Home I Fatti Vostri Giancarlo Magalli a TvBlog: “In Rai mi fanno pagare ancora il 13% di Mi gioco la nonna. Dovevo fare Tale e quale show…”

Giancarlo Magalli a TvBlog: “In Rai mi fanno pagare ancora il 13% di Mi gioco la nonna. Dovevo fare Tale e quale show…”

Il conduttore de I Fatti Vostri racconta a TvBlog perché manca da qualche tempo dal prime time Rai: “Sarei ancora in grado di scrivere programmi, il problema è che nessuno li vuole”

pubblicato 27 Giugno 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 02:59

In occasione della presentazione dei palinsesti Rai a Roma, TvBlog ha rivolto alcune domande a Giancarlo Magalli, volto storico della tv pubblica che anche nella prossima stagione sarà alla guida de I Fatti vostri, in onda ogni mattina su Raidue. Il conduttore non ha risparmiato polemiche e frecciatine velenose, pronunciate con il sarcasmo che lo contraddistingue. Soprattutto quando di fronte, a pochi metri di distanza, gli è passato il produttore Agostino Saccà, con il quale, quando era dirigente Rai, ci furono frizioni. In apertura di post vi proponiamo la videointervista integrale.

Magalli, da quanti anni presenzia alla presentazione dei palinsesti Rai?

Da quando la fanno. Quando c’erano i soldi la si faceva all’Hilton di Cannes, grandi feste, presentava la Carrà, Fiorello. Ora ci danno un panino, due fogli di carta e ci mandano via. Meglio di niente. In Rai ci sono da 50 anni, questo lavoro lo faccio da 40.

Veniamo alla prossima stagione. Cosa farà… di nuovo?

Di nuovo niente. Rifaccio I Fatti vostri, che festeggia il quarto di secolo. Festeggia 25 anni di vita non per un qualche motivo segreto, ma perché è un programma che va bene, fa lo share più alto di Raidue, è l’unico programma, insieme a Mezzogiorno in famiglia, che fa uno share a due cifre. Quando si è provato a mettere altre cose sono andate male e quindi si va avanti finché ci regge l’entusiasmo e il fisico.

Ci saranno novità o il format… ops, la offendo se parlo di format?

No, almeno fa capire di cosa parliamo. Il programma è quello, ci saranno piccoli ritocchi. Siamo come un giornale, se cambi impaginazione o caratteri non cambia molto. I contenuti sono importanti.

Ha voglia di tornare in prime time? Ha proposto nuove idee, cerca altri format? Insomma, qual è la situazione ad oggi?

I programmi posso anche scriverli, principalmente io sono un autore. Ho portato in Rai tantissimi programmi di successo come No Stop, Pronto Raffaella, Tutto compreso, che poi è diventato Drive In, Papaveri e Papere. Sarei ancora in grado di scriverli, ma il problema è che nessuno li vuole. Si comprano all’estero per poter poi dire quando vanno male – e succede quasi sempre – ‘in Spagna faceva il 35%’. Servono questi alibi. Io rifarei Domenica In; l’ultima che ho fatto è quella che è andata meglio di tutte le più recenti. Però litigai con un signore, che è appena passato qui davanti e non so perché, Agostino Saccà, che non mi fece lavorare più. Allora aveva potere, ora no per fortuna. Sbagliò a non farmi rifare Domenica In, perché quelli che l’hanno fatta dopo di me l’hanno fatta male. Le prime serate le ho sempre fatte con grande successo, I Cervelloni, Fantastica Italiana, Mille lire al mese.

Però manca da quale anno…

Sì. Abbiamo fatto Mi gioco la nonna, una specie di prova come per vedere ‘se Magalli è ancora capace’. Mi hanno fatto fare questo format tedesco orrendo; una puntata andava di mercoledì, una di venerdì, una di giovedì. Siamo andati contro la finale di Amici dall’Arena di Verona, evento sul quale Mediaset investe di più. Senza un ospite, con tre concorrenti, abbiamo fatto il 13% di share. Dopo di me programmi più blasonati con conduttori rinomati hanno fatto l’8%. Quel 13% ancora me lo fanno pagare! Come a dire che ‘ti abbiamo dato la prima serata e non ha funzionato’. Non ha funzionato? Ma magari lo facessero oggi il 13 in prima serata!

Spero di non offenderla di nuovo dopo il ‘format’, ma secondo me lei sarebbe perfetto come giurato di un talent…

Mi divertirebbe. Se non diventa un mestiere. Dovevo fare il giurato per – come si chiama? – Tale e quale show. Ma in quel periodo mi capitò ‘la nonna’ ed io ovviamente scelsi una prima serata mia e non fare il giurato in un programma altrui.

Pentito?

Meglio se avessi scelto diversamente. Oggi in giuria quelli ci sono e quelli giustamente restano. Altre cose non son venute fuori. Se mi chiamano… vediamo.

Giancarlo MagalliI Fatti Vostri