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Madre, aiutami – intervista doppia a Elisabetta Pellini e Lara Almerico

Tvblog ha intervistato la Pellini e la Almerico, colleghe di set in Madre, aiutami ma anche amiche nella vita.

pubblicato 31 Gennaio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 08:55

Va questa sera in onda la seconda puntata di Madre, aiutami fiction in quattro puntate che vede la grande Virna Lisi nei panni di suor Germana, madre superiora di un convento a Roma che dovrà affrontare la tragica realtà di un attacco nella missione in Congo in cui ha perso tra giovani suore, sue allieve. Nel cast della miniserie troviamo anche Elisabetta Pellini e Lara Almerico, in due ruoli molto diversi: la Pellini è Sofia, seconda moglie del professor Molnar – padre di suor Vera (Mary Petruolo) – mentre la Almerico è suor Gabriella, una delle consorelle di suor Germana. L’idea dell’intervista doppia nasce proprio da questo: dalla volontà di mettere a confronto due personaggi molto diversi e due diversi approcci alla fiction, ma anche dal fatto che le due attrici sono molto amiche.

Ci raccontate il vostro personaggio in Madre, aiutami e quale sarà la loro evoluzione nella storia?

Elisabetta – Interpreto Sofia Molnar, la seconda moglie del ricco e potente professore Guido Molnar. Lui ha una figlia che ha scelto di diventare una suora missionaria. Sofia con lei ha un pessimo rapporto, sono due donne che hanno fatto scelte opposte, distanti in tutto. Sofia è una donna ambiziosa e fragile. È molto sola, nonostante sia molto viziata da suo marito, ma lei si sente trattata come una donna oggetto. Non c’è da stupirsi se poi troverà consolazione tra le braccia di un altro uomo, giovane, affascinante e ambizioso. Nel corso della storia le cose si complicheranno e Sofia sarà sempre più vittima delle sue scelte che pagherà a caro prezzo. È un personaggio molto complesso per gli aspetti psicologici e drammaturgici che affronta nella storia.

Lara – Il mio personaggio si chiama Suor Gabriella, sono una delle consorelle missionarie accanto a Virna Lisi che è la Madre Superiora. All’inizio il mio ruolo si rivela particolarmente ostile alle scelte intraprese da Madre Germana, che si distingue fin da subito per la sua apertura e generosità nei confronti del prossimo. Suor Gabriella insieme ad altre consorelle prende una posizione di netto contrasto che la porterà nell’arco della serie a mettersi totalmente in discussione, passerà attraverso dei sensi di colpa per aver commesso delle azioni cattive, per poi arrivare ad un vera e propria rinascita grazie alla comprensione e alla profonda umanità di Madre Germana. È un personaggio ricco di sfaccettature, apparentemente chiuso e introverso che nasconde un disagio forte, dovuto anche ad un problema ai denti, tant’è che spesso parla coprendosi la bocca.

lara-almerico

Cosa ricorderete di questa esperienza?

Elisabetta – Di ogni film porto un ricordo speciale e molto bello. Mi affeziono a ogni personaggio, molto spesso sono distanti dal mio modo di essere, dai miei valori e dai miei modi di pensare e agire, per questo diventano importanti per me, diventano mie amiche. Di questo set porterò nel cuore gli insegnamenti che mi ha dato il regista Gianni Lepre, che ha fatto un bellissimo lavoro di approfondimento sui personaggi. Ho imparato molto umanamente e professionalmente. È stato un set molto bello, fatto di persone dalle grandi qualità che spero tanto di poter rincontare in lavori futuri… Grazie a tutti!

Lara – Madre, aiutami è sicuramente la fiction che mi ha dato la possibilità di esprimere il mio personaggio in modo continuativo perché sono presente in tutti gli episodi. Questo ti permette di dare spessore ed evoluzione nell’arco della storia e nello stesso tempo di dare un senso al percorso fatto. In tutto ciò è importante avere affianco una persona in grado di dirigere questi passaggi, devo dire che Gianni Lepre è stato veramente bravo a capire i percorsi emotivi di tutti i personaggi. Ho lavorato con attori bravissimi, ho un ricordo molto intenso di questa esperienza, è stata dura, ma sono certa che la fiction piacerà tantissimo!

Come è stato lavorare accanto a un’attrice dall’esperienza, dalla bravura e del calibro di Virna Lisi?

Elisabetta – Purtroppo Sofia Molnar incontra Madre Germana (Virna Lisi) solo in poche scene. Ricorderò per sempre l’emozione di quei giorni. Da sempre nutro stima per lei che considero un’icona di bellezza e bravura. Oltre ad essere una donna bellissima, elegante, di gran classe è un’attrice molto professionale, e non ha attegiamenti da diva anche se potrebbe permetterseli.

