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TelefilMito, la fase finale: ritratto di J.D.

Continua la finale di quest’edizione di TelefilMito. Vi ricordiamo che siamo entrati nella fase più calda, quella in cui dovrete scegliere, tra i sei vincitori di altrettante categorie, colui o colei che più degli altri deve entrare secondo voi nell’Olimpo delle serie tv.Una settimana di tempo per votare, durante la quale il sottoscritto e Lord

16 Maggio 2008 09:00

TelefilMito J.D. Continua la finale di quest’edizione di TelefilMito. Vi ricordiamo che siamo entrati nella fase più calda, quella in cui dovrete scegliere, tra i sei vincitori di altrettante categorie, colui o colei che più degli altri deve entrare secondo voi nell’Olimpo delle serie tv.

Una settimana di tempo per votare, durante la quale il sottoscritto e Lord Lucas vi proporranno i ritratti personali di tre personaggi a testa, per i quali diventeremo “supporter”: Lord Lucas tifa per Lorelai Gilmore, Rory Gilmore e Dexter, mentre io punto su Gregory House, J.D. e Jessica Fletcher. Dopo House, Lorelai e Rory è il turno di J.D., come si evince dalla vignetta del sempre ottimo Massy, che ringraziamo per la sua collaborazione. Dopo il salto, oltre al ritratto, lo slogan scelto tra quelli che ci avete inviato: se J.D. dovesse vincere, il suo beniamino si aggiudicherà un premio tutto seriale. Ma bando alle ciance: è l’ora di votare, parte la fase finale di TelefilMito!



John Michael Dorian. Questo è il nome per esteso di J.D., anche se spesso, grazien a Cox,l’abbiamo sentito nominare con mille altri nomi, e tutti femminili. Perché, in effetti, J.D. non è il tipico macho da telefilm, uno di quelli “alla Jack Bauer”, per intenderci. Ma allo stesso tempo è un protagonista, un collante che unisce le vicende di medici, pazienti ed infermieri del Sacro Cuore.

Estremamente sensibile, è anche però un fuori di testa a tutti gli effetti: quanti di voi si ricordano di lui per una sua diagnosi azzeccata al primo colpo o per aver individuato la causa di un male all’apparenza inspiegabile? Certo, J.D. non è un cattivo dottore, ma non passerà alla storia catodica per questo.

Ricordiamo, invece, i suoi pensieri d’apertura e chiusura di puntata e, soprattutto, i suoi mille viaggi mentali che lo rendono sì irresistibile, ma anche bizzarro agli occhi dei suoi colleghi, che però non riescono a non volergli bene. A parte Cox, con cui invece ha un rapporto di amore/odio e con cui non è ancora riuscito a trovare la chiave giusta per farsi voler bene.

Anche se poi, Cox, senza J.D. che gli ricorda quanto lui sia il suo mentore, non so quanto lontano andrebbe. Stessa cosa per l’Inserviente, che fin dalla prima puntata si è messo in testa che J.D. sarebbe stato il suo unico obbiettivo fino a quando non l’avrebbe fatto crollare. C’è riuscito? No. Perché J.D. è fatto così: vive e lascia vivere, anche chi non gli vuole bene.

A volte ho pensato che per farsi curare da uno così, che mentre ti parla si ferma per immaginare una scena anche solo accennata o che non è il massimo nei rapporti interpersonali, bisogna essere messi male. Ma trovare un dottore che mostri il suo lato umano, la sua sensibilità, le sue paure, può anche fare bene, può aiutare a trovare qualcuno a cui appoggiarsi senza sentirsi inferiore, e che sappia metterti a tuo agio, nel momento in cui a fare la figuraccia è lui.

J.D. non è il dottore esperto, genio, che sa prendere in mano la situazione, ogni situazione. Consapevole di ciò, non se ne vergogna, ma va avanti, cercando di migliorare le proprie capacità e di rendersi sempre più indispensabile. Con i suoi amici, c’è riuscito: Turk, Carla ed Elliot senza il confronto con J.D. non sarebbero cresciuti in questi anni, e tanto meno Cox, che ancora si ostina a fare l’House della situazione, non avrebbe imparato qualche lezione sul buon vivere.

Dubito che con Kim possa durare a lungo: la donna ideale per Dorian è Elliot, stralunata ed iperansiosa, una fuori di testa proprio come lui. Scommettiamo che tra loro due non è finita? E, anche se questo potrebbe portare scompiglio alla sua vita futura da padre (con Kim sta aspettando il suo primo figlio), certamente saprà cavarsela anche stavolta: “lui non è superman”, ma è J.D.

A fare il tifo per J.D. c’è Homer182, che ci scrive: “E’ spasso al 100%: non ha ancora aperto bocca e già stai ridendo!”