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Analisi Auditel 2.0 – Tatami

Nella nostra rubrica di analisi auditel 2.0 ci vogliamo occupare questa volta di un programma di nicchia che presidia da qualche tempo la terza serata della domenica di RaiTre, stiamo parlando di “Tatami” condotto da Camila Raznovich. Una trasmissione, giunta alla seconda edizione, che racconta, attraverso il talk show, storie di persone attraverso le quali

di Hit
pubblicato 2 Febbraio 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:02


Analisi Auditel di Tatami Raitre

Nella nostra rubrica di analisi auditel 2.0 ci vogliamo occupare questa volta di un programma di nicchia che presidia da qualche tempo la terza serata della domenica di RaiTre, stiamo parlando di “Tatami” condotto da Camila Raznovich. Una trasmissione, giunta alla seconda edizione, che racconta, attraverso il talk show, storie di persone attraverso le quali ci possiamo confrontare per fotografare una società parallela che forse il più delle volte, nella frenesia della vita di tutti i giorni, ci sfugge. In questa nostra analisi andiamo a scoprire il pubblico che segue questo programma, radiografandone come consuetudine di questa nostra rubrica la composizione per i vari tipi di target.

Partiamo dunque dalla composizione del pubblico per sesso, scopriamo che la maggior parte è femminile nella percentuale del 64,59% e facente parte della categoria “Responsabile d’acquisti” (sarà contenta la Sipra) per il 62,39%. Passiamo dunque alla composizione per età anagrafica, dove scopriamo che la maggior parte ha un’età oltre i 64 anni per il 32,21%, mentre per il 20,24% nella fascia fra i 55 e 64 anni e 19,73% fra i 45 e 54 anni. Buona la percentuale anche fra il pubblico 35-44 anni nella misura del 16,02%. Per titolo di studio abbiamo la maggior parte con licenza di media superiore nella percentuale del 35,75% segue la media inferiore con il 31,7%.

Per aree geografiche scopriamo che il pubblico è quasi equamente spalmato lungo tutto lo stivale, ma con una maggioranza nelle regioni del Nord-ovest nella misura del 29,17% (maggior regione rappresentata la lombardia con il 17,37%) e con un numero di componenti per famiglia di 3-4 persone: 42,83%. Per classe socio economica la maggior parte del pubblico che segue “Tatami” fa parte della MA (Medio Alta, la seconda categoria per ampiezza, 31,3%, rappresenta la vasta classe media: soprattutto impiegati, con livelli medio-alti sia d’ istruzione che di reddito) nella misura del 35,92%. Per quel che riguarda gli “Stili di vita” secondo la mappa Eurisko la categoria più rappresentata nel pubblico di “Tatami” è quella delle “Signore Aperte” nella percentuale del 15,01%. Si tratta di un gruppo femminile di età matura, con una buona dotazione reddituale, questa condizione, unitamente al fatto che la maggior parte vive da sola o in coppie senza figli conviventi, le aiuta a manifestare o a recuperare i loro tratti di curiosità, di apertura alle aopportunità e addirittura di progetto, almeno sul piano culturale. Il tutto però con una certa sobrietà ed equilibrio sia nella vita che nel consumo.

Il pubblico di “Tatami” poi non è abbonato alla pay tv nella misura dell’86,34% e per l’11,13% appartiene alla cella 5 della mappa Eurisko (Donne di età matura, che abitano in centri medio piccoli, la cui fruizione del mezzo televisivo è molto alta. L’ascolto si distribuisce lungo tutto il giorno, poca radio e quasi zero cinema). Ma c’è anche un 9,78% appartenente alla cella 2 (Donne di età media, istruzione medio-superiore, reddito di poco superiore alla media, status medio-alto. Presentano una media fruizione di tutti i mezzi con accentuazione per i periodici. Seguono tutte le reti e preferiscono i talk show. I quotidiani vengono letti leggermente sopra alla media. Cinema di poco sotto alla media).

Età anagrafica:

Analisi Auditel 2.0 Tatami

Titolo di studio :

Analisi Auditel 2.0 Tatami

Area geografica :

Analisi Auditel 2.0 Tatami

Stili di vita :

Analisi Auditel 2.0 Tatami

Classi sociali :

Analisi Auditel 2.0 Tatami

Di seguito una breve legenda per capire cosa si nasconde dietro alle “lettere” che definiscono le varie classi sociali:
«AA» (14, 2%) sono le famiglie più ricche e più colte: composte soprattutto da liberi professionisti, con un’ alta presenza di laureati.
«MA» (la seconda categoria per ampiezza, 31,3%) rappresenta la vasta classe media: soprattutto impiegati, con livelli medio-alti sia d’ istruzione che di reddito.
«AB» (solo 6,5%) comprende famiglie composte da soli adulti (per esempio con un figlio già occupato), con un alta dimensione economica (tutti i membri sono percettori di reddito) ma una bassa scolarità.
«BA» (una minoranza del 6,7% delle famiglie) presenta bassa dimensione economica ma alta dimensione sociale: sono famiglie piuttosto numerose (3,1 componenti), principalmente giovani e frequentemente monoreddito, con un livello d’ istruzione superiore alla media.
«MB» (la categoria più ampia, 31,9% della popolazione) racchiude livelli socioeconomici medio-bassi: famiglie piuttosto numerose, monoreddito, con livelli d’ istruzione inferiori.
«BB» (circa 9,4% delle famiglie italiane) indica bassa dimensione economica e sociale: sono famiglie poco numerose, spesso costituite da un solo componente che ha più di 65 anni.

Analisi a cura di Marco Pozzoni e Simone Rosa

Rai 3