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TelefilMito, la fase finale: ritratto di Lorelai Gilmore

Continua la finale di quest’edizione di TelefilMito, iniziata ieri con una grande mobilitazione di voti. Vi ricordiamo che siamo entrati nella fase più calda, quella in cui dovrete scegliere, tra i sei vincitori di altrettante categorie, colui o colei che più degli altri deve entrare secondo voi nell’Olimpo delle serie tv.Una settimana di tempo per

14 Maggio 2008 09:37

lorelai lord lucas Continua la finale di quest’edizione di TelefilMito, iniziata ieri con una grande mobilitazione di voti. Vi ricordiamo che siamo entrati nella fase più calda, quella in cui dovrete scegliere, tra i sei vincitori di altrettante categorie, colui o colei che più degli altri deve entrare secondo voi nell’Olimpo delle serie tv.

Una settimana di tempo per votare, durante la quale il sottoscritto e Paolino vi proporranno i ritratti personali di tre personaggi a testa, per i quali diventeremo “supporter”: io tiferò per Lorelai Gilmore, Rory Gilmore e Dexter, mentre il mio collega punta su Gregory House, J.D. e Jessica Fletcher. Ieri è toccato ad House, oggi alla mia Lorelai, come si evince dalla vignetta del sempre ottimo Massy, che ringraziamo per la sua collaborazione. Dopo il salto, oltre al ritratto, lo slogan scelto tra quelli che ci avete inviato: se Lorelai dovesse vincere, il suo beniamino si aggiudicherà un premio tutto seriale. Ma bando alle ciance: è l’ora di votare, parte la fase finale di TelefilMito!

Lorelai Gilmore è entrata a buon diritto nell’immaginario seriale come emblema di una femminilità tutta moderna. E’ una vera donna, pur mascherandolo con le fattezze da ragazza, una donna di quelle circondate da amiche ma che sanno anche stare sole, con i propri pensieri e le proprie pene d’amore. Ma, soprattutto, è la più grande amica di sua figlia, presupposto che avrà fatto sgranare gli occhi a qualche tradizionalista.

In realtà il rapporto tra lei e Rory è qualcosa che va al di là del mero prestito del rossetto e non rasenta una morbosità innaturale. Lorelai non sfrutta la loro scarsa differenza di età per ritardare l’inizio dell’età adulta e prolungare quella giovane. Se si sente una Gilmore Girl, più che una Gilmore Woman, è perché l’entusiasmo e la capacità di divertirsi nella vita non l’hanno mai abbandonata. In compenso, però, si rimbocca le maniche, prima dirigendo egregiamente un albergo, l’Indipendence Inn, poi aprendo un’attività tutta sua, la locanda Dragonfly, che è un po’ il sogno della vita condiviso con la buffa amica Sookie.

Insomma, è una figura indipendente e determinata che ha saputo prendere in mano la sua vita privandosi di qualsiasi facile certezza. Oltre, infatti, ad aver cresciuto Rory come ragazza madre, in un’età in cui non è facile responsabilizzarsi di fronte a una gravidanza, ha interrotto qualsiasi contatto con i suoi altolocati genitori, che avrebbero voluto decidere per il suo futuro e assicurarsi che fosse all’altezza del loro buon nome.

Una Mamma per Amica, dunque, prende avvio con un atto dovuto: il riavvicinamento di Lorelai alla propria famiglia. Il suo carattere l’avrebbe distolta anni luce dall’umiliazione di aver bisogno di loro, visto che in tanti anni ha lottato per farcela da sola. Ma per il bene di una figlia una madre deve mettere da parte l’orgoglio, soprattutto se c’è di mezzo il suo futuro scolastico. Lorelai, che pure vediamo laurearsi in Economia Aziendale, studiando e lavorando contemporaneamente, è consapevole di non avere i mezzi economici e culturali per assecondare l’attitudine agli studi di sua figlia, che divora libri, sogna di fare la giornalista ed è già proiettata verso grandi college dalle rette costose.

Solo gli intransigenti ma in ogni caso facoltosi Gilmore potranno assecondare e supportare il brillante talento di Rory. Vediamo, dunque, Lorelai provare a ricostruire un rapporto con la madre, accettando di ripartecipare alle cene del venerdì sera per sdebitarsi del prestito. Puntata dopo puntata, nonostante le battutine taglienti tra le due e i problemi di incomunicabilità che vengono da anni di assenze e risentimenti, Lorelai non si limita a risarcire la propria madre della generosità verso la nipote. Dimostra sempre più, infatti, che quelle pillole di sarcasmo quotidiane stemperate in ironia le servono e a sentirsi meno sola e ad ammettere a se stessa di aver bisogno di punti di riferimento.

Se Lorelai, infatti, resta un punto fermo per Rory, la sua vita sentimentale è una lotta continua alla ricerca del compagno di una vita. Prova a instaurare relazioni senza futuro con uomini tutti di un pezzo come Max Medina, professore di sua figlia, e Jason Stiles, uno dei soci di sua padre. Ma la vera Lorelai, quella spiritosa che scaccia via ogni malinconia e vive la quotidianità con immenso trasporto, è tutta racchiusa nel Luke’s Cafe, il locale dove entra tutti i giorni per appagare la sua caffè-dipendenza e stare con le persone a cui vuol bene. E’ in particolare il gestore del bar, Luke, a saperla consolare e far arrabbiare insieme, realizzando con lei via via un rapporto di coinvolgimento tale da trasformarsi in una grande quanto travagliata storia d’amore.

Nella vita emancipata di Lorelai, infatti, il passato torna sempre. Il suo tallone d’Achille, sintomo di una sua fragilità di fondo che si cela dietro l’incrollabile determinazione, è Christopher, il primo amore della sua vita con cui ha concepito da un rapporto non protetto Rory. Il fatto che Lorelai fosse rimasta incinta poco prima del suo debutto in società era fonte di scandalo. Perciò, proprio per fuggire dalle convenzioni sociali e non sposarsi per pura facciata, aveva rifiutato a suo tempo la proposta di matrimonio di Chris. Una proposta che le viene rinnovata nella maturità e che questa volta accetta per la paura di restare ancora sola. Nell’illusione che diventare moglie plachi la sua irrequietezza alla Elisabeth Bennet, lei stessa si renderà conto di dover chiudere per sempre col passato e tornare sui suoi passi.

La parabola di Lorelai, a tratti nevrastenica, lunatica e non sempre affidabile per chi le sta intorno, dimostra come si possa avere un gran cuore e lottare più di chiunque altro per essere felici, visto che gli errori del passato e i pregiudizi della gente ti segnano per sempre. Ma basta vederla con sua figlia Rory, parlare a raffica superando la velocità della luce e lanciandosi in iperboliche citazioni comprensibili solo da loro, per capire come abbia fatto un buon lavoro. Una gravidanza inattesa si è trasformata nel suo più grande merito, quella di saper crescere una ragazza straordinaria.

A sostenere Lorelai per i lettori, c’è Mario, che ci scrive:

Lorelai è come un vento leggero che travolge tutti con il suo modo di parlare, la sua ironia e la sua voglia di vivere.
E le piace sognare, e vivere i giorni come fossero sogni che può plasmare per renderli unici e speciali,
proprio come lei.