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Boss in Incognito 3, diretta 28 dicembre 2015: la Sicilia campagnola dei vini Firriato

Boss in Incognito 3, la diretta della seconda puntata su Blogo: viaggio nelle cantine Firriato con Federico Lombardo, conte di Monte Jato.

pubblicato 28 Dicembre 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:29

  • 21.14

    Ultimi istanti di LOL:-), poi cominceremo con la diretta della seconda puntata di Boss In Incognito. Pronti a pasteggiare con noi dalle Cantine Firriato?

  • 21.19

    E si comincia!

  • 21.20

    Ed ecco il Boss di stasera, Federico Lombardo di Monte Jato: le colture dell’azienda Firriato sono tutte biologiche, 380 ettari di vigneto in Sicilia, 4 milioni e 250mila bottiglie all’anno. Il boss è una persona tranquilla e calma, un uomo di pace come lo descrive la madre.

  • 21.21

    Federico è entrato in Firriato tre anni fa, quando ha sposato Irene, figlia del fondatore dell’azienda. Si dichiara follemente innamorato, ogni volta che la guarda “mi si scioglie il cuore”. Lei commenta “la tua anima gemella la devi sentire”.

  • 21.23

    La temibile suocera, la signora Vinzia: che ha fatto ampie indagini per verificare la provenienza del genero. “Il tuo capitale migliore sono i collaboratori, se hai un’azienda devi vivere in team e lui sa fare squadra”.

  • 21.25

    La trasformazione è sconvolgente. Federico si trasforma in Lorenzo con tanto di pelata e barba. La moglie sbianca: “ma poi ricrescono, vero?”

  • 21.27

    Ed eccolo qui, per il primo giorno: sono le 6.00. A seguirlo ci sarà Giuseppe, per vendemmiare lo zibibbo.

  • 21.29

    “Purtroppo si deve raccogliere l’uva.. ma lo Zibibbo non si raccoglie con la macchina. Si rovina”. E il trucco per stancarsi di meno? “Abituarsi al lavoro”. Tiè.

  • 21.30

    40 gradi al sole, Giuseppe sta senza cappello. Ma cominciano i primi controlli del Boss: la raccolta di uve diverse che vengono mischiate tra loro non gli va bene, e con una scusa si allontana per telefonare e “fare il c*lo” al responsabile.

  • 21.33

    Si passa alla zona dove si stendono i grappoli per fare il passito. Il Boss nota subito che le stuoie per far appassire i grappoli sono troppo basse e causano mal di schiena: Peppe è la voce importante per l’azienda, ma l’uomo è troppo timido.

  • 21.35

    Scopriamo la storia di Peppe: ha due figli di 14 e 18 anni, ma la moglie non c’è più. “La vita deve continuare, non c’è niente da fare. A settembre sono 4 anni che non c’è più”. Un brivido sulla schiena.

  • 21.36

    Una famiglia povera, ma meravigliosamente unita nonostante il dolore fortissimo. Il Boss domanda se riesca a mantenere i ragazzi, e Peppe dice di sì. “Non abbiamo vizi, non abbiamo divertimenti. Ce li facciamo bastare. Sono bravissimi, capiscono quello che io guadagno quindi… Sono in gamba”. La dignità di un padre e il dolore di chi non sa di poter accontentare il figlio nemmeno per la festa di 18 anni.

  • 21.38

    Ma Peppe ha altri segreti nel passato: è stato abbandonato dai genitori, che non l’hanno voluto. Ancora più forza e dolore nella sua storia.

  • 21.39

    E dopo Peppe, Michele: il Boss dovrà spalare con lui lo stallatico e il letame per concimare i terreni. Michele “sgama” il Boss: “ha le spalle fatte in palestra, noi le spalle ce le facciamo qui”.

  • 21.41

    Sistemare il letame nel carretto non è facile, e Michele “impara” al Boss che sbaglia i movimenti e si perde per strada pezzi di stallatico. “Questo è oro!” gli dice, visto che è uno dei pochissimi fertilizzanti naturali utilizzati in agricoltura biologica.

  • 21.43

    “La camminata da lagnuso, da poco di buono” commenta Michele nel guardare la passeggiata assieme a Lorenzo-Boss per i filari, visto che è il momento di concimare e il Boss sbaglia palesemente a distribuire il concime. Che Michele ci veda lungo?

