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Sogno e son desto 2: Massimo Ranieri non tradisce ed emoziona con Nannini e Cutugno

Dopo le tre puntate della scorsa stagione, Ranieri torna su Rai 1 con altri tre appuntamenti.

pubblicato 13 Settembre 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 00:36

Insuperabile. Massimo Ranieri è tutto in questa parola. Lo ammetto: non pensavo potesse bissare il livello della prima edizione. Ho malevolmente pensato che l’innesto di Morgan e Simona Molinari servisse a dare qualcosa di nuovo in uno spettacolo televisivamente già visto.

Mea culpa.

La giovane coppia di spalle è rapidamente svanita, fagocitata dal m(o)aestro.

Scaletta asciutta, senza i riti melliflui della tv: più che le parole parlano musica e duetti, per fortuna, visto che le interviste restano la parte più debole. La struttura è la stessa che abbiamo visto a gennaio e come allora conquista. La grandezza di questo show è tutta nella maestria di Ranieri, nella cura di Fio Zanotti, nella professionalità dell’Orchestra e nella scelta di una scrittura minimalista che non fa in risonanza con l’istrionica teatralità del protagonista. Una combinazione alchemica che riesce ad affiancare Rascel e Fallaci, Ciccio Formaggio e Vivaldi, Gianna Nannini e Toto Cutugno.

E sono i proprio i duetti di Nannini e Cutugno con Ranieri i momenti più magici della serata.

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Assisti ai duetti sporchi, entusiasti, live, trascinanti di Ranieri e di Gianna Nannini sui successi della rocker senese (che scopri giovane ammiratrice di Ranieri), ascolti la voce della Nannini ispessire Erba di casa mia e pensi che dopo il primo blocco il programma non possa che calare.

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E poi ti ritrovi un duetto di Ranieri con Toto Cutugno su Emozioni che lascia senza fiato, che commuove protagonisti e pubblico, che regala un Cutugno come non si vedeva e sentiva da tempo. Ed esplode tutta la capacità maieutica di Ranieri, che tira fuori il meglio da sé e da tutto ciò che ha la fortuna di incrociarlo sul palco.

Pensi che sia finita così, che la puntata a questo punto debba solo arrivare ai titoli di coda e invece ti ritrovi Vivaldi e un ‘Surdato ‘nnammurato’ in rapida successione accomunati da uno dei flautisti più virtuosi del mondo. Altro livello.

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Con Il Corazziere di Rascel in duetto con Max Tortora sembra essere tornati agli show del sabato sera degli anni ’60, con la Vukotic si respira la disciplina del teatro, con Ranieri si assiste a un vero show, a una serata di teatro live.

Niente di masticato, per quanto straprovato; tutto a suo modo già visto e nello stesso tempo inedito. Puro teatro insomma. E la cosa stupefacente è che in tv riesce a portare dei suoi spettacoli. Impagabile.

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In questa grandezza, Simona Molinari un po’ scompare. Dispiace, ma la scena è dell’istrione. Persino Morgan finisce per sembrare il giovane mozzo al fianco del capitano: la stima e il rispetto reciproco si notano in scena e danno i propri frutti. Sembra quasi una ‘coppia di fatto’ pronta per una tournèe.

Altro che stanchezza, quindi. Ranieri si rigenera sul palco ed è talmente bravo che gli si perdona persino la tintura. Riesce in tv a replicare il miracolo del teatro: fare di ogni replica un nuovo spettacolo. In tv è davvero complicato: basti pensare a quanti ‘nuovi’ programmi, quelli inediti, non siano altro che ‘la copia di mille riassunti’.

Ora bisogna sostenere il livello di questo ‘debutto’. Appuntamento a sabato prossimo con la seconda puntata di Sogno e son desto 2.

Sogno e son desto 2, 13 settembre 2014, live prima puntata: ospiti Gianna Nannini, Max Tortora, Toto Cutugno, Milena Vukotic

23.56 Ma, ma, MA… Rai 1 lo sfuma! Giusto il salutare e dare la buonanotte che la rete va in pubblicità! Invece di dargli sforo e passare ai bis, la Rai tronca. Non c’è rispetto ecco. Ci consoliamo pensando che torna sabato prossimo.

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23.55 Lo vedete disteso a terra? Pensate sia stanco? Macché. Aggiunge difficoltà alle difficoltà: cantare disteso è compliatissimo.

