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Ludovico Fremont: “Sono un fan di Walter anche se io sono l’opposto…”

Pubblichiamo oggi la prima delle tre interviste le cui domande le avete scritte voi lettori a tre personaggi della serie sbanca-ascolti I Cesaroni. Oggi è la volta di Ludovico Fremont, che interpreta nella serie Walter Masetti, amico fraterno di Marco Cesaroni.1. Come sei arrivato alla recitazione?“Per caso. Andavo a scuola al Collegio Nazareno e facevo

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9 Aprile 2008 10:50

Ludovico Fremont (Walter Masetti) - I Cesaroni
Pubblichiamo oggi la prima delle tre interviste le cui domande le avete scritte voi lettori a tre personaggi della serie sbanca-ascolti I Cesaroni. Oggi è la volta di Ludovico Fremont, che interpreta nella serie Walter Masetti, amico fraterno di Marco Cesaroni.

1. Come sei arrivato alla recitazione?

Per caso. Andavo a scuola al Collegio Nazareno e facevo la media. Ero curioso dell’ambiente e così frequentai un corso di recitazione. Subito dopo tra l’altro l’ho anche abbandonato perchè mi ero stancato, poi però il maestro di recitazione mi cercò un giorno dicendomi che un aiuto regista cercava volti nuovi per la tv e per il cinema; andai a fare il provino e come fosse una barzelletta mi presero alla prima prova. Si trattava di Lui e Lei, la seconda serie. Da lì in avanti ho continuato a fare qualcosa, sempre senza troppi grilli per la testa fino a quando mia madre non mi disse di prendere questo lavoro più seriamente. Finito il Liceo, dopo Carabinieri (una fiction in cui sono stato abbastanza protagonista) ho partecipato al bando di concorso per entrare nell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, mi sono preparato con il maestro di recitazione che avevo conosciuto al Collegio, mi sono fatto consigliare da lui portando anche testi difficili come Il Gattopardo, Arthur Miller e delle poesie di Svevo. Ho affrontato le fasi d’esame che durano un mese e mezzo con l’impegno che mi contraddistingue e con la leggerezza che, se non mi avessero preso, sarei tornato a fare la mia vita. Invece mi hanno preso e giorno per giorno ho preso sempre più in considerazione il mestiere di attore cercando di affrontare il lavoro con maggiore professionalità.”

2. Quanto è diverso Ludovico Fremont da Walter Masetti?

Io sono un fan di Walter Masetti perchè è la parte più goliardica, spensierata, allegra dell’aspetto dei giovani cosa che lui tiene a mantenere. Naturalmente non sono nato nè vissuto alla Garbatella visto che mia madre è straniera, nata a Milano e mio padre è francese; ho vissuto la mia infanzia tra Montpellier, Milano e successivamente Roma e questa è una differenza assai rilevante. Non sono poi così leggero come Walter, sono più riflessivo e introverso, tendo a parlare di meno, cerco di essere invadente senza essere fastidioso come lui. Sono riservato mentre Walter è il mio esatto opposto. Non parliamo poi del fisico: lui è goffo, io pratico tanti sport, ballo la breakdance, vado in moto ecc. La faccia è quella, i capelli pure anche se un po’ diversi nella vita.

3. Improvvisamente hai avuto tutta questa popolarità sia con Notti sul Ghiaccio ma soprattutto con i Cesaroni. C’è oltre a tutti gli aspetti positivi, qualcuno negativo? Ti manca la vita che facevi prima? (di !ant!)

Ho avuto una serie di esperienze importanti, nell’ordine Notti sul Ghiaccio, il film uscito al cinema Scrivilo sui muri e poi I Cesaroni. L’unico aspetto negativo che posso rivelarti è che a volte vorresti passare più inosservato perchè magari hai la tua giornata no e in quella giornata vorresti risolvere i tuoi problemi da solo e non ci riesci. A volte tutto ciò crea imbarazzo con le persone, magari quando fai un autografo in meno anzichè uno in più. Ecco, in quei casi, assolutamente umani che capitano a tutti, vorrei essere più defilato.”

Ludovico Fremont (Walter Masetti) - I Cesaroni 4. Il successo dei Cesaroni ti ha aperto qualche porta anche nel cinema nostrano come nel caso di Scrivilo sui Muri. In futuro sceglierai di dedicarti in progetti più maturi o continuerai a seguire la stessa linea? (di massi985)

Ci tengo a precisare che in realtà Scrivilo sui muri è un prodotto realizzato prima dei Cesaroni, anche se poi l’hanno fatto uscire dopo. Per quanto riguarda il futuro, mi auguro di poter crescere professionalmente e dimostrare di poter valere e dare il mio contributo artistico. Mi piacerebbe molto fare un film d’autore, drammatico e perchè no, d’azione.”

5. Hai mai dovuto interpretare scene nei Cesaroni che non avresti mai voluto fare? (di Fabio Giuffrida)

Assolutamente no. Faccio un lavoro la cui bellezza è dedicarti a cose che non faresti mai nella vita e visto che lo faccio per uno scopo artistico, sono ben felice di recitare in tutte le scene. L’importante è rimanere professionalmente attivi e soprattutto artisticamente aperti: se la scena è stata scritta così, significa che chi l’ha scritta ha pensato che fosse consona al personaggio perciò è giusto che ci si dedichi con dedizione e rispetto. Non saresti un vero artista se rifiutassi arbitrariamente delle scene che non ti piacciono a parer mio.”

