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Cento anni di notizie, quando Passato e Presente incontra Tv Talk

Nel sabato pomeriggio di Rai 3 Incoronata Boccia fa incontrare in Cento anni di notizie due titoli storici della rete

16 Marzo 2024 17:43

Guardando il primo appuntamento di Cento anni di notizie, il pensiero non è potuto che andare a due programmi storici di Rai 3. Complice anche la presenza di Paolo Mieli, il primo déjà-vu è stato quello di Passato e Presente. Più fresco e immediato è stato invece il confronto con Tv Talk, programma che precede la trasmissione di Incoronata Boccia.

Cento anni di notizie nasce con l’intenzione di mostrare come la radio prima e la televisione poi abbiano informato i telespettatori dalla loro nascita. Nella prima puntata sono stati analizzati gli episodi in cui nell’Italia repubblicana lo Stato è stato messo sotto attacco.

Per farlo si è deciso di partire dall’attentato in via Fani, di cui ricorre oggi l’anniversario. Di quella vicenda Paolo Mieli fornisce la sua interpretazione di evento spartiacque nel racconto delle notizie in tv. All’analisi televisiva e giornalistica – con Incoronata Boccia che cerca di mettere in luce l’irritualità di alcuni aspetti – si accompagna però sempre la contestualizzazione storica.

Questo avviene soprattutto quando si affrontano gli attentati mafiosi che colpirono la Sicilia nell’estate del 1992. Mieli li colloca in una fase di destabilizzazione politica che stava coinvolgendo da mesi il paese, scosso dalle inchieste di Mani Pulite, e cerca anche di fornire uno sguardo ad ampio raggio sulle conseguenze che produssero poi negli anni a seguire.

Così Cento anni di notizie finisce per rappresentare un perfetto mix fra due dei titoli più conosciuti di Rai 3. In un periodo in cui alla rete si rimprovera una perdita di identità, forse va in controtendenza una trasmissione che cerca di ispirarsi a due programmi di riferimento per omaggiare la memoria dell’azienda.

Cento anni di notizie si rivela un prodotto godevole e non di grandi pretese, in grado di soddisfare le curiosità dei meno avvezzi alle dinamiche giornalistiche e televisive e di lasciare insoddisfatto chi voleva scavare di più e meglio nelle teche Rai.