Home Che Tempo Che Fa Patrick Zaki a Che Tempo che Fa: “Grazie a tutti. Non so cosa sia successo, ma spero di tornare presto a Bologna”

Patrick Zaki a Che Tempo che Fa: “Grazie a tutti. Non so cosa sia successo, ma spero di tornare presto a Bologna”

Patrick Zaki in collegamento con Che Tempo Che Fa, intervistato da Fabio Fazio in diretta domenica 12 dicembre 2021.

pubblicato 12 Dicembre 2021 aggiornato 13 Dicembre 2021 09:02

Patrick Zaki ha scelto Che Tempo che Fa per la sua prima dichiarazione tv dopo la liberazione avvenuta lo scorso 8 dicembre dopo 22 mesi di carcere a Mansura. Lo studente dell’Università di Bologna, ora anche cittadino onorario di molte città italiane, tra cui la ‘sua’ Bologna, fu arrestato nel febbraio 2020 e dopo mesi di carcerazione preventiva è stato scarcerato in attesa di processo. Sorridente, rilassato, felice, Patrick Zaki risponde alle domande di un Fazio particolarmente emozionato e meno ‘sbrodolante’ sul fronte ‘curiosità’. Il pubblico in studio si alza in piedi per salutarlo e Patrick coglie subito l’occasione per ringraziare tutti.

“È grazie a tutti voi se sono a casa! Sto bene ora e devo ringraziare tutti voi, anche la vostra trasmissione. Sto ancora cercando di capire cosa mi è successo in questi 22 mesi, ma ora mi sembra di vivere un sogno e sono onorato di essere con voi […] Quando mi hanno tolto le manette ero davvero confuso: davvero mi hanno lasciato libero? Ancora non ci credo…”.

Quando tornerà in Italia, prima o dopo il processo?

“Credo di dover chiedere ai legali quando potrò tornare. Al momento non ho nessun limite a viaggiare, anche se l’udienza deve essere ancora fissata. Il momento più duro di questi 22 mesi? Sono stato tagliato fuori da tutto, ma il momento più terribile è stata l’attesa al controllo passaporti. Spero non capiti mai a nessuno”.

A ogni udienza sono stati comminati altri mesi di dentenzione. Dove ha trovato la forza?

“Ho cercato di girare a mio favore ogni cosa successa, forte della mia innocenza. E ho sentito la vicinanza della mia famiglia e di tutti i miei amici bolognesi. Se ho temuto il peggio? Fino a poche ore prima del rilascio ero molto preoccupato, ma poi improvvisamente mi sono ritrovato fuori: ancora non ci credo”.

Cosa ha fatto appena libero?

“Mi è mancato tutto: gli amici, la mia famiglia, il cibo, i miei colleghi e i miei libri. Appena arrivato a casa mi sono fatto una doccia calda: avevo bisogno della sensazione dell’acqua calda addosso”.

Un video riassume quanto fatto in questi mesi per la sua liberazione: sarebbe onorato di incontrare Liliana Segre e Fazio è già pronto a organizzare un incontro in studio. Non smette di ringraziare la sua professoressa, l’Università di Bologna (“e non vedo l’ora di tornare lì, la mia forza vitale… e vorrei davvero completare i miei studi“) e Fazio ricorda che appena uscito ha urlato “Forza Bologna”: Patrick Zaki riesce a commentare anche l’andamento del Campionato. “Io sono un grande tifoso del Bologna: non vedo l’ora di andare allo stadio”. E ci aspettiamo un regalo dal presidente Morandi, conoscendolo.

“Scuola, Bologna, studiare, Master e forse trasferirmi a Bologna, che sento la mia città per come mi ha supportato in questi mesi…”

questo il futuro che immagina per sé Patrick, anche se la sua liberazione non equivale alla fine di un incubo. L’udienza sembra sia fissata per il 1° febbraio: nel mezzo avrà modo di festeggiare il Natale copto, che cade il 7 gennaio.

“È un Natale meraviglioso dopo due anni. Voglio viverlo insieme alla mia famiglia, che ha fatto tanto per starmi accanto: hanno passato dei momenti difficilissimi e penso di doverli ringraziare stando con loro”.

Ma il pensiero non può che correre al processo: cosa pensa che succederà?

“Tengo le dita incrociate e spero di tornare presto a Bologna. Non vedo l’ora di tornare dai miei colleghi e dai miei amici!”.

E noi ce lo auguriamo. Un grande abbraccio e un grazie al suo sorriso.

 

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