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23.51 Ranieri saluta l’amico Gianni Togni, in sala, e canta, senza soluzione di continuità. E’ la volta di “Notte chiara” di Domenico Modugno. E su questa partono i titoli di coda.

23.51 “BIS! BIS! An-co-ra! An-co-ra!”: il pubblico non lo molla.

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23.49 E a quasi tre ore di show canta e fa i dorsali. No, vabbè… Ma perché mi stupisco sempre?

23.46 “BIS! BIS! An-co-ra! An-co-ra!” grida il pubblico come se fosse in un’arena. E Ranieri canta ‘O marenariello.

Angolo Karaoke…

(Vicin’ô mare
Facimmo ‘ammore,
A core a core
Pe’ nce spassà.

Sò marenaro
E tiro ‘a rezza;
Ma p’allerezza
Stong’a murì).

Ma non siamo al bis ancora.

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23.44 L’interpretazione di Ranieri passa anche per i capelli. Ora sono ritti in testa. E dopo due ore e mezza così ci sta…

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23.40 Il pubblico chiede il bis de ‘O Surdato ‘Nnammurato: il bis, una cosa che in tv non esiste. E che meno televisiva non e n’è. Ma Ranieri tentenna e porta avanti la scaletta con Ti Penso, portata a Sanremo 1992.

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23.34 Si ricorda la prima guerra mondiale con ‘O Surdato ‘Nnammurato: “Ora è un coro da stadio, ma allora era un lamento d’amore”. Ranieri canta accompagnato da Griminelli. E io non posso che ricordarlo giovanissimo in un film con Anna Magnani, La Sciantosa, del 1971.

23.33 Vivaldi su Rai 1: l’ultimo movimento delle Quattro Stagioni nella prima serata dell’Ammiraglia Rai. E non è ancora mezzanotte…

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23.27 “La musica si vede” disse un maestro a Ranieri. Ed entra il flautista Andrea Griminelli che suona un passo dell’Estate di Vivaldi, introdotto da Ranieri che legge la descrizione dello stesso Vivaldi di questa sua stagione. E così Griminelli ci fa ‘vedere’ il cardellino, il temporale…. Siamo all’ekphrasis musicale.

Sogno e son desto 2, 13 settembre 2014: Massimo Ranieri, Simona Molinari e Morgan

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23.25 Morgan che canta in napoletano gela uno studio, ma è da incoraggiare. Simpatico.

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23.20 Si torna ‘in scena’. Ranieri ricorda di quando veniva mandato a fare ‘il palo’ alla sorella e al fidanzato Gennaro per introdurre Io mammeta e tu che anta con la Molinari e Morgan al piano di Buscaglione

23.18 Tg1 un minuto. Ecco, questa resta una follia: o fate il Tg dopo la fine dello show o chiudete lo show prima, su. Come distruggere un’emozione.

Sogno e son desto 2, 13 settembre 2014: Massimo Ranieri e Milena Vukotic

23.13 Le interviste restano il punto debole di Ranieri. Un punto debole ci dovrà pur essere… Per lei giusto un ingresso e un’uscita a passo di danza per invitare il pubblico a teatro dove sarà in scena con Valeria Valeri ne Le Fuggitive al Teatro dell’Angelo di Roma. Pubblicità.

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23.10 E arriva anche Milena Vukotic. Racconta di aver ballato anche all’Opera di Parigi, ma il suo sogno era girare con Fellini.

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23.10 E dopo due ore di show, Ranieri balla anche il Tip Tap, balla.

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23.04 E siamo a un classicone di Ranieri, anche se in versione quasi ‘disco anni ’80’ Se bruciasse la città. E l’esercizio ginnico non manca, dai piegamenti alla corsa sul posto.

23.03 Classica gag d’avanspettacolo sui soldi in prestito per spiegare come funzionano le banche…

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22.55 Energia partenopea con un quartetto d’eccezione composto da Enrico Rava, Stefano Di Battista, Tullio De Piscopo e Tony Esposito per Tammurriata Nera. (“E’ nato nu criaturo niro, è nato niro… e ‘a mamma ‘o chiamma Ciro, sissignore, ‘o chiamma Ciro”).

