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Amadeus a Blogo fra Colors, Reazione a catena, Stasera tutto è possibile, Fiorello, Sanremo e…

L’intervista al conduttore del nuovo game di Rai1 Colors

di Hit
pubblicato 25 Aprile 2016 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:07

Lunedì prossimo 2 maggio parte alle ore 14:05 su Rai1 l’esperimento giocoso pomeridiano del primo canale Rai “Colors“. Alla guida di questa “vettura di prova” è stato chiamato un grande pilota della categoria dei game show, ovvero Amadeus. Lo abbiamo incontrato per parlare con lui di questo nuovo programma che andrà in onda sulla Rete 1 per tutto il mese di maggio, ma anche di Reazione a catena, di Stasera tutto e possibile e di altro. La nostra chiacchierata è partita però da un suo grande amico: Fiorello e dal Rischiatutto che ha spopolato giovedì e venerdì scorsi sempre sul primo canale della televisione di Stato.

Ti senti di far parte della categoria degli “ADP” Amici della prostata, ovvero I nuovi vecchi della televisione come ha detto simpaticamente Fiorello l’altra sera su Rai1?

Me l’hanno raccontato quello che ha detto Fiorello. Non l’ho potuto vedere perchè ero in viaggio da Milano a Roma e sono arrivato a casa che era mezzanotte. Se l’ha detto Fiorello, sono felice di fare parte del club (ride, ndr).

Ridendo e scherzando Fiorello ha anche detto che i quiz di oggi sono molto più facili rispetto a quelli del passato, che rispondi?

E’ un altro genere. Va detto che una volta c’erano pochi quiz in televisione e quasi tutti erano legati alla cultura e alla grande memoria del concorrente. Oggi si è passati dal quiz puro al game, che deve essere più accessibile al pubblico. Mentre una volta i telespettatori erano per lo più passivi rispetto a quello che andava in onda, con solamente la curiosità di vedere se il concorrente riusciva a rispondere alla moltitudine di domande che gli venivano poste, ora si cerca di coinvolgerli maggiormente attraverso dei quesiti più facili. E’ una trasformazione del quiz, per permettere al pubblico a casa di giocare con i concorrenti che sono in studio. Lo stesso Mike col tempo si è misurato in games più accessibili.

Per esempio La Ruota della Fortuna, che andava in onda in quotidiana su Canale5 in contemporanea con un quiz più puro e nozionistico come era TeleMike, che andava di giovedì in prima serata

Vero. Come dicevo anche lo stesso Mike, che è stato il Re del quiz nozionistico negli anni si è misurato in games accessibili a più pubblico. Giochi diciamo un po’ più facili rispetto per esempio al Rischiatutto.

Potremmo chiederci come mai Matteo Renzi partecipò come concorrente alla Ruota della fortuna e non a TeleMike che andava in onda in quel periodo, ma è un altro discorso. Torniamo al Rischiatutto, che ne pensi del successo delle due puntate trasmesse da Rai1? E’ frutto degli ospiti e di essere riusciti a creare l’evento, oppure proprio per il quiz in se stesso? In altre parole pensi che possa funzionare anche nella serie autunnale?

Ho visto poco di questo Rischiatutto. Devo dire che sono contento del successo di questo ritorno, perchè io amo il mondo del quiz. Certamente gli ospiti hanno fatto la loro, credo però che importante è l’impianto del programma e tutto ha funzionato bene e ci sono le basi per fare bene anche in autunno, bravo Fabio!

Il pubblico si è praticamente spaccato in due, da una parte su Rai1 un telespettatore più maturo, dall’altra su Canale5 uno più giovane. Inoltre va detto che è una serata quella di venerdì scorso che ha dimostrato quanto sia forte ancora nel nostro paese la cara, vecchia televisione generalista, che ne pensi?

A me piace questo e cioè quando ci sono due reti come Rai1 e Canale 5 che fanno spettacoli importanti ed entrambi con numeri molto importanti. Questo significa che l’Italia si è divisa, con un offerta televisiva vera e differente. In quel caso si è capita la forza del Rischiatutto e la forza di Ciao Darwin, che dimostrano di essere due successi televisivi e ne escono entrambi vincitori, insieme appunto alla televisione generalista.

Lunedì prossimo parti con questa nuova avventura chiamata Colors, ci spieghi in poche parole di cosa si tratta ?

