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Arriva la prima Web Tv dedicata agli immigrati in Italia

E’ nata Web Tv Immigration, la prima Web Tv indipendente dedicata esclusivamente al tema dell’immigrazione. Il lavoro è stato organizzato e portato a termine da un gruppo di giornalisti stranieri in collaborazione con alcuni colleghi italiani:www.newimmigration.eu.La direttrice Sanja Mihaljinac ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali al Sole24Ore: “Siamo tutti stranieri e abbiamo sperimentato sulla nostra

pubblicato 18 Giugno 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 14:52


E’ nata Web Tv Immigration, la prima Web Tv indipendente dedicata esclusivamente al tema dell’immigrazione. Il lavoro è stato organizzato e portato a termine da un gruppo di giornalisti stranieri in collaborazione con alcuni colleghi italiani:www.newimmigration.eu.

La direttrice Sanja Mihaljinac ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali al Sole24Ore:

“Siamo tutti stranieri e abbiamo sperimentato sulla nostra pelle gli aspetti positivi e negativi legati al fenomeno dell’immigrazione in Italia. Il messaggio che vogliamo lanciare è che l’Italia non è un paese xenofobo, ma una nazione che sa accogliere perché viviamo l’assurdità di doverci ricordare che l’immigrato è un essere umano”.

Web Tv Immigration è fatta da altri dieci colleghi, equamente divisi tra stranieri e italiani. Aggiunge il direttore:

“Finora abbiamo speso solo per il sito web 10mila euro divisi tra i cinque soci dell’iniziativa ma adesso stiamo cercando di ottenere un finanziamento dalla Ue che ha lanciato un progetto sul ruolo dei media nell’integrazione degli immigrati. L’immagine dell’Italia all’estero non è proprio negativa, ma chi guarda le tv italiane o legge i giornali ha spesso l’impressione che gli immigrati qui non siano benvenuti. Noi vogliamo promuovere un’immagine diversa e corretta”.

Oltre che una buona opportunità di lavoro, dunque, anche una chance per noi stessi, italiani, di sperare di vedere, attraverso il mezzo televisivo, il nostro Paese riconsiderato all’estero da un certo punto di vista, quello dell’accettazione del “diverso”, che tanta polemica sociale e politica ha scatenato negli ultimi anni di legislature. Buon lavoro.