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Doppio Slalom (1985-1990) fu il gioco predecessore di Passaparola? (VIDEO)

In onda dal 1985 alla fine del 1990 su Canale 5, Doppio Slalom è stato uno dei game show più popolari degli anni ’80 con Tedeschi e Bonolis.

pubblicato 30 Novembre 2021 aggiornato 1 Dicembre 2021 01:35

Il 1985 è un anno di svolta per Canale 5. La crescita esponenziale della rete ammiraglia (allora Fininvest) passa per un numero di giochi e spettacoli d’intrattenimento che in nel decennio ’80 si son moltiplicati a livelli importanti. Tutto ciò va a braccetto con un’altra usanza che inizia a prendere piede: la tv non sta più a guardare nel suo orticello, ma butta l’occhio anche altrove per ‘avere in prestito’ nuove idee.

Il caso di Doppio Slalom rientra alla perfezione tra i format ispirati. Che cosa è stato Doppio Slalom? Un quiz basato su Blockbusters, che non sono le famose videocassette bensì il nome del format americano trasmesso dalla NBC ideato da Steve Ryan e Mark Goodson.

In Italia approda nel settembre 1985 fino al dicembre 1990. E’ condotto da Corrado Tedeschi per ben 5 anni di seguito, poi (per soli tre mesi e mezzo) da Paolo Bonolis. Andava in onda nel pomeriggio di Canale 5, precisamente alle ore 17.

Una qualità da tanti riconosciuto è stato soprattutto il ritmo incalzante del gioco.

Doppio Slalom: il gioco

Protagoniste del meccanismo sono due squadre: la blu, composta da un concorrente e la gialla che, invece, era formata da una coppia. Al centro del gioco, l’elemento su cui entrambe dovevano fare affidamento era un tabellone di caselle esagonali con le lettere dell’alfabeto disposte come a tracciare la sagoma di un alveare.

Ad ogni casella era corrisposta una domanda di cultura generale letta dal conduttore, la risposta aveva per iniziale la lettera indicata dal concorrente.

Nella prima parte del gioco le due squadre avevano la possibilità di occupare più caselle possibili con i loro colori rappresentanti rispondendo correttamente, ma entrambe avevano un compito: quello di disegnare uno “slalom” ma in modalità differenti. Il concorrente blu aveva il vantaggio di poter completare il percorso con un massimo di 4 risposte esatte, mentre per la squadra gialla le caselle da riempire erano cinque. Un modo per non penalizzare troppo il concorrente avversario (e solitario).

Le manche sicure dello ‘slalom’ erano due (la seconda veniva chiamata ‘di rivincita’), ma in caso di parità si poteva aggiungere una terza: lo slalom di spareggio.

Tra la squadra gialla e la blu, chi vinceva accedeva allo slalom gigante in cui a gareggiare era solo un concorrente. Qualora la squadra gialla si aggiudicava le manche ‘slalom’, a quel punto la coppia si sfaldava e solo uno dei due poteva affrontare il gioco.

Il concorrente dunque si ritrovava davanti ad un tabellone in cui ogni casella aveva le prime 2 o 3 lettere indicanti le iniziali della risposta alla domanda associata. La particolarità del regolamento di questa manche stava nel fatto che il concorrente poteva procedere alla scelta delle caselle solo da sinistra verso destra. In caso di definizione corretta si poteva proseguire nel verso consentito, in caso contrario la casella si anneriva complicando quindi la strada per la vittoria. In tutto questo, il concorrente aveva un massimo di 60 secondi per potersi giocare il tutto per tutto.

Ogni slalom completato valeva 200.000 lire, mentre chi riusciva a completare lo slalom gigante ne vinceva 500.000. Dunque la squadra campione non solo poteva portarsi a casa un potenziale di 900.000 lire, ma poteva partecipare anche alle puntate successive (per un totale di 10 volte) e, quindi, accumulare più soldi.

Doppio Slalom: la chiusura

L’ultima puntata andò in onda il 28 dicembre 1990 in seguito ad un calo del successo dovuto soprattutto al cambio di conduzione (Tedeschi andò a condure il gioco delle coppie, mentre Paolo Bonolis arrivò dopo la lunga esperienza a Bim Bum Bam).

Doppio Slalom: la partecipazione di Salvini (video)

Tra gli episodi ricorrenti del gioco, ce n’è uno rimasto per anni all’oscuro della memoria televisiva: la partecipazione del segretario della lega Matteo Salvini, allora quindicenne (1988). Corrado Tedeschi ne parlò a Casa Lateral di Luca Bottura nel 2020:

Cercavamo giovani preparati che sapessero oltre alla loro materia anche di attualità e lui lo era. Si era presentato dicendo che voleva fare il giornalista sportivo e vinse.

A distanza di tempo, la pagina Play Cult di Mediaset Infinity pescò la clip (diventata poi virale) in cui Salvini venne battuto dopo 3 puntate da campione.

Quando Matteo Salvini partecipò a Doppio Slalom

Nel 1988 un giovanissimo Matteo Salvini vince e perde il titolo di campione a Doppio Slalom. Ecco com'è andataScopri tutti i video di Doppio Slalom su www.mediasetplaycult.it

Posted by Play Cult on Friday, February 8, 2019

Gli autori di Doppio Slalom erano: Davide Tortorella (firma di numerosissimi game show tra cui anche La ruota della fortuna), Francesco Galimberti e Giorgio Maimone. La curatrice Fatma Ruffini e la produttrice Margherita Caligiuri. La regia fu affidata a Roberto Meneghin fino al 1990 e a Roberta Bellini nell’ultima parte di messa in onda.

In tanti hanno accostato Doppio Slalom come il predecessore di Passaparola (arrivato alla fine degli anni ’90) per un motivo semplice: si giocava con le parole, ma soprattutto la lingua italiana. Un po’ come oggi accade con Caduta libera, L’eredità o Reazione a Catena, anche questo game show d’antan ha contribuito nel suo piccolo ad arricchire di cultura un pezzo d’Italia.