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Ombre sul giallo e Franca Leosini, la Fletcher italiana

Ombre sul giallo, questa sera su Raitre la sesta edizione del programma (in quattro puntate) condotto dalla caratterista Franca Leosini, quella di Storie Maledette dove seduta di fronte all’assassino di turno, con una permanente perfetta, racconta e analizza i fatti e snocciola provocatoria le indagini. Gettando spesso il seme del dubbio sulla colpevolezza. Perché nulla

di aleali
pubblicato 11 Giugno 2008 aggiornato 6 Settembre 2020 04:05


Ombre sul giallo, questa sera su Raitre la sesta edizione del programma (in quattro puntate) condotto dalla caratterista Franca Leosini, quella di Storie Maledette dove seduta di fronte all’assassino di turno, con una permanente perfetta, racconta e analizza i fatti e snocciola provocatoria le indagini. Gettando spesso il seme del dubbio sulla colpevolezza. Perché nulla è come sembra, anche di fronte all’evidenza. Crimeblog docet.

Sulla falsa riga nasce questa trasmissione, che ormai da molti anni si concentra con un taglio meno noir-melò e più giornalistico, portando alla luce casi che in passato l’opinione pubblica ha seguito con particolare interesse.

La 56enne conduttrice, che è come sempre anche autrice dei suoi programmi, parlerà questa sera dell’omicidio del ’99 di Antonio Colacioppo, ucciso a coltellate probabilmente da due moldavi, di cui uno amante della moglie, per sua stessa disposizione. Vedremo ricostruzioni video, parenti, avvocati e forze dell’ordine in studio. Posto che Adriana Fonzi Cruciani può solo stare zitta e imparare, viene da chiedersi il perché di programmi simili.

Perché fin da piccoli, nell’essenza di tutti gli esseri umani, c’è la naturale predisposizione ad aprire gli scheletri nell’armadio (degli altri). Perché la gente ama indignarsi, e in una sorta di gioco nemmeno troppo perverso, generare una forma di tensione psicologica che alleggerisca di contro la nostra quotidianità.

Insomma, trucchiamolo da approfondimento giornalistico quanto vogliamo, ma “Storie maledette”, come certe puntata di “Porta a Porta”, “Matrix” e consoci, sono solo giochetti ad uso e consumo della diffusa necessità di demonizzare. Per essere più positivi sul futuro, e sentirsi meno colpevoli.

Rai 3