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A passo di danza, su Mya il ritorno della creatrice di Una mamma per amica (che copia sè stessa)

Su Mya di Mediaset Premium A passo di danza, la serie tv della creatrice di Una mamma per amica ambientata nel mondo della danza classica

pubblicato 12 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 20:27

Chi ha sentito parlare di “Una mamma per amica” senza però riuscire mai a seguirlo potrà scoprire con “A passo di danza”, da stasera alle 21:15 su Mya di Mediaset Premium, il mondo di Amy Sherman-Palladino, creatrice di entrambe le serie, che torna alla dramedy con un telefilm azzeccato per i suoi dialoghi ma deludente per ritmo ed innovazione.

Ma andiamo con ordine. “A passo di danza” è ambientato nel mondo della danza, che viene vista non come un modo per raggiungere il successo a tutti i costi, ma come un percorso di crescita e di maturazione della propria autostima. Un bel messaggio, di cui si fa portavoce Michelle (Sutton Foster, al suo primo ruolo televisivo ma molto famosa a Broadway, dove ha vinto due Tony awards), ballerina dotata di talento ma costretta ancora a restare tre le fila di un corpo di ballo di Las Vegas.

Dopo l’ennesimo provino andato male, Michelle accetta le avances di Hubbell (Alan Ruck), un suo ammiratore che ha assistito a numerosi suoi spettacoli e l’ha sempre corteggiata. Complice qualche bicchiere di troppo, Michelle si ritrova il giorno dopo ad essere la moglie di Hubbel che, entusiasta, l’accompagna nella cittadina di Paradise, dove l’uomo vive con la madre Fanny (Kelly Bishop, Emily Gilmore in “Una mamma per amica”), insegnante di danza classica dai modi bruschi e severi.

A passo di danza
A passo di danza A passo di danza A passo di danza

Hubbel, però, muore in un incidente, e Michelle si ritrova a dover affrontare quel nuovo universo di personaggi bizzarri e diffidenti nei suoi confronti da sola. Pensando che sia un modo per ricominciare da capo la sua esistenza, Michelle non torna a Las Vegas, ma decide di restare a Paradise e cercare di capire perchè il marito fosse convinto che quello fosse il posto per lei.

Inizia così ad aiutare Fanny nella gestione della scuola di danza, dove si allenano numerose ragazze, tra cui quattro amiche dai caratteri diversi: Sasha (Julia Goldani Telles) è cinica e non si fa problemi ad insultare chiunque; Ginny (Bailey Buntain) è timida e restìa ai cambiamenti; Melanie (Emma Dumont) ha sempre la battuta pronta, mentre Boo (Kaitlyn Jenkins) è dolce ma con poca autostima, consapevole che le proprie forme non sono quelle di una ballerina classica.

Michelle si affeziona a loro quattro, e prova a ripartire da zero insegnando loro non solo la danza ma anche ad affrontare la vita, dando consigli a volte bizzarri, altre facendo loro da sorella maggiore. Da ballerina di punta mancata, Michelle si ritrova a dover gestire dei talenti pronti a sbocciare ma che hanno paura di affrontare il mondo esterno, dal qualche sono sempre state distanti (a Paradise, per intenderci, non c’è neanche il cinema).

“A passo di danza” è il ritorno in pompa magna della Palladino al genere che le riesce meglio, la dramedy. La sua capacità di scrivere personaggi fuori dalla realtà ma nei quali il pubblico riesce ad immedesimarsi la rende una sceneggiatrice tra le più brave, ma con questa serie l’autrice non ha fatto altro che imitarsi.

Evidentemente, Abc Family, che in America trasmette lo show, le ha chiesto di fare una serie tv che fosse simile ad “Una mamma per amica”. E l’autrice ha obbedito: il clima di Paradise, ricco di eventi ma sempre lontano dal mondo attuale, con riferimenti al cinema d’epoca ed edulcorato da una scenografia graziosa e funzionale al racconto (compresa la colonna sonora, ancora una volta firmata da Sam Phillips), potrebbe confinare con Stars Hollow, se non essere una sua evoluzione odierna.

Gli stessi personaggi, poi, richiamano fortemente la serie che ha reso famosa la Palladino: non solo per la loro parlantina veloce, un marchio di fabbrica dell’autrice, ma anche per lo stesso cast. Molti attori provengono infatti da “Una mamma per amica”: oltre alla Bishop, rivediamo Rose Abdoo (era Gyspy) nei panni di Sam, Sean Gunn (Kirk) qui è Bash, proprietario pignolo di una caffetteria, mentre Liza Weil (Paris) sarà Milly, dura imprenditrice di Paradise legata ad uno dei personaggi della serie. Per non parlare della protagonista: sia negli atteggiamenti che nei tratti somatici, Michelle sembra una giovane Lorelai Gilmore, questa volte alle prese non con una sola ma con quattro ragazze.

Insomma, “A passo di danza” (che non è ancora stato rinnovato per una seconda stagione) non è la novità che ci si poteva immagina da una mente fantasiosa come quella della Palladino. Con una storyline che va a rilento e personaggio che arrivano e se ne vanno senza troppe presentazioni, lo show sembra essere partito senza una precisa idea di dove andare a parare, finendo per diventare un minestrone di buoni personaggi raccolti in un contesto in parte riciclato. Un peccato, perchè lo stile della Palladino resta fresco e divertente, ed avrebbe potuto fare di meglio se non avesse avuto paura di sbagliare.



A passo di danza

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