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Che tempo che fa, i giornalisti di Rai Sport e l’Usigrai contro Fabio Fazio: “Complimenti per lo spot a Sky!”

Il conduttore criticato per la decisione di intervistare Fabio Caressa e Beppe Bergomi.

pubblicato 19 Gennaio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 09:22

Fabio Fazio, durante la puntata di Che tempo che fa andata in onda questa sera, ha ospitato e intervistato Fabio Caressa e Beppe Bergomi, sicuramente la coppia di telecronisti sportivi, per quanto riguarda le partite di calcio, più conosciuta di Sky Sport.

Questa decisione non è piaciuta affatto ai giornalisti di Rai Sport che, coadiuvati dal sindacato Usigrai, hanno emesso un comunicato con il quale hanno parlato di pubblicità gratuita alla pay-tv di Robert Murdoch:

La Rai chieda immediatamente conto a Fabio Fazio dello spot alla pay-tv, offerto gratuitamente in prima serata. Il conduttore di Che tempo che fa è anche recidivo su comportamenti in evidente contrasto con l’interesse dell’azienda. Esattamente come stasera, infatti, già nel 2010 Fazio invitò il telecronista della concorrenza in vista dei Mondiali di calcio del Sudafrica. Praticamente come avvenuto stasera in vista del Brasile. Insomma, in piena campagna Rai per il rinnovo del canone nel salotto di Fazio stasera ne è andata in onda una per gli abbonamenti alla pay-tv.

Il giornalista Marco Mazzocchi, su Twitter, ha sfogato il proprio malcontento con questa doppietta di tweet al veleno:

Complimenti per la bella promozione fatta a Sky. Esempio raro di aziendalismo e senso di appartenenza alla Rai. Che ti paga… Fabio e Beppe sono bravissimi. Sono due amici e non hanno bisogno di promozione. Che gliela faccia la Rai però è comico.

Alessandro Antinelli ha sottoscritto il suo pensiero:

Complimenti a “Che tempo che fa” per l’eccellente promozione di Sky sport. La redazione di Raisport ringrazia.

La risposta del conduttore è arrivata durante la diretta del programma:

Sono 30 anni che lavoro in Rai e non metto in discussione la centralità della Rai. Ma siccome siamo un servizio pubblico e siamo la tv di tutti, è giusto raccontare tutto ciò che accade, ovunque accada. Raccontiamo i protagonisti ovunque essi siano e dovunque lavorino. Questa è la Rai di cui sono orgogliosissimo di far parte.

A questo punto, è necessario fare una serie di osservazioni. Occorre, infatti, sottolineare questa inspiegabile insicurezza dei giornalisti Rai per una semplice intervista che si vuol far spacciare a tutti i costi come uno spot.

Anche per quanto riguarda il sindacato Usigrai, è strano come la polemica sia scoppiata esclusivamente con Caressa e Bergomi, considerando l’imperversare recente di tanti personaggi Sky sui programmi Rai. I casi più recenti hanno avuto come protagonisti Mika, Joe Bastianich, Carlo Cracco e Michele Bravi, ospitati da Che Tempo che fa e Domenica In.

Lo sfogo di Mazzocchi & co. denota, come già scritto, un sentimento recondito di quasi sfiducia nei propri mezzi. E’ come se Antonella Clerici si arrabbiasse per le ospitate di Cracco o se i giudici di The Voice alzassero la voce per l’intervista a Mika.

Per non parlare, poi, delle decine e decine di personaggi provenienti da Mediaset, intervenuti in programmi della tv di Stato. Maria De Filippi, ad esempio, anch’ella intervistata da Fazio durante la scorsa stagione di Che tempo che fa, è un volto iconico di Mediaset ma non per questo la sua intervista, che terminò addirittura con una parodia di un suo programma, è da interpretare come uno spot occulto alle sue trasmissioni.

Qual è l’obiettivo dell’Usigrai, quindi? In Rai, interviste soltanto a personaggi Rai? Trasformare le ospitate in momenti di autocelebrazione interna e onanismo televisivo?

L’intervista di Fazio a Caressa e Bergomi ha avuto soltanto il difetto di non essere stata così divertente ma, di malafede, nessuna traccia.

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