Lara – Virna Lisi è una donna di straordinaria bellezza e bravura. Per me è stato un onore poter lavorare con lei, è un grande esempio di coraggio e tenacia. Ad oggi se penso ad una delle qualità necessarie per fare questo mestiere è la dedizione e la professionalità, e devo dire che Virna Lisi incarna perfettamente questi attributi. Ho imparato molto da lei, l’ho osservata e come tutti gli attori un po’ più giovani ho cercato di prendere il più possibile.

ELISABETTA PELLINI

Quali sono i motivi per cui Madre, aiutami merita di essere vista?

Elisabetta – Credo che la storia sia molto importante in un film e obiettivamente ho trovato fin da subito la storia di “Madre, aiutami” molto bella, interessante, avvincente. La storia è ambientata tra Roma e il Congo e vanta un cast ricco di attori bravi e preparati da Vanessa Gravina a Alessio Vassallo, da Mary Petruolo a Francesco Salvi, e tutti gli altri.

Lara – È una fiction che tocca il cuore, coinvolge lo spettatore per la grande umanità dimostrata da Madre Germana. Affronta temi attuali prendendo in considerazione le problematiche dell’Africa, della sua povertà e del grande bisogno di sostegno che noi tutti siamo tenuti a dare. Inoltre mette in luce come gli interessi economici e l’egoismo dell’uomo portano inevitabilmente al crollo dei valori che più ci stanno a cuore. Il tutto viene romanzato attraverso una storia che trae spunto da una realtà che si fa sempre piu imminente e bisognosa di aiuto.

Quale è la scena più difficile che avete dovuto girare nella fiction?

Elisabetta – Sofia Molnar è un personaggio molto complesso. La scena più difficile è stata quella del confronto tra Sofia e Molnar, quando lei dirà di averlo tradito. Un marito che non si è mai accorto di nulla, troppo impegnato nei suo affari. In quella scena doveva trasparire rabbia, ma anche disperazione, fragilità. Non posso raccontare altro, spero vi piaccia, lì io ho messo tutta il mio impegno e ho lasciato fluire stati d’animo reali ed emozioni che mi auguro arrivino allo spettatore.

Lara – Le scene che abbiamo girato sono per lo più in convento e comunque corali, sono state tutte molto intense data anche la drammaticità della storia. Una in particolare che riguarda Suor Gabriella in effetti c’è, ma non vorrei svelare troppo del mio personaggio, quindi vi lascio un po’ di suspance.

Lara Almerico, Agnese Nano, Carla Cassola IMG_9648

Voi due siete amiche. Spesso si dice che è difficile nel vostro ambiente instaurare rapporti sinceri e di amicizia…

Elisabetta – Lara non è un’amica per me, ma molto di più. È una sorella. Ci siamo conosciute a Roma grazie a un’amica comune. Anche lei è lombarda, di Saronno, e fin da subito ci siamo trovate benissimo, come se ci conoscessimo da sempre. Abbiamo gli stessi valori, e questo è molto importante. Credo moltissimo nell’amiciza, ci investo molto ed è bellissimo avere un rapporto così, con una brava collega come Lara. Ci sosteniamo, aiutiamo e sono molto felice di aver lavorato ancora con lei. Non c’è competizione, anzi io son molto felice quando lavora. Inoltre ci aiutiamo prima dei provini, anche facendoci reciproco in bocca al lupo.

Lara – Con Elisabetta c’è un rapporto fraterno, molto prezioso e raro in questo settore. Siamo state fortunate entrambe ad incontrarci. Però devo ammettere che le esperienze che ho avuto finora con i miei colleghi, sono state tutte buone. Certo, i rapporti che stringi rimangono spesso in superficie però è anche vero che questo mestiere ti porta un po’ ad averli tali, oggi ci sei magari domani sei chissà dove. È un lavoro itinerante, che ti assorbe molto, che ti da tanto ma nello stesso tempo esige una grande forza d’animo soprattutto nei momenti di solitudine, che credo tutti gli attori vivono.

Per Elisabetta – La seconda stagione de Le tre rose di Eva è stata un successo. Ti rivedremo anche nella terza?

Sì, Laura Sommariva tornerà anche nella terza serie Le tre rose di Eva. Non so ancora cosa accadrà, gli autori stanno scrivendo ed è tutto top secret. Abbiamo lasciato la povera Laura Sommariva sola e abbandonata, senza il suo grande amore Matteo, costretta dalla madre a fare la escort. Al suo primo appuntamento, con la morte nel cuore, vede Matteo che la sta cercando, ma lei sceglie di non amare più. Laura Sommariva è stato un altro bellissimo personaggio che mi ha dato tanto sia come attrice che come successo di pubblico. Non vedo l’ora di tornare sul set e sopratutto di leggere i copioni per scoprere cosa succederà nella terza serie!

Per Lara – Quali sono i tuoi progetti dopo Madre, aiutami?

Diciamo che sono in attesa di risposte, sono scaramantica e non voglio dire nulla. Nel frattempo aspetto l’uscita della seconda stagione di “Forse sono io”, con la regia di Vincenzo Alfieri, prossimamente sul web. Ci sarò anche io!

Si ringrazia Katya Marletta Press Agent