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Che tempo che fa, frecciata di Fazio: “Gli ascolti si possono raccontare in tanti modi, sono un massimo esperto”

A Che tempo che fa battuta di Fazio a Ranucci: “Gli ascolti si possono raccontare in tanti modi, sono un massimo esperto”. Poi l’imprevisto col microfono

23 Novembre 2020 03:15

Fabio Fazio si toglie ulteriori sassolini dalle scarpe approfittando della presenza di Sigfrido Ranucci. A Che tempo che fa il conduttore ha chiesto conto al volto di Report delle voci sulla possibile chiusura del programma, già ampiamente smentita giorni fa. “È diventata virale la notizia che Report avrebbe chiuso, sono sicuro che l’azienda ti avrebbe difeso a spada tratta. Tu confermi che non chiude?”, ha domandato Fazio. La rassicurazione del giornalista non si è fatta attendere: “No, non chiude, poi la motivazione addotta è risibile. Parlavano di carenza di ascolti, quando ci troviamo invece di fronte ad una stagione dal punto di vista degli ascolti addirittura clamorosa”.

Una risposta che ha scatenato la reazione ironica di Fazio: “Gli ascolti si possono raccontare in tanti modi, io sono un massimo esperto”. Chiaro il riferimento alle polemiche degli anni scorsi, soprattutto nel biennio in cui Che tempo che fa sbarcò nella prima serata di Rai 1.

La lunga serata è proseguita con la tradizionale ospitata di Roberto Burioni. Il virologo, oltre al confronto al tavolo, ha bissato il momento di divulgazione dedicato alla spiegazione dei test sul covid. Otto minuti di monologo senza altre presenze in studio che però hanno visto l’intrusione involontaria della voce dello stesso Fazio, al quale non era stato spento il microfono.

Devo mandare Ron Howard e Glenn Close con cinque rvm”, ha affermato il padrone di casa probabilmente concentrato sulla scaletta. Fazio ha quindi accolto il regista e l’attrice protagonista di Elegia Americana. Durante l’intervista, la Close ha prima esposto una dedica di Katharine Hepburn incorniciata e successivamente ha mostrato al pubblico il coltello di scena con il quale tentò di uccidere Michael Douglas in Attrazione Fatale: “Lo tengo nella stanza accanto. E’ un coltello curioso perché è fatto di carta, non di metallo. Non avrei mai potuto fargli qualcosa di male”.