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Emmy Awards 2017, le prime volte di Atlanta, Master of None e The Handmaid’s Tale

Gli Emmy Awards 2017 hanno assegnato numerosi premi ad attori, attrici e registi che hanno segnato così un record nelle rispettive categorie

pubblicato 18 Settembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 06:13

Tra polemiche per chi avrebbe voluto vedere vincere una serie piuttosto che un’altra (i fan di Feud sono rimasti ampiamente delusi del fatto che la loro serie preferita non abbia vinto neanche un premio), gli Emmy Awards 2017 resteranno nella storia per essere gli Emmy delle “prime volte”.

Numerose delle persone che sono salite sul palco la notte scorsa, infatti, hanno segnato un primato sia nella loro carriera che in quella di alcune categorie. E’ il caso, ad esempio, di Donald Glover che, oltre ad aver vinto come Miglior attore Comedy per Atlanta, è diventato anche il primo regista afroamericano a vincere nella categoria Miglior regia Comedy. “Sono contento di aver fatto la Storia, ma non è quello che volevo fare”, ha commentato Glover dopo la cerimonia. “Credo che la gente meriti la qualità ed, una volta che l’hanno provata, non chiede di meno. Quindi voglio solo fare un buono show, che possa ammirare”.

In una serata che ha ampiamente dato spazio al tema delle diversità nel mondo dello spettacolo (andando così contro la politica più ristretta a proposito di Donald Trump, vero bersaglio dei discorsi e delle battute della serata, fin dal monologo di apertura), anche Lena Waithe, attrice e sceneggiatrice di Master of None, ha segnato un record: è infatti la prima donna afroamericana a vincere nella categoria Miglior sceneggiatura comedy, per lo splendido episodio “Thanksgiving”, scritto con Aziz Ansari. “Significa molto per me”, ha detto l’autrice, “spero che altre donne di colore possano avere quest’opportunità, perchè questa porta adesso è stata aperta”.

La Hbo e The Night Of, invece, hanno permesso a Riz Ahmed di essere il primo attore di origine asiatica (è figlio di immigrati musulmani pakistani) a vincere come Miglior attore -nel suo caso, di una Miniserie-, diventando il secondo interprete asiatico di sempre ad aver vinto un Emmy, dopo Archie Panjabi per The Good Wife.

Protagonista della serata, però, è stata The Handmaid’s Tale: la serie rivelazione della primavera scorsa (e che da noi arriverà il 26 settembre su TIMVISION) è infatti diventata, con gran dispiacere di Netflix e di House of Cards, la prima serie tv di una piattaforma online a vincere come Miglior Drama. Non solo: Reed Morano è la prima donna a vincere come Miglior regia Drama dopo 22 anni (ed è la terza in assoluto), Alexis Bledel ha vinto per la prima volta un Emmy nella categoria Miglior attrice guest-star Drama ma, soprattutto, Elisabeth Moss, dopo sei nomination, ha finalmente vinto come Miglior attrice protagonista di una serie Drama.

Anche This Is Us ha regalato il suo record: la vittoria di Sterling K. Brown come Miglior attore protagonista di un Drama segna infatti il premio ad un attore afroamericano dopo 19 anni, seguendo così Andre Braugher. “E’ grandioso”, ha commentato l’attore, “Quando andavo all’università venne a farci una lezione, ed ogni volta che andavo a scuola vedevo la locandina della serie Gideon’s Crossing, quindi sono elettrizzato! Non voglio essere un fuoco di paglia, sento di avere mille personalità dentro di me e voglio dare a tutte loro la possibilità di uscire”.

Infine, non si può non citare il nuovo record di Julia Louis-Dreyfus che, con Veep, ha vinto ben sei Emmy Awards consecutivi per lo stesso ruolo. Un record che, però, potrebbe fermarsi: secondo alcune voci la settima ed ultima stagione di Veep potrebbe non andare in onda in tempo per rientrare nelle categorie il prossimo anno. Una boccata d’aria per la concorrenza, che cercherà di trovare un nuovo record.