6. Il tuo personaggio e la tua famiglia in questa seconda serie hanno preso ancora più importanza. Come è stato girare le scene con Roberta Scardola e cosa ne pensi dei temi di questa seconda stagione? (di Fabio-89)

Con Roberta mi sono trovato bene, abbiamo trovato molte affinità ed insieme abbiamo scoperto anche delle cose carine come ad esempio la scena delle labbra che facciamo spesso. Walter è un caciarone perciò abbiamo pensato di trovare un modo che potesse meglio valorizzare il rapporto tra lui e Carlotta, così insieme abbiamo lavorato su accorgimenti che potessero rendere la nostra coppia più coppia ed è stato bello lavorare con lei. Nei Cesaroni, è vero a volte non si trattano argomenti leggerissimi però la bravura è saperli raccontare con una leggerezza non sconsiderata bensì misurata. Credo che qualunque versione artistica faccia discutere, pensate per esempio a Picasso, Dalì o Caravaggio o più recentemente a Nureyev.”

Ludovico Fremont con Cristiana Capotondi e Primo Reggiani in Scrivilo sui Muri 7. Nella serie tu e Roberta Scardola (Carlotta) avete un feeling ottimo e nei vostri confronti presentate un affetto non indifferente. Che sia così anche nella realtà? (di Giorgia96)

Nella realtà abbiamo un affetto fraterno. Tendo sempre a mantenere un rapporto professionale durante il lavoro; se poi fuori si scoprono affinità o qualcosa in comune se ne può parlare. Io e Roberta siamo soprattutto amici.”

8. Nei Cesaroni sei fidanzato con Carlotta ma prima ti piaceva Eva. Se ti levassi i panni di Walter e tornassi a indossare quelli di Ludovico Fremont, chi sceglieresti tra le due? (di >Ale 93)

Credo non sceglierei nessuna delle due, intendiamoci sono bellissime ragazze ma io sono un po’ esigente con le donne.”

9. Nella serie, Walter non è proprio uno “studente modello”, anzi.. Come è stata la tua esperienza scolastica? (di Darma)

In questo nel periodo scolastico ci assomigliamo molto anche se io tutto sommato non me la cavavo male. Mentre Walter ha il disinteresse verso lo studio, io lo avevo verso alcuni miei professori, con i quali non riuscivo a trovare un contatto. In italiano e in filosofia per esempio riuscivo proprio perchè mi trovavo bene con i prof e credo che a volte anche molti giovani non riescano nelle proprie materie anche per questo. Infatti poi frequentando l’Accademia, ho riscoperto dei temi che non apprezzavo al Liceo e ora i libri li uso come palestra per approfondire la mia cultura“.

10. Nell’ambito delle storie dei Cesaroni c’è stato qualche tuo apporto o è tutto scritto dagli sceneggiatori?

C’è una buona equità tra quello che scrivono gli autori, i registi e gli attori. Tutto quello che Walter fa non è casuale, viene concertato tra registi, sceneggiatori, l’apporto di Claudio Amendola e così via.”

Il cast e il regista di Scrivilo sui muri 11. Considerato che in Olanda si è protestato per il film Gola Profonda in seconda serata (ed è stato trasmesso), cosa ne pensi della stroncatura dei Cesaroni da parte del Moige? (di Padovaboy)

Direi che questi signori dovrebbero occuparsi di altri problemi tipo la sovrabbondanza di benessere in Europa e la mancanza di cibo in Africa, donne che vengono ancora maltrattate. Mi piacerebbe che le persone affrontassero i problemi veri. L’arte è arte, può piacere o non piacere ed è giusto che dall’arte possano scaturire provocazioni. Non voglio certo paragonare I Cesaroni ad un quadro, però i problemi che si riportano nella serie vengono affrontati con una sensibilità misurata e piuttosto che affrontarli in maniera cupa e pesante, ritengo sia meglio tentare di risolverli col sorriso sulle labbra che è sempre la miglior medicina.”

12. Quando hai iniziato I Cesaroni ti aspettavi questo successo, confermato anche nella seconda serie che è andata meglio della prima?

Non mi aspettavo il successo dei Cesaroni anche se c’era un cast molto competente e quando parlo di cast non mi riferisco solo a quello artistico ma anche a quello tecnico tra registi, autori e sceneggiatori. Non credevo che questa seconda serie andasse così bene e mi auguro che vada sempre meglio, tra poco inizieremo a girare la terza.”

13. Hai vinto l’anno scorso il Telegatto, quest’anno il Premio Regia Televisiva. Ti senti ripagato? (di francy93)

La cosa meravigliosa per me è aver rivisto Milly Carlucci sul palco dell’Ariston che è il generale del sorriso italiano perchè con lei funzionava tutto senza mai essere autoritaria. Mi sono divertito molto anche perchè con Federico abbiamo fatto la scenetta del Super Sayan ed è stata una bellissima soddisfazione condividere con i colleghi il successo di questa serie“.

14. Che rapporto hai con Matteo Branciamore ed Alessandra Mastronardi?

Ho un rapporto squisito, tranquillo. Ci sentiamo, ogni tanto ci vediamo, siamo amici e parliamo tra di noi“.

15. Oltre ai Cesaroni cosa hai in programma nel futuro?

Ho finito di girare una miniserie in due puntate ambientata in Veneto diretta da Giacomo Campiotti, Bakhita, in cui interpreto un giovane contadino, una parte drammatica. Farò un cameo inoltre nel film Gli ultimi ragazzi per la regia di Luca Viglione.”

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