22.54 Siamo al quarto blocco. C’è ancora un’ora di show da portare a casa.

Sogno e son desto 2, 13 settembre 2014: Ranieri e Morgan, medley Buscaglione

22.51 Scatta il blocco tassativo. I due si divertono. Giacche a parte, sono pronti per una tournèe.

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22.50 Sono una coppia perfetta.

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22.48 Rossetto in tinta per Morgan. E dopo Eri Piccola e Guarda che luna arrivano Love in Portofino e Carina.

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22.46 E il piano è quello originale di Buscaglione, con tanto di bruciature di sigaretta. Così Ranieri ha convinto Morgan a fare tre puntate con lui…

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 22.43 Ed eccoci all’omaggio a Buscaglione con Morgan. Tutti in rosa, anche piano e microfoni.

22.40 Se mai (ti parlassero di me) di Nicola di Bari (ovvero versione italiana di Smile di Chaplin, per l’appunto) per ‘stemperare’.

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22.34 Terza parte, dopo il secondo blocco pubblicitario. Cambio scena per un monologo, il Discorso all’umanità, da Il Grande Dittatore, di Charlie Chaplin.

Sogno e son desto 2, 13 settembre 2014: Ranieri e Toto Cutugno, Emozioni

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22.28 Complimenti di Toto Cutugno all’orchestra e a Fio Zanotti. Rotto il ghiaccio e le emozioni, Toto Cutugno si scioglie. Chiede a Ranieri un favore, una sorpresa: “Mi accenni “L’Italiano”?”. Toto chiede a Ranieri in un orecchio di cambiare ‘italiano’ con ‘napoletano vero’. Ranieri non lo fa, e fa bene. Facciamo finta che questa rihiesta non i sia stata e chiudiamo il blocco con le ‘Emozioni’ bellissime del duetto Cutugno-Ranieri.

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22.26 Si unisce al duetto Cutugno-Ranieri su Perdere l’amore anche Artegiani (oltre all’intero studio, ovviamente). STANDING OVATION! Primo fan Toto Cutugno.

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22.20 Duetto di Cutugno e Ranieri su Emozioni: per la serie, qualsiasi cosa canti Ranieri diventa diversa. Però l’interpretazione roca di Cutugno è da brivido. Dimenticate le stonature degli ultimi Sanremo. Siamo davvero alle emozioni. Ragazzi, lacrime. Lacrime per Ranieri e uno sguardo di Cutugno che vale mille parole.

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22.15 Toto non canta: fa i complimenti, sinceri, a Ranieri e parla del successo che la musica italiana ha in molte zone dell’Europa dell’Est. “Lo stimo perché è un uomo che dice quello che pensa” dice Ranieri, che ricorda quando vinse a Sanremo con Perdere l’Amore. Toto era lì, invece, con una canzone che Ranieri dice di amare molto, Emozioni, e che canta. “Massimo, ma tu dopo venti anni proprio quell’anno dovevi tornare a Sanremo?” scherza Toto che però fa i complimenti ad Artegiani, autore di quel capolavoro di Perdere l’amore.

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22.13 Tutto per introdurre Toto Cutugno e la sua band Unza Unza, la Dzambo Agusevi Orchestra, che intona “L’Italiano”. Tutta la so, tutta…

22.10 Ranieri ricorda un suo viaggio a Ellis Island e invita il pubblico a cercare sul portale della ‘dogana’ di Ellis Island quanti immigrati sono passati di là, cognome per cognome, Di Marzullo ad esempio ne sono passati 629. “Siamo partiti tutti e non ce lo dobviamo mai dimenticare” ricorda Ranieri.

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22.09 Quanto teatro in questa inquadratura.

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22.06 Mi spiace per la Molinari, ma la scena e l’interpretazione è tutta di Ranieri, nonostante le faccette alla d’Urso.

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22.03 Ussignore, si passa a Oriana Fallaci ex abrupto: legge “La morte di un amore” per introdurre Maruzzella. Ed entra Simona Molinari per un mash-up con Fragile di Sting.

Sogno e son desto 2, 13 settembre 2014: Ranieri e Max Tortora

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21.58 Per Max Tortora un medley dei suoi sketch: un classico, fare gag con i tic e le parole delle canzoni. Davvero sembra di essere in uno show del sabato sera anni ’60. La sua imitazione di Celentano che parla romanesco in Rugantino è fantastica.

