer si è spento a Roma questa mattina, e tvblog lo ha ricordato già con le parole di Italo Moscati. Dalle parti di cineblog interesserà per la sua filmografia in linea, ma non troppo, con il neorealismo, e per il fatto che proprio questa edizione del Festival del Cinema di Venezia gli aveva dedicato, 91enne, la proiezione di un suo film degli anni ’60: “La ragazza in vetrina”. Ma per tvblog Luciano resterà sempre il padre della prima sigla di Carosello (quella del 1957), e di molti dei primi filmati pubblicitari andati in onda nel primo decennio di vita di questa straordinaria invenzione televisiva; e poi entrati tutti regolarmente nell’immaginario o addirittura nel linguaggio comune.

Fu firmato da lui il “brodo doppio” del Totò calzolaio, che incolla al pavimento la scarpa un suo cliente rompiscatole, chiedendogli di dare un’occhiata alla sua bottega mentre è a cenare felice, col suo dado. Ma anche il “sorriso Durban’s” di Carlo Dapporto, che invitava un collega subacqueo a sorridere come un dentice, era di Luciano Emmer. Senza di lui le nostre nonne non ci avrebbero canticchiato “Voglio la caramella che mi piace tanto”, in sostituzione di un proverbio su erbe e giardini di re che perfino a loro sapeva di vecchio. Oppure, ancora, quello geniale della benzina Supercortemaggiore, con tanto di Dario Fo nel ruolo di poliziotto privato.

Se ne va insomma un pioniere della comunicazione visiva e di una parte della televisione che raramente smette di piacerci: la pubblicità. (Per inciso, da notare il fatto che Repubblica.it abbia copiato quasi interamente il coccodrillo dedicato a questo primo maestro della comunicazione pubblicitaria italiana dalla relativa voce di Wikipedia).

Rai 1