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Festival di Sanremo 2011, l’AgCom chiede sul televoto il controllo dei consumatori

L’AgCom ha chiesto formalmente alla Rai di ospitare al Festival di Sanremo 2011 due osservatori sul sistema televoto, in rappresentanza dei consumatori. Nella nota sono indicati i nomi di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’UNC e Carlo Pileri Presidente di ADOC che avranno il compito di osservare, lungo le puntate della trasmissione, le procedure di raccolta

di marina
pubblicato 11 Febbraio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 08:49

L’AgCom ha chiesto formalmente alla Rai di ospitare al Festival di Sanremo 2011 due osservatori sul sistema televoto, in rappresentanza dei consumatori. Nella nota sono indicati i nomi di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’UNC e Carlo Pileri Presidente di ADOC che avranno il compito di osservare, lungo le puntate della trasmissione, le procedure di raccolta e computo dei voti che giungeranno via SMS.

L’AgCom è intervenuta sia dopo una serie di segnalazioni giunte da consumatori e associazioni, sia dopo aver pubblicato, qualche giorno fa le nuove regole sul televoto, redatte dopo la consultazione pubblica avviata lo scorso dicembre. Giudicate, però, insufficienti proprio da Adoc.

In sostanza ecco le novità, che precisa AgCom, a breve saranno applicate a tutte le emittenti:

  1. la possibilità per gli utenti di conoscere le caratteristiche essenziali del televoto almeno 7 giorni prima dell’inizio della trasmissione, compresi i recapiti per eventuali segnalazioni o reclami;
  2. l’esclusione dei voti provenienti da centralini, call center o comunque da sistemi ripetitivi di invio, che alterano l’effettiva rilevazione delle preferenze espresse;
  3. i nuovi limiti di 5 e 10 voti dalla stessa utenza, a seconda della durata della sessione di voto, con un massimo di 50 voti settimanali;
  4. la totale gratuità dei voti invalidi, per i quali l’utente non deve pagare neanche l’invio;
  5. la ripetizione, nel corso della trasmissione, delle informazioni principali sul servizio sui costi del servizio e sul suo complessivo funzionamento e sulla reperibilità del regolamento di televoto;
  6. la pubblicazione anche on line, in dettaglio, dei risultati del televoto per almeno 60 giorni di tempo;


Dunque a Massimiliano Dona per la seconda volta, dopo Affari Tuoi, tocca il ruolo di osservatore della regolarità delle procedure di gioco di un programma Tv:

Il nostro compito è di grande responsabilità al fine di garantire il rispetto dei principi di eguaglianza, trasparenza ed imparzialità del televoto sanciti dal regolamento recentemente approvato dall’Autorità garante. Auspichiamo che l’azienda di viale Mazzini accetti la nostra presenza e collabori in modo leale con le Associazioni dei consumatori

Infine, ricorda l’AgCom che la trasparenza è necessaria in quanto:

Il televoto, infatti, è un servizio che, per definizione, serve a rilevare le preferenze fra il pubblico che partecipa da casa, non a premiare la capacità organizzativa o economica di creare o acquistare eventuali “pacchetti di voti”.

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