Home Notizie Concerto Primo Maggio 2014, Dario Vergassola a TvBlog: “Io alla conduzione della festa dei lavoratori? È un ossimoro” (VIDEO)

Concerto Primo Maggio 2014, Dario Vergassola a TvBlog: “Io alla conduzione della festa dei lavoratori? È un ossimoro” (VIDEO)

TvBlog nel backstage del Concertone ha intervistato Vergassola, che ha rassicurato tutti: “nonostante i suoi album pubblicati, non canterà sul palco allestito in piazza San Giovanni”

pubblicato 30 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:02

Mentre erano in corso le prove musicali per il Concertone del Primo Maggio 2014 in programma domani a Roma (in liveblogging su SoundsBlog) e a margine della conferenza stampa odierna, nel backstage di piazza San Giovanni TvBlog ha rivolto alcune domande a Dario Vergassola, nel cast dei conduttori (insieme a Edoardo Leo e Francesca Barra) della manifestazione organizzata dai sindacati CGIL, CISL e UIL in onda in diretta dalle ore 15 su Rai3.

Tra i conduttori lei sembra il più rilassato…

Sì, la mattina dormo normalmente. Il primo maggio è la festa dei lavoratori, io non è che abbia fatto grandi cose da lavoratore, ho sempre fatto un po’ lo statale. Sono un po’ lento. Trovarmi a presentare la festa dei lavoratori mi sembra quasi un ossimoro. Però ci daremo da fare.

Il suo ruolo quale sarà? Darà vita alle sue classiche interviste?

Sì, cercheremo di girare, di fare dei collegamenti; visto che tutti faranno cose molto serie, leggeranno la Merini, io farò lo parte un po’ meno seriosa.

Non vi siete chiesti se il formato televisivo del Concertone possa risultare vecchio?

Dire che il Concerto del Primo Maggio è vecchio è come dire che lo è Woodstock. Qui ci sono gruppi che vanno sul palco e suonano.

Dal punto di vista televisivo avete pensato a qualcosa di particolare o la formula resterà più o meno la stessa?

Non ne so assolutamente nulla. C’è un regista giovane, brillante, sveglio (Cristian Biondani, Ndr), non so che accorgimenti prenderà. Ci saranno un po’ di interventi parlati, narrati. Mi sembra una bella contaminazione; il pubblico che vuole ascoltare il Pelù di turno e si ritrova una poesia della Merini, è una cosa un po’ da pazzi, però credo che i ragazzi risponderanno bene.

Darà vita a qualche perfomance musicale?

Se Dio vuole non suono; sono un ottimo rocker, uno dei più grandi chitarristi italiani, l’ho tenuto nascosto, solo TvBlog può saperlo.

Ha pubblicato due album in realtà…

Sì, sono talmente pigro che il secondo era ‘il meglio di’.

Dal punto di vista musicale cosa pensa del Concertone di quest’anno?

I ragazzi sono bravi, c’è un buon livello di musica. Sono davvero contento di questo proliferare di altri Festival, da Taranto a Torino, perché ciò dà importanza a cose che ci sono già in giro in Italia. Per i ragazzi che non hanno grandi possibilità economiche per andare a Roma, è una bella opportunità di ascoltare bei concerti vicino a casa. In posti dove sono avvenuti fatti importanti per la storia del lavoro. I giovani magari diranno ‘noi non c’abbiamo manco il lavoro e quindi il resto è un problema che ci porremo dopo’. Invece è un problema che va posto: prima il lavoro, poi i problemi legati al lavoro.