  • 21.46

    Mentre aspettano il furgone che li riporterà a Trapani, Michele racconta della sua vita a Lorenzo-Boss. La sua ispirazione è il padre, grande lavoratore. Si è fidanzato e poi sposato, ma poi nei primi Novanta il matrimonio è finito perché la moglie si è giocata l’intero patrimonio, 70-80 milioni di vecchie lire, alle carte. Per riprendersi ha venduto delle proprietà a Palermo.

  • 21.48

    Michele dice che i soldi sono brutte bestie, e che con la moglie è finita perché lei voleva solo soldi. “Per me è stata una liberazione, purtroppo lo devo dire.. Mi ha fatto male, ma il sensibile diventa duro”. La figlia è rimasta a Palermo, fa la croupier (vedi il caso!). “Io sono contrario, ma lei è brava”.

  • 21.51

    Una sorpresa per i Boss: un videomessaggio della mamma su un iPad.

  • 21.52

    E la mamma arriva proprio per un abbraccio dal vivo, e per due chiacchiere di sostegno. “Mi ritengo fortunato di avere avuto una madre come te”. Primo stacco pubblicitario.

  • 21.59

    Nuovo giorno di lavoro, nuove mansioni per Lorenzo-Boss: Rosario lo porterà a fare il lavoro di cantina, a lavorare dentro la cisterna per ripulire la “feccia” del vino.

  • 22.00

    Il Boss dice di essere claustrofobico. E cisterna sia, anche se c’è anidride carbonica, alcol… Ti puoi sentire male, ecco. Manca l’aria.

  • 22.02

    “Questo è lo scarto della fermentazione su questa vasca” spiega Rosario. Va liberata tutta. Ci vuole il tempo che ci vuole, Boss, non essere precipitoso! (Ah ma ha una sensazione di sbornia in corso…)

  • 22.04

    Sta mezzo ubriaco, insomma il Boss, quindi chiede pausa per prendere un po’ d’aria. Mi sa che era meglio il campo… (Ma perché parla in romanesco, adesso?)

  • 22.06

    “Ma non ti viene l’ansia, non hai paura?” chiede Lorenzo-Boss a Rosario. “È tutta questione di abitudine, basta abituarsi”. Come in tutte le cose.

  • 22.07

    Si va all’imbottigliamento, per mettere delle etichette richieste dai disciplinari francesi. Rosario chiacchiera molto, e racconta a Lorenzo-Boss che il giudice della giornata non sarebbe dovuto essere lui, ma un collega che è rimasto ferito in un incendio fuori dell’azienda, dove è accorso per vedere se potesse essere messo a rischio qualche impianto della Firriato. Il Boss chiede timidamente dettagli sulla faccenda.

  • 22.10

    Il racconto di Rosario sul collega ferito, un altro Peppe, prosegue. Per fortuna l’uomo è migliorato, nonostante le ustioni fortissime alle mani. Il Boss nota il grande rapporto di amicizia tra i due uomini. “Prima di essere colleghi, si è amici” dice Rosario, commovendosi.

  • 22.12

    Il Lorenzo-Boss è molto colpito, dice di aver sentito una “scossa all’anima”.

  • 22.13

    Il pastore Giacomo è il compagno del Boss della nuova giornata: “spietramento”. Già solo sentire questa parola fa impressione… Significa togliere le pietre grosse per impedire che i mezzi agricoli, passando in mezzo ai filari, si possano rovinare.

  • 22.15

    Sei ore e quaranta sotto il sole, e volontà di lavorare: ecco come si fa lo spietramento. Daje Boss, che la giornata è lunga… E Giacomo nota le mani da signorina del compare di giornata.

  • 22.17

    Giacomo è un ex pastore, aveva le pecore ma con un’epidemia di brucellosi da dovuto smettere con gli animali. Ha moglie (rumena) e figlia, la moglie l’ha incontrata a Marsala dopo qualche tempo di corteggiamento.

  • 22.19

    “Mia figlia è dura di apprendere… ha preso da me!” commenta Giacomo, il cui italiano è approssimativo ma comunica molto facilmente ciò che prova. Parla della fatica di guadagnare, della scarsità di soldi. “Quando non ci posso regalare niente a mia figlia, mi sento una persona inutile”.

  • 22.21

    “Trattorista, andiamo!” Ultimi giri di pietre, poi si va a zappare. Almeno è più leggero…

  • 22.22

    Prime zappettature per Lorenzo-Boss, e già fa danno: scorteccia una pianta della vigna. “Le ho fatto male?!” si spaventa. No, gli spiega il contadino Sebastiano, ma deve stare più attento. Questo piace al Boss, perché mostra il senso del lavoro di Sebastiano. Il quale ribatte “ha paura di sporcarsi le mani”.

