Home Serie Tv Emmy 2014, House of Cards senza premi: la reazione (VIDEO)

Emmy 2014, House of Cards senza premi: la reazione (VIDEO)

13 nomination e nemmeno un Emmy portato a casa: la serie Netflix ironizza con stile sulla sconfitta.

pubblicato 26 Agosto 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 01:17

House of Cards è la grande sconfitta degli Emmy 2014: 13 nomination e nessun premio, neanche una statuetta per Kevin Spacey o Robin Wright, mentre il titolo per il Best Drama va, ancora, a Breaking Bad (tutti i vincitori degli Emmy 2014).

Risultato difficile da mandar giù nella West Wing della Casa Bianca e scatta inevitabile la ‘rappresaglia’. Ligio agli insegnamenti di Frank Underwood, il braccio destro Doug Stamper (Michael Kelly) prende il telefono e si fa passare “Jim dell’Academy”:

“Abbiamo perso il premio come Migliore Serie Drammatica. Avevamo un accordo”

il contenuto della telefonata in perfetto stile House of Cards. E si potrebbe dire che neanche l’amicizia con Hillary e Bill Clinton ha garantito al team presidenziale una vittoria sull’Academy (giusto per ricordare un’altra video-parodia apparsa su Youtube qualche settimana fa).

“La democrazia è così sopravvalutata. Ma c’è sempre il prossimo anno, Stamper.
Congratulazioni a Breaking Bad per la vittoria come Miglior Serie Drammatica. Onorati di aver fatto parte di questa rosa di nominati”

si legge a margine della clip. Se non è classe questa…

Trovo il video una vera delizia, capace di ironizzare non solo sulle caratteristiche narrative della serie, ma anche sui classici ‘sospetti’ da ‘accordi sottobanco’ che avvolgono sempre premiazioni prestigiose come gli Emmy (o gli Oscar o Sanremo, per arrivare a esempi più vicini). E, detto tra noi, la sensazione è che ci vorrà ancora del tempo prima che la Netflix possa vincere qualche sostanziosa statuetta: il Creative Arts Emmy Award per il miglior missaggio musicale ad House of Cards sa di elemosina.

Ma mentre Frank Underwood, con signora e staff, confida in un riconoscimento più degno per gli Emmy 2015, c’è chi festeggia e non ci riferiamo solo a BrBa. Sherlock, infatti, celebra i suoi sette premi tra Emmy e Creative Arts: dopo aver ottenuto i riconoscimenti tecnici per il miglior suono, miglior composizione musicale, miglior fotografia e miglior regia single-camera, sono arrivati quelli per Benedict Cumberbatch, premiato come miglior attore protagonista di miniserie, per la la miglior sceneggiatura e per il miglior attore non protagonista di una miniserie consegnato a Martin Freeman.

Sei in tutto, invece, le statuette per Breaking Bad, che ha salutato il pubblico con una quinta e ultima stagione (rassegnatevi, la sesta non ci sarà) che ha evidentemente conquistato l’Academy. Miglior Serie Drammatica per il secondo anno consecutivo, Bryan Cranston Miglior attore protagonista in una serie drammatica, Aaron Paul Miglior attore non protagonista, Anna Gunn Miglior attrice non protagonista, Migliore sceneggiatura e il Creative Arts Award per la Miglior regia single-camera per una serie drammatica sono l’ultimo bottino di Breaking Bad. Agli Emmy 2015 Underwood avrà un avversario in meno, ma dovrà muovere con attenzione tutte le sue carte se vuole vincere qualcosa a Los Angeles. La Costa Ovest è difficile da conquistare…