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Quelli che il calcio, Ubaldo Pantani si sdoppia e diventa Matteo Renzi e Massimo Cacciari

A Quelli che il calcio Ubaldo Pantani ha portato due imitazioni: in studio è stato Matteo Renzi, in collegamento Massimo Cacciari, con i due personaggi che hanno dialogato tra di loro

pubblicato 2 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 07:27

Ubaldo Pantani show nella prima parte della puntata di oggi, domenica 2 marzo, di “Quelli che il calcio”. Il comico ha infatti portato davanti allo schermo nel giro di pochi minuti ben due personaggi, arrivando a farli interagire tra di loro. Uno è una vecchia conoscenza del programma, ovvero Matteo Renzi: il Presidente del Consiglio era già stato imitato da Pantani nella scorsa edizione e, dopo un’anteprima la scorsa settimana, è tornato a dargli spazio in apertura di puntata:

“Ho detto a mia moglie ed ai miei figli: ho bisogno di rilassarmi un po’, oggi che è domenica vado in tv. Ho scelto l’intrattenimento leggero perchè è un motivo di orgoglio della tv pubblica dove si può parlare di calcio in relax”.

L’ex sindaco di Firenze rilascia anche un commento sulla partenza del suo governo e sull’intenzione di fare una riforma al mese:

“Sono felice di come abbiamo iniziato. Chi ben comincia non è Letta. Abbiamo cercato di dar euna riforma al mese. Febbraio sappiamo che è Brunetta dei mesi, a marzo la riforma del lavoro, poi inizieremo ad aprile la riforma della piubblica amministrazione ed a maggio la riforma del fisco. A giugno vado all’Isola d’Elba non voglio rotture di scatole. Al mio posto ci sarà il mio ego.”

Dopo aver rivelato di aver offerto un ruolo da Ministro al regista Paolo Beldì, Renzi/Pantani fa un augurio a Nicola Savino ed alla trasmissione, nello stile dello stesso auspicio che fece al suo predecessore Enrico Letta:

“Sono già venuto qui ospite durante il governo Cabello, il programma mi piace. Come Presidente del Consiglio posso fare una promessa, farò di tutto perchè tu possa continuare il tuo lavoro. Stai sereno”.

Fatti gli scongiuri, per Renzi è il momento di accomodarsi nella sua postazione. E, giocando sull’eccessivo egocentrismo di Renzi, Pantani ha organizzato una postazione tutta sua:

“Per motivi istituzionali, siccome ho portato il mio ego ed il mio ego ricopre un ruolo istituzionale, mi sono permesso di portare due ammennicoli. Fosse stato per me mi sarei accontetato anche di un divanetto, non avrei voluto stare sotto i riflettori perchè non rientra nel mio modo di comunicare, nella mia nuova strategia comunicativa, sono uno che ama il basso profilo, non mi interessa il centro palco per cercare di rubare la scena”.

Ma Pantani dà il meglio di sè ed ha preparato anche un collegamento con l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che spiega al conduttore così il motivo per cui, ogni volta che è invitato in un programma, non accetta di presentarsi in studio:

“Io non so come fa lei domenica dopo domenica a stare in studio con persone così vicine. Credo che al di là del cattivo odore che emanano sia un problema di limitatezza delle loro capacità. Io credo che sia un problema di essere umani. Bisogna riformarci, altrimenti saremmo sempre qua a lamentarci, del calcio, della poltiica, delle cose che ci circondano”.

Cacciari, che potrebbe diventare un’alternativa all’imitazione di Roberto D’Agostino per via dei diversi argomenti di cui può parlare il personaggio, accenna anche al “suo” Milan:

“Io più che tifoso del Milan sono coraggioso del Milan, perchè per sostenere una squadra di brocchi inauditi come quella che abbiamo quest’anno ci vuole coraggio. Dove vuoi andare con una difesa come Zapata, Mexes, non vai da nessuna parte bisogna mettere mano al portafoglio, comprare dei giocatori utili”.

Infine, Pantani si sdoppia: la versione di Renzi dialoga in diretta con la versione di Cacciari, con quest’ultimo che non si riserva di lanciargli qualche polemica:

“Non ho consigli, spero soltanto che riesca a fare quello che ha promesso, anche se ci dovrebbe dire dov’è che prende i soldi per quello che ci ha detto di fare. Le auguro per trovare i soldi per fare quello che ha detto. Quello che credo è che ha fatto molto più un comizio che un programma”.

Pantani, dopo la non riuscita imitazione di Paolo Limiti della scorsa settimana, si fa perdonare con una doppia imitazione che lo riporta al centro della scena come nella scorsa edizione. Il suo Renzi in versione opinionista, qui presente solo nella prima parte del programma, potrebbe essere utile per risolevare i momenti più lenti della trasmissione.

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