  • 22.25

    Saper usare la zappa è un’arte, spiega Sebastiano. Ma non è proprio quella del Boss: che però nota un particolare, i mozziconi di sigaretta in mezzo al vigneto, e non va bene.

  • 22.26

    Lorenzo-Boss chiede a Sebastiano della sua vita privata, e qui scopre qualcosa di particolare: Sebastiano si deve sposare con la fidanzata, di 46 anni, e lei è “illibata”. Non hanno mai dormito insieme, mai vissuto insieme. Qualcosa che suona anacronistico ai tempi nostri. L’unica notte passata insieme? A fare la salsa di pomodoro. “Non conta l’anello” e se l’è cavata con un mazzo di fiori. Mi sa che il Boss sta ripensando a quanto gli sarà costato il matrimonio con la moglie….

  • 22.29

    “Il rispetto non ha età” chiosa il Boss dal letto dove va a riposare. La giornata di spietrate e zappate è stata la più difficile, tanto che conta di nuovo le vesciche.

  • 22.31

    È il giorno del grande incontro con il Boss per Rosario, Sebastiano, Peppe, Michele e Giacomo. Ma per le valutazioni, aspetteremo la fine della pubblicità….

  • 22.39

    Il primo sotto le grinfie del Boss è Rosario, che si becca i complimenti per la sua dedizione al lavoro e il suo sorriso.

  • 22.40

    Per Rosario, una torta con 8 fette da 500 euro. Sono 4000 euro per lui, che si commuove. Il Boss Federico lo mette di fronte ad una scelta: quale fetta donare al collega ferito nell’incendio. Rosario dice “anche tutti, ne ha più bisogno di me in questo momento”. Il Boss rilancia: intanto questi soldi andranno a Peppe, poi sceglieranno insieme un dono per Rosario di eguale valore.

  • 22.43

    Abbraccio liberatorio finale.

  • 22.43

    Sulla gratella c’è ora Michele, con cui il Boss ha spalato letame. Michele gli pone davanti la questione: “Donne in campagna in Sicilia non ce ne sono, le donne sono la mente. Io questo lavoro lo amo, sono figlio della terra. Non è un ripiego.”

  • 22.46

    Il Boss regala a Michele e alla figlia Matilde un viaggio ad Atene. E per recuperare il rapporto con Serena, la prima figlia, regala il corso nella Scuola Nazionale di Croupier. “mi spiace che non le sto dando la possibilità personalmente…” Orgoglio di padre commosso.

  • 22.48

    Tocca a Sebastiano, che ha dato 3 sulla scheda di valutazione del Boss. Ammette che gli avrebbe dato 5 se avesse saputo che era il Boss.

  • 22.50

    Il Boss regala a Sebastiano e Piera, la compagna, un viaggio a Venezia, la città degli innamorati. “Due camere separate eh”. E si potrà portare appresso pure la suocera a controllare. Sì, siamo nel 2015, tranquilli.

  • 22.52

    E il Boss ci mette pure l’anello per ufficializzare il fidanzamento, raccomandandosi si farlo a Venezia e in ginocchio. (Invece Sebastiano lo fa in azienda, alla faccia del boss)

  • 22.53

    Peppe davanti al boss, con Federico che gli chiede direttamente conto e ragione della vendemmia con uve maturate diversamente. Il Boss gli confessa di aver già trattato male chi è responsabile delle decisioni, e Peppe si rilassa.

  • 22.55

    Il regalo del Boss è la festa di 18 anni del figlio maggiore di Peppe, che verrà pagata tutta dal Boss. Le lacrime sono automatiche: “non ci penso mai a mettere un fazzoletto in tasca, non ci penso mai che devo piangere” commenta Peppe. Ma non finisce qui.

  • 22.58

    Il Boss ha preparato due borse di studio per i figli di Peppe, se vorranno studiare all’università. Io non mi tengo più. Loro brindano con il rosso Firriato, io frigno come una fontana di vino.

  • 22.59

    E l’abbraccio. L’abbraccio da uomini.

  • 23.00

    Ultimo in ordine è Giacomo. “Mi hai fatto venire voglia di diventare padre il prima possibile” dice il Boss. Il premio speciale per lui è… una scelta. Dieci regali per la figlia, o tornare ad avere 10 pecore. Giacomo sceglie i regali per la bambina, e apre le boule.

