Home Notizie Alessandro Cecchi Paone: professione divulgatore scientifico

Alessandro Cecchi Paone: professione divulgatore scientifico

Alessandro Cecchi Paone è una persona che vorrebbe fare “tante cose”, ma si sente sempre in dovere di giustificare le proprie scelte. Quando ha deciso di accantonare – o ridurre momentaneamente – la sua carriera di giornalista ed esperto di scienza, natura e quant’altro per dedicarsi all’intrattenimento leggero, ha fatto passare questo suo cambiamento per

14 Maggio 2008 11:25

Orso Paone Alessandro Cecchi Paone è una persona che vorrebbe fare “tante cose”, ma si sente sempre in dovere di giustificare le proprie scelte. Quando ha deciso di accantonare – o ridurre momentaneamente – la sua carriera di giornalista ed esperto di scienza, natura e quant’altro per dedicarsi all’intrattenimento leggero, ha fatto passare questo suo cambiamento per una “missione” e da lì non s’è più schiodato. Non una voglia di alternare programmi con tematiche impegnate ad un po’ di sano divertimento e frivolezza. No, il suo ruolo, sulla carta, vuole essere quello del divulgatore scientifico, di colui che porta nelle case di tutti gli italiani gli argomenti “alti”, che dà una svolta ai programmi leggeri e superficiali.

Come ben sappiamo, in tutto ciò in cui si è cimentato fino ad ora il risultato è stato ben diverso. C’ha provato con Azzardo su Italia1, ma seppure il suo modo di condurre non sia sembrato del tutto inappropriato, il bisogno di dare alla gente un quiz godibile e senza pretese ha prevalso sulle buone intenzioni di Cecchi Paone, e i vertici di Italia1 l’hanno sostituito in breve tempo (con scarsi risultati, ma non è certo questo il punto). C’ha provato poi con la partecipazione (criticatissima alla vigilia) a L’isola dei famosi, con dichiarazioni pre-partenza che resteranno negli annali della storia della televisione:

Gli autori del reality hanno deciso, per quest’anno, di alzare il livello culturale. Per questo, hanno chiamato me […] sarà un modo nuovo e divertente di fare divulgazione. Ho già in mente il termine: edu-reality


E l’edu-reality è stato vederlo passare il tempo in ammollo nelle splendide acque di Cayo Paloma o immerso in profondi sonni rigeneranti, dai quali si risvegliava solo quando lo stomaco reclamava del cibo (non a caso questo gli è valso l’appellativo di Orso Paone). Ma anche questa è scienza evidentemente, visto che gli orsi sono pur sempre degli animali e quindi il buon Cecchi Paone, orgoglioso della sua avventura sull’Isola, ha deciso al ritorno di rilanciarsi in un altro progetto educativo: Scommettiamo che…?. E anche stavolta non sono mancate alla vigilia le solite dichiarazioni sull’obiettivo divulgativo della conduzione del programma:

Hanno tolto la componente di varietà e lo hanno trasformato in un programma sportivo e dinamico. Le scommesse avranno a che fare con leggi fisiche, matematiche e scientifiche, che saranno spiegate da me in quanto divulgatore

E’ bastato vedere la prima puntata per rendersi conto che il programma è varietà fino al midollo e che di quanto preannunciato dal buon Alessandro, c’era ben poco. Ma a rendersene conto evidentemente sono solo gli spettatori e non il presentatore. Intervistato da Clandestinoweb alla vigilia della seconda puntata, ecco una sua risposta:

Neanche qui dimentico storia o scienza, né la cultura e la tecnologia: in ogni puntata mi travesto almeno una volta se non di più o da grande scienziato o personaggio storico, un animale in via di estinzione. C’è quindi una citazione diretta di quello che è poi il mio lavoro vero. L’unico modo per fare vera divulgazione a milioni di persone e alle famiglie è proprio passare attraverso il gioco e speriamo di contribuire anche con questo spettacolo. Il bello qui è che invece di andare io in Africa a cercare e filmare gli elefanti me li hanno portati in studio: ricorda la grande tv di una volta ma anche il grande cinema, gli spettacoli teatrali all’aperto; è un approccio diverso

E con queste dichiarazioni su travestimenti, giochi, animali in via di estinzione ed elefanti, si è probabilmente già prenotato un posto come conduttore del programma di “divulgazione scientifica” per eccellenza: il Circo.