21.55 “Un pubblico così non si vedeva dai tempi di Canzonissima” commenta Tortora (1,97 m, sapevatelo).

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21.54 E cosa cantare con i due metri di Max Tortora se non IL Corazziere di Rascel (che Ranieri imita benissimo). Per rendere Ranieri credibile ci voleva l’altezza di Tortora.

21.51 Ne approfitto per segnalare la regia di Laudisio. Ottima nel dare movimento agli ‘assoli’ di Ranieri, ma sui duetti soffre un po’. Ci sta, considerata la foga della Nannini. Ma non capisco la tendenza all’autoimpallo nelle scene di ballo: eppure dovrebbero essere più ‘studiate’. Un voluto effetto sporco? Non valorizza.

21.50 La prima pubblicità è ora. Anche alla fine della Nannini sarebbe stata bene, giusto per lasciare ancora un po’ il sapore della loro performance prima di una nuova esibizione.

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21.47 E dopo un primo blocco così si può anche hiudere e dare appuntamento alla prossima settimana. Ma Ranieri passa a Carosone con un Torero in salsa tango.

Sogno e son desto 2, 13 settembre 2014: Ranieri e Gianna Nannini

21.45 La messa in onda di Rai 1 è leggermente fuori sincrono, ma sul live non ci sono dubbi… Meravigliosi. Mi alzo in piedi anche io.

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21.42 E per salutare la Nannini canta Erba di casa mia, la sua preferita. Fatta da lei acquista un altro sapore.

21.41 Gianna presenta il nuovo disco: “Posso solo dire che è un disco dedicato all’Italia. Tanta roba”.

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21.39 Si conoscono da 46 anni: la Nannini è andato a conoscerlo alla Bussola. Faceva per lui da driver, praticamente. Lei lo inseguiva, era pazza di lui… (La Nannini non riesce a star seduta, eh).

21.38 “Come anti bene te non ce n’è nessuno” dice Gianna a Massimo; lui risponde: “L’abbiamo sfangata”. La modestia.

21.37 Lui 63, lei 58. Chapeau. Standing ovation. Coro da stadio. Meritatissimo.

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21.32 Scatta il medley con Fotoromanza (e Ranieri si butta a terra su ‘camera a gas’), Bello e impossibile (col pubblico a fare il coro…), I Maschi …. sembra di essere a un concerto. Non stanno fermi un secondo. Fantastici.

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21.29 Una cosa è sicura, hanno cantato live. Non capisco se il programma sia registrato, ma in ogni caso lo sarebbe ‘in presa diretta’. L’imperfezione fa tanto bene allo show.

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21.26 …  e sul numero divino Ranieri inizia a cantare Sei nell’anima ed entra lei, GIanna Nannini. Qualche problema di audio ma si va avanti, tra abbracci e sorrisi, stonature e attacchi sbagliati. Ma è brivido, puro.

21.24 “Non avrei mai immaginato che ci saremmo rivisti così presto. Sono passati solo sette mesi. La scorsa volta erano passati sette anni” dice Ranieri che apre digressione sul ‘sette’. Beh, è un numero divino…

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21.21 “Siamo qui noi soliii”: si canta Io che non vivo senza te di Pino Donaggio.

21.20 Senza respiro si passa al corpo di ballo per la sigla. Il rosso e il nero sono i colori di Ranieri, non c’è niente da fare.

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21.15 E si va subito a Ciccio Formaggio con Si me vulisse bene overamente (“nun me facisse sfrculia’ d’a gente”…). Non si perde in inutili salamelecchi Ranieri, che va subito in medias res…

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21.13 Si parte in anticipo. Lo studio è lo stesso dello scorso anno. Smoking bianco e leggio e pubblico già in adorazione per Massimo Ranieri che apre con Prezzolini: “I furbi e i fessi”. Vale la pena riportarlo integralmente.

Dei furbi e dei fessi

1. I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.

2. Non c’è una definizione di fesso. Però: se uno paga il biglietto intero in ferrovia, non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente nella magistratura, nella Pubblica Istruzione ecc.; non è massone o gesuita; dichiara all’agente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. questi è un fesso.

3. I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.

4. Non bisogna confondere il furbo con l’intelligente. L’intelligente è spesso un fesso anche lui.

5. Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.

6. Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.

7. Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.

8. I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.

9. Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro.