E’ un vero e proprio esperimento in onda che verrà trasmesso per 22 puntate dal 2 di maggio alle 14:05 su Rai1. Non è un format, ma si tratta di un gioco nuovo prodotto internamente in Rai. Ci saranno tre coppie di concorrenti nella vita, ovvero fidanzati, sposati, conviventi, che si misurano in giochi prettamente enigmistici legati al mondo delle parole e alla lingua italiana in genere. In ogni manche si vincono appunto dei “colori”, da qui il titolo del programma, colori che possiamo tradurre in gettoni. La coppia che ne guadagna di più va poi al gioco finale che si chiama “Parole in libertà”. Più colori/gettoni avrà guadagnato nel corso del game e più possibilità avrà di risolvere l’enigma finale. La coppia che vince la puntata tornerà il giorno successivo.

Il programma potrebbe tornare in autunno nella medesima collocazione ?

Veramente non te lo so dire. Sono stato chiamato dall’azienda ad inventare questo programma insieme a Stefano Vicario che è il regista e Tonino Quinti che è il capo progetto. Dico inventare perchè questo non essendo un format, non sapevi prima di realizzarlo come sarebbe venuto. Avevamo tutto scritto su dei pezzi di carta, ma solo dopo aver registrato le puntate abbiamo capito di cosa si tratta. Rimane comunque un esperimento e solo dopo la messa in onda delle 22 puntate capiremo se è venuto bene, oppure se ha bisogno di aggiustamenti, oppure se deve tornare nel cassetto. Non ho davvero idea di cosa ne vorrà fare in futuro l’azienda, a me è stato chiesto di fare queste 22 puntate e basta. Certo se fa il 7% di share a quell’ora vuol dire che probabilmente è un esperimento che non ha funzionato, mentre se fa il 13% evidentemente allora ci puoi pensare per il futuro.

Tu che li hai viste queste 22 puntate, come ti sembra il programma?

Mi piace dire ad inizio di ogni puntata che il pomeriggio di Rai1 “si colora”, proprio per far capire che si cerca in qualche modo di dare un tono diverso alla programmazione consueta pomeridiana del primo canale della Rai. E’ un game molto leggero, molto più leggero di un preserale, perchè è stato pensato per le due del pomeriggio. A pelle posso dire che è carino, divertente e questo gioco finale che si chiama “Parole in libertà” ha una semplicità che però se ti aggancia, potrebbe avere un seguito. Colors secondo me è allegro e spensierato e adatto a quell’ora e per il mese di maggio.

Quando riparte Reazione a catena e ci saranno delle novità ?

Torna in onda il 30 di maggio. Quindi finisco il venerdì 27 con Colors ed il lunedì riprendo con Reazione a catena che andrà avanti fino a metà settembre. La novità sarà la regia di Stefano Vicario, che è con me anche in Colors. Lui è un regista di grande esperienza, con me ha fatto molte cose, dall’Eredità, a Festa di classe, Quiz show. Mi da una grande garanzia, ha anche un’esperienza cinematografica, ha fatto la Corrida, Sanremo, tanti programmi con Bonolis. Rimarremo sempre a Napoli, modificheremo qualcosa dello studio, mentre l’impianto del programma sarà il medesimo, con la stessa struttura dei giochi che ha funzionato molto bene.

A tuo giudizio Reazione a catena potrebbe avere la forza di fare una staffetta con l’Eredità anche durante la stagione invernale ?

Reazione a catena ha una sua forza, ormai non è più un esperimento estivo come poteva essere per i primi anni. Ha un grande spessore che ha dimostrato lo scorso anno con degli ascolti notevoli, quindi è un programma che la Rai si trova fatto e pronto per essere collocato quando e come vuole. Eredità e Reazione a catena sono due quiz su cui puoi contare nel quotidiano, io penso in ogni periodo dell’anno. Queste poi sono decisioni che evidentemente spettano unicamente alla rete.

Ed a proposito di Eredità, ti è rimasta la voglia di tornarci oppure è ormai un pensiero del passato ?

No, ormai è un pensiero del passato. In genere, non amo tornare indietro nelle cose che ho fatto e se anche dovessi mi piace stravolgerle rispetto a quello che erano. Guardo all’Eredità con grande affetto, è un programma che ho fortemente voluto ormai tanti anni fa e che ho portato a Rai1 insieme a Giorgio Gori e Magnolia. E’ un format che vidi in uno studio a Milano in un pomeriggio, era uno dei tanti quiz che avevo visto quel giorno, anzi era proprio l’ultimo che mi fecero vedere. Era un format che andava in onda nel pomeriggio in Argentina e dissi subito che era perfetto per essere il preserale di Rai1. All’epoca poteva sembrare una follia, invece poi si è rivelato il preserale più longevo della storia di Rai1. Grande affetto quindi per l’Eredità, ma non tornerei mai a rifarla, perchè personalmente mi piace che quando le cose finiscono, poi ne inizino delle nuove e il mio sguardo è rivolto sempre verso delle novità. Se dovessi rifare l’Eredità oggi la stravolgerei, a quel punto tanto vale fare un quiz nuovo.

Stasera tutto è possibile è andato benissimo lo scorso anno su Rai2. Dunque tornerete il prossimo autunno in Rai con una nuova stagione, novità ?

Prossimamente incontrerò il direttore di Rai2 Ilaria Dallatana e quello di Rai1 Andrea Fabiano. Dopo quei colloqui capirò cosa succederà prossimamente per me. Stasera tutto è possibile tornerà sicuramente in autunno, non so se a settembre oppure ad ottobre, dopo i colloqui che ti dicevo ne capirò di più. Certo Stasera tutto è possibile è stato una bella sorpresa lo scorso anno e devo dire che Angelo Teodoli, allora direttore di Rai2, credeva molto in questo format ed i fatti gli hanno dato ragione. Questo è un programma di assoluto divertimento, che vidi in Francia e mi piacque da subito. Non c’è una gara, non ci sono dei giudici, c’è solo il piacere di divertirsi per due ore davanti alla televisione.

Mi hai parlato dell’Eredità e di Stasera tutto è possibile come di due format che avevi già visto all’estero e che ti erano piaciuti. C’è per caso un format che hai visto ultimamente, che ti è piaciuto e che ritieni adatto alla nostra televisione?

Si c’è, ovviamente non ti posso dire qual è. Secondo me è un format fortissimo, sarei pronto a scommetterci come ho scommesso sull’Eredità o come ho scommesso su Stasera tutto è possibile.

Ne hai già parlato con qualche dirigente televisivo di questo format?

Si, ne ho già parlato. E’ un format francese, di più non ti posso dire.

E’ per caso un preserale ?

No davvero, di più non ti posso dire (ride, ndr).

Della tv di oggi cosa salvi e cosa butti ?

A me piace l’intrattenimento, in tutte le sue declinazioni e tutte le sperimentazioni e le cose nuove. Salvo l’intrattenimento in generale, dal Rischiatutto a Ciao Darwin, da Amici a Ballando con le stelle. Non amo la cronaca nera a tutte le ore e non mi riferisco al solo pomeriggio. Non amo la televisione del dolore. Credo che questi argomenti vadano trattati in appositi spazi, ben definiti, con persone molto competenti e che non debbano essere spalmati in ogni ora del giorno e trattati ripetutamente. Questo lo dico semplicemente da telespettatore. All’estero per esempio vedo che ad esempio commentano anche processi, di casi molto clamorosi, ma in spazi ben circoscritti. Mi piace lo spettacolo e la cultura in genere in televisione, dal cinema, alla musica, ai libri, al teatro.

Qual è il desiderio più grande -professionalmente parlando- che ha adesso Amadeus ?

Di continuare a fare quello che faccio ed avere la fortuna, la capacità e l’attenzione di trovare sempre il programma giusto, o di capire che quel programma non è giusto, che detto così sembra facile, ma che credimi è davvero difficilissimo.

Chiudiamo come abbiamo iniziato, ovvero con Fiorello. Voi due siete molto amici, perchè non fate una cosa insieme e cosa ti piacerebbe fare con lui ?

Siamo amici, ma quando ci troviamo davvero raramente parliamo di lavoro e nello specifico io non chiedo a lui di fare una cosa con me, ne viceversa. Il nostro è un rapporto di tale amicizia, un’amicizia totalmente disinteressata, che avrei imbarazzo a chiedergli di fare qualcosa con me in televisione. Chi non vorrebbe lavorare con Fiorello, qualsiasi “televisivo” vorrebbe fare qualcosa con lui. Lui sa che io non devo chiederglielo, sa benissimo che se vuole fare qualcosa con me, son qua. Se in questa vita, o molto più probabilmente in una prossima vita, visto che ora c’è la coda, mi dovessero chiedere di fare un Sanremo, la prima persona alla quale chiederei di esserci, lasciandogli completamente carta bianca, è ovviamente Fiorello. Anche perchè gli direi “Rosario, ora o mai più, anche perchè mi sa che non ci sarà poi un’altra occasione” (ride, ndr).

Grazie ad Amadeus ed in bocca al lupo per la nuova avventura di Colors, in partenza lunedì prossimo alle ore 14:05 sulla Rete 1 della televisione pubblica.

Amadeus