  • 23.02

    Un libretto di risparmio per la bambina con 3000 euro sopra, la bicicletta di “Violetta” tanto desiderata… Un padre. “Lo faccio perché me lo sento nel cuore. Mia moglie è più dura rispetto a me”

  • 23.05

    Abbraccio anche qui, tra Giacomo e Federico.

  • 23.06

    E a sorpresa, la famiglia di Giacomo con moglie e figlia in lacrime.

  • 23.06

    “L’emozione più forte è stata quella di vedere che sono circondato da persone stupende, e dal loro attaccamento all’azienda. La vera azienda sono loro, i miei operai che lavorano per me.” E finisce con un brindisi, giustamente. Buonanotte e alla prossima settimana!

La terra è bassa da lavorare, non è per tutti. Basterebbe questo vecchio adagio contadino a spiegare la seconda puntata di Boss in Incognito 3, che ci trasporta nelle vigne delle tenute Firriato, una delle eccellenze del vino made in Italy e della viticoltura biologica guidata da Federico Lombardo, ultimo conte di Monte Jato, che l’ha ereditata dal suocero dopo il matrimonio con la figlia di lui, Irene.

Come si comporta un uomo abituato agli agi quando si traveste da contadino? Semplice: sbaglia. Sbaglia con coscienza, mettendosi sotto le grinfie dei suoi operai che invece la terra la conoscono bene, sanno rispettarla e soprattutto coglierne le sfumature legate a tempi che non corrono mai ma sono fatti di mani, silenzi e schiene forti.

Nonostante l’esperienza forte e la bellezza dei paesaggi, che mostrano quanto il lavoro nei campi sembri riportarci ad una dimensione lontanissima nel tempo (e ci si mette anche la storyline di Sebastiano e della fidanzata “illibata” a 46 anni), il Boss in Incognito di questa serata sembra andarci piano con i premi per i dipendenti: non ci sono stati rialzi di stipendio, bensì regali consistenti per quelle persone che forse, i regali, non sanno quasi cosa siano.

Colpisce e fa piangere la forza di Peppe, che si occupa della vendemmia e ha perso la moglie quattro anni fa, restando solo a crescere due figli adolescenti: per lui la possibilità di far studiare i ragazzi, sua ragione di vita. E c’è tantissimo altruismo nella storia di Rosario, che racconta l’incidente occorso ad un amico-collega e devolve il premio in denaro datogli dal Boss direttamente alle cure del ferito.

Il Boss in questione ci mette per l’impegno e la cura nell’osservare i dettagli del vero lavoro della sua azienda. Un’esperienza che gli lascia in viso una barba che prima non aveva, un po’ simbolica sotto certi aspetti.

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Boss in Incognito 3, la diretta della seconda puntata: il clima delle feste si fa sentire anche nel programma che svela i “dietro le quinte” del lavoro nelle aziende, mandando il capo a conoscere i dipendenti e i loro bisogni. Giunto alla terza stagione, Boss in Incognito è condotto per la prima volta da Flavio Insinna, subentrato a Costantino Della Gherardesca.

Boss in Incognito 3 | Diretta 28 Dicembre 2015 | Anticipazioni

Questa sera nella seconda puntata di Boss in Incognito 3, Flavio Insinna ci porta a scoprire la storia delle cantine Firriato, tra i principali produttori di vino made in Italy con oltre 32 etichette e un fatturato di 20 milioni di euro annui. A guidarla c’è il “boss” Federico Lombardo conte di Monte Jato, entrato pochi anni fa nella famiglia Firriato dopo aver sposato Irene, figlia del fondatore. Il suo ingresso in azienda stato impegnativo e ha richiesto persino l’approvazione della suocera Vinzia, che ha garantito il passaggio di consegne. Lombardo, anche detto “conte” dai suoi operai, ha rapidamente conquistato la fiducia degli operai ed è molto presente in azienda.

Boss in incognito 3 | Diretta 28 dicembre 2015 | Come seguirlo in tv e in streaming

Boss in incognito è l’appuntamento del lunedì sera di Rai2, in onda dalle 21.15. E’ possibile seguirlo in diretta e in live streaming web sul portale Rai.Tv. La puntata è visibile anche grazie al servizio Rai Replay per i 7 giorni successivi alla messa in onda.

Per commentare in diretta Boss in incognito vi consigliamo il liveblogging di Blogo, dalle 21.15 su TvBlog.

Boss in incognito 3 | Diretta 28 dicembre 2015 | Second screen

Il programma è sui social network con una pagina ufficiale su Facebook e un account Twitter, @Bossincognito. L’hashtag ufficiale è naturalmente .

A più tardi!