10. L’Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l’Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.

11. Il fesso, in generale, è stupido. Se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo.

12. Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi.

13. Ci sono fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandar via i furbi. Ma non possono: 1) perché sono fessi; 2) perché gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono.

14. Per andare avanti ci sono due sistemi. Uno è buono, ma l’altro è migliore. Il primo è leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura: 1) perché non c’è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere; 2) perché non c’è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e la associazione con altri briganti alla guerra contro questi.

15. Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione.

16. L’Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all’ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l’italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l’esempio e la dottrina corrente – che non si trova nei libri – insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l’ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un’altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l’Italia, è appunto l’effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.

21.09 Si balla ad Affari Tuoi in attesa che canti Ranieri.

Sogno e son desto 2, prima puntata - 13 settembre 2014

 

20.28 L’edizione del TG1 si chiude con un collegamento (registrato) con Massimo Ranieri che come prima cosa fa i complimenti a Conti per i risultati della prima puntata di Tale e Quale Show e lo ringrazia per la sua bella tv. Mani avanti? Dopo Affari tuoi si comincia.

Sogno e son desto 2, 13 settembre 2014, live su TvBlog: anticipazioni prima puntata

Massimo Ranieri torna su Rai 1 con Sogno e son desto, l’one man show tratto dal suo spettacolo teatrale omonimo che nella scorsa stagione tv ha conquistato il pubblico. L’ammiraglia Rai non ha saputo resistere al ‘cantattore’ partenopeo e gli ha chiesto un ‘bis’ dopo il ciclo in onda a gennaio 2014: altre tre puntate in onda da questa sera, 13 settembre, nella prima serata del sabato di Rai 1 che seguiremo live su TvBlog dalle 21.10.

La struttura dello show è quella che più si confà alla versatilità del padrone di casa: ispirandosi alle stesse chiavi narrative dello spettacolo teatrale, ovvero il coraggio e la dignità, Ranieri prepara una scaletta che mescola teatro, storie di vita, macchiette della rivista e dell’avanspettacolo, e tanta musica, da quella più tradizionale della scuola napoletana a quella cantautorale e contemporanea.

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Quest’anno però si avvale della collaborazione artistica di due personaggi non certo banali della scena musicale italiana: con lui sul palco, a mo’ di spalle, ci saranno infatti Morgan – preso in prestito da SkyUno dove da giovedì 18 torna giurato di X Factor – e Simona Molinari, che il pubblico tv italiano ha imparato a conoscere dalla sua partecipazione al Festival di Sanremo 2013 con Peter Cincotti in “La felicità”.
Confido che Ranieri riesca a contenere Morgan: di certo il loro duetto nella prima edizione fu uno dei momenti più emozionanti della ‘tre giorni’ di Sogno e son Desto, ma bisognerà tenere il ‘puledro’ a bada, conoscendolo. Per questa prima puntata il ‘neo’ duo si dedicherà a un omaggio a Buscaglione.

 

Il viaggio di Ranieri su Rai 1 continua, dunque, e si arricchisce di ospiti: tra i più attesi Gianna Nannini, per un duetto inedito. Ma ci saranno anche Toto Cutugno, amico di lunga data, che si esibirà accompagnato dalla Dzambo Agusevi Orchestra (dopo aver fatto cantare “L’Italiano” al Coro dell’Armata Rossa, Cutugno può fare quel che vuole), il flautista Andrea Griminelli, mentre l’inedita superband composta da Enrico Rava, Stefano Di Battista, Tullio De Piscopo e Tony Esposito presentano una particolare “Tammurriata”. Tra gli ospiti della serata anche Max Tortora, per uno sketch in coppia con Ranieri.

Sogno e son desto 2 è prodotto da Rai 1 in collaborazione con Ballandi Multimedia S.r.l., è ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri, scritto con Massimo Cinque, Celeste Laudisio, Simone De Rosa e con la collaborazione di Tullia Brunetto e Paola Pezzolla. La scenografia è di Luigi Dell’Aglio, le coreografie di Franco Miseria, le coreografie di Tip tap di Giorgio De Bortoli, la direzione orchestrale di Fio Zanotti. La regia è affidata a Celeste Laudisio. E noi stasera vedremo cosa hanno riservato per noi. Diretta dalle 21.10 su TvBlog.

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