Claudia Gerini a Il Cacciatore di Sogni: “Non bisogna avere paura di chi ha un disturbo mentale, siamo tutti unici…” (Anteprima TvBlog)
In anteprima su TvBlog, trovate le dichiarazioni di Claudia Gerini a Il Cacciatore di Sogni, il programma di Stefano Buttafuoco in onda su Rai 3 ogni domenica alle ore 13.

Domenica 26 gennaio 2025, su Rai 3, a partire dalle ore 13, torna Il Cacciatore di Sogni, il programma dell’inclusione ideato e condotto da Stefano Buttafuoco, con la terza puntata della quinta stagione.
Il personaggio ospite della terza puntata sarà l’attrice Claudia Gerini che parlerà della sua esperienza con alcuni attori del Teatro Patologico di Roma di Dario D’Ambrosi, che sarà al centro del racconto di questa nuova puntata. L’attrice, da sempre vicina ai temi dell’inclusione, inoltre, nel corso dell’intervista, svelerà anche aspetti inediti della sua vita.
Il Teatro Patologico di Roma è un luogo dove la malattia mentale diventa forza creativa e dove il dolore si trasforma in arte e poesia.
Di seguito, in anteprima per TvBlog, trovate alcune delle dichiarazioni che Claudia Gerini ha rilasciato a Stefano Buttafuoco.
Claudia Gerini a Il Cacciatore di Sogni: le dichiarazioni
Nel corso di quest’intervista, come già anticipato, Claudia Gerini parlerà della sua esperienza nel film Io sono un po’ matto e tu?, diretto da Dario D’Ambrosi:
È stata una esperienza magnifica, perché quello è un film magico. Intanto, perché è stato girato in 24 ore e poi perché gli attori che hanno partecipato, come me, Raoul Bova, Claudio Santamaria, Edoardo Leo, Marco Bocci, Vinicio Marchioni, Stefania Rocca e Stefano Fresi, hanno interpretato i patologici, io per esempio nel film sono una ludopatica, mentre gli attori disabili del teatro patologico erano gli angeli salvatori. Ecco, questa inversione l’ho trovata un’idea bellissima. Perché le differenze fra le persone sono veri punti di forza, non possono che arricchirti.
Il film in questione, quindi, tratta con ironia e originalità il tema della salute mentale. Grazie a questa esperienza, l’attrice romana ha modificato la sua opinione iniziale circa l’argomento:
Dario D’Ambrosi mi manda spesso dei report sulle malattie mentali. E sono numeri davvero spaventosi. Ci sono 17 milioni di persone in Italia che, in un modo o nell’altro, soffrono di qualche disturbo mentale. Certo, parliamo di una gamma molto ampia di disturbi che vanno da quello grave e gravissimo, a quello meno grave, ma che comunque le persone tendono a nascondere per paura dello stigma sociale. Se poi andiamo a considerare le famiglie di tutte queste persone, anche di chi ha un problema anche piccolo, ecco che si arriva a questi numeri davvero spaventosi. Io, come tutti forse, avevo un po’ paura della malattia mentale, perché chi ha un disturbo mentale è diverso da te e tu non lo capisci, lo guardi e hai quasi paura che possa contagiarti. Ecco, quelle paure vanno eliminate perché creano una divisione che non ci deve essere. In fondo, e meno male, siamo tutti unici, tutti diversi e tutti, perché no, anche un po’ matti, per tornare al titolo del film.