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Giuliano Ferrara si prende RaiDue? Sarebbe pronto lo schiaffo al servizio pubblico

Potrebbe andare in prima serata su RaiDue, Giuliano Ferrara. Lo scrive il Fatto quotidiano.

pubblicato 28 Ottobre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 02:25


Giuliano Ferrara potrebbe prendersi lo spazio che fu di Michele Santoro e di Annozero su RaiDue.

La notizia – da prendere un po’ con le pinze – arriva dal Fatto quotidiano. Da prendere con le pinