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Alta Infedeltà, su Real Time storie comuni di tradimenti all’italiana

Serie tutta italiana per Real Time che racconta traditi e traditori da lunedì 16 marzo in access prime time.

pubblicato 13 Marzo 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 17:54

Italia, paese di santi, navigatori e anche di traditori: sarà per questo che Real Time ha pensato di realizzare Alta Infedeltà, una serie ad hoc sui tradimenti al via il 16 marzo e in onda dal lunedì al venerdì alle 20.40 sul canale 31 del DTT.

Una collocazione in access prime time per una striscia che evidentemente non è stata considerata ‘adatta’ al prime time, ma neanche di essere collocata fuori dalla fascia protetta: il posizionamento, invece, punta a quel momento della serata in cui le coppie sono magari tra la cucina e il divano, pronti a una serata davanti alla tv e che ‘a tradimento’ si ritrovano a raccogliere i cocci di altre relazioni (o magari prendere spunto per nuove avventure…). Comunque sia, una collocazione che potrebbe sapere di ‘diabolico’.

Ma si sa, omnia munda mundis, come Manzoni fa dire a Fra’ Cristoforo ne I Promessi Sposi. E a proposito di Manzoni, di romanzi e di racconti, il lancio di Alta Infedeltà è stato architettato con la (finta) lettera all’ex moglie fedifraga di un marito tradito, pubblicata su Corriere della Sera di venerdì 13 marzo 2015. Enzo e Lucia, questi i protagonisti della ‘storia’ rimbalzata su tutti i social: e quell’assonanza al ‘Renzo’ di manzoniana memoria ha probabilmente contribuito al ‘disvelamento’ del fake, ‘dichiarato’ con la continua citazione di titoli di programmi Discovery nel testo.

Ora però lasciamo spazio ai traditi e ai traditori che si raccontano davanti alle telecamere. A dire la verità ci troveremo di fronte a dei ‘prestavolti’, degli attori che danno corpo alle storie arrivate in redazione, e non ai veri protagonisti. La differenza non è trascurabile: confessare coram populo questo tipo di debolezze non è consueto, anche in tempi di 50 Sfumature di Grigio. Si tratta, quindi, di una narrazione ‘sceneggiata’ e interpretata da terzi a partire da una storia vera, ricostruita per restituire tutte le ‘sfaccettature’ di una relazione a tre (minimo).

Ogni puntata, infatti, è incentrata su una relazione raccontata da tre diversi punti di vista, ovvero quella del tradito, del traditore e dell’amante. Il tentativo è quello di indagare ‘laicamente’, senza quindi prendere a prescindere le parti di nessuno, la complessità emotiva di un tradimento, che mette in gioco una gamma contraddittoria di sentimenti, in ciascuna delle parti in causa.

Comunque sia, Alta Infedeltà porta in tv triangoli, bugie, escamotage per vivere le proprie passioni extraconiugali o consumare la propria noia lontano da casa: ogni storia viene sviscerata nelle sue ‘cause’ e nelle sue conseguenze. E come in una ‘soap’ seguiremo come è andata a finire. Forse.

Vedremo come è stato costruito e quale la chiave narrativa scelta per le storie di tradimento di Alta Infedeltà: potrebbe essere anche un’ottima occasione per prender spunto e nello stesso tempo per mettere da parte pessime intenzioni. Perché quando si tradisce la colpa, e la ragione, non sono mai da una parte sola.

D’altro canto, però, le storie di corna solleticano sempre l’interesse del pubblico e lo conferma anche il successo social della finta lettera di Enzo e Lucia. Real Time sa come ‘stuzzicare’ l’appetito dell’italiano ‘medio’…

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