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Bruno Vespa contro Cecilia Sala: “La madre e il compagno hanno impedito al padre di partecipare a Cinque Minuti”

Vespa senza freni: “Ammiro Cecilia Sala. Ma che non abbia sentito il dovere di ringraziare Giorgia Meloni è semplicemente vergognoso”. La replica della giornalista

pubblicato 20 Gennaio 2025 aggiornato 21 Gennaio 2025 11:02

Tre interventi sui social, nel giro di nemmeno sessanta minuti, e un unico destinatario: Cecilia Sala. Bruno Vespa non lesina critiche alla giornalista sequestrata in Iran prima di Natale e liberata l’8 gennaio scorso e lo fa il giorno dopo l’intervista rilasciata da quest’ultima a Che tempo che fa.

Il giorno della liberazione – ha scritto il conduttore su X – la madre e il compagno di Cecilia hanno impedito al padre, quel gentiluomo di Renato Sala che era già nel cortile di via Teulada, di commentare l’evento nei Cinque minuti con il ministro Tajani. A voi il commento”.

Un’entrata a gamba tesa non spiegata nei dettagli, che lascerebbe pertanto intendere la volontà di parte della famiglia di trincerarsi, in una prima fase, dietro ad un silenzio rotto solo domenica sera dalla diretta interessata nello studio di Fabio Fazio.

Ammiro professionalmente Cecilia Sala – ha insistito Vespa – l’ho premiata come presidente del Guidarello per i suoi reportage in Ucraina. Ho seguito con ansia il suo sequestro. Ma che non abbia sentito il dovere di ringraziare Giorgia Meloni è semplicemente vergognoso”.

Ringraziamenti e complimenti che, al contrario, sono arrivati da Luciana Littizzetto durante il suo tradizionale monologo. Ed è proprio alla comica torinese che sempre Vespa rivolge un sentito elogio: “Grazie a Luciana Litizzetto per aver salvato l’onorabilità della trasmissione ringraziando Meloni, visto che Sala non l’aveva fatto”.

La replica

La reazione della Sala non si è fatta attendere, con un commento pubblicato sempre su X: “Ho ringraziato Giorgia Meloni e il governo a cuore aperto, pubblicamente e più volte per l’operazione che ha portato alla mia liberazione. Sono state le mie prime parole. Che brutto provare a sporcare ora la storia di un successo delle istituzioni italiane“. Nessun riferimento, invece, all’accusa di Vespa riguardante l’ospitata negata al padre.