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Ai giovani francesi la Tv piace sempre meno

Si può vivere tutta la vita senza guardare la Tv? Secondo il saggio Pas très cathodique (Editions Eres) scritto da Bertrand Bergier, sociologo, docente presso l’Université catholique de l’Ouest, associato l’université de Sherbrooke e direttore delle ricerche a l’Université de Nantes, c’è proprio una generazione, quella che lui definisce digitale, nata dal 1975 in poi

di marina
pubblicato 27 Ottobre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 11:36

Si può vivere tutta la vita senza guardare la Tv? Secondo il saggio Pas très cathodique (Editions Eres) scritto da Bertrand Bergier, sociologo, docente presso l’Université catholique de l’Ouest, associato l’université de Sherbrooke e direttore delle ricerche a l’Université de Nantes, c’è proprio una generazione, quella che lui definisce digitale, nata dal 1975 in poi che non guarda la tv. Preferisce il computer. Dunque, la domanda è: chi guarderà allora la tv in futuro se non vi è più ricambio generazionale?

Lo studio è durato 3 anni e Bergier ha incontrato 566 gruppi familiari che vivono senza televisione. Li ha definiti generazione digitale. Ma chi sono? Spiega Bergier nell’intervista a L’Expansion:

Hanno tra i 25 e i 35 anni. Non sono affatto tagliati fuori dal mondo. Sono superconsumatori di intrattenimento e cultura e hanno un agenda piuttosto satura di incontri e avvenimenti. Il fatto che non abbiano una tv non significa che rifiutino la cultura dello schermo. Per loro è semplicemente caduta in disuso. Sono dei precursori.

Nota che alcuni di loro leggono anche Télérama (il corrispettivo francese di Sorrisi) ma per tenersi informati anche sul mondo della Tv non come guida ai programmi.

Secondo Bergier il pubblico televisivo si sta contraendo sempre più. Infatti nelle sue ricerche ha potuto constatare che la generazione digitale è quella dei giovani nati dal 1975 in poi figli della generazione nata alla fine del 1955 che già in casa non usavano la Tv.

Spiega Bergier che la durata media della fruizione dei nuovi schermi (pc, videogiochi ecc.) nella fascia di età 15-24 è di 21 ore contro le 16 dedicate alla Tv. Piuttosto, nota lo studioso, che la Tv non è definitivamente tagliata fuori ma non viene seguita. La si usa se necessario per guardare un singolo programma, magari da internet. Non è più, come per la vecchia generazione, un flusso ininterrotto di programmi da seguire. Per il resto, per il divertimento, l’informazione, il gioco, scatta l’effetto “compensazione internet”. Compensazione che non funziona, ancora, per i più piccoli.

Infine, mette in guardia Bergier, non si creda che queste persone siano ai limiti della socialità. Al contrario sono persone che hanno una socialità elevatissima, che lavorano (più spesso sono insegnanti, dirigenti ma anche operai e impiegati) e che hanno imparato a vivere senza Tv scegliendo fino a quando prolungarne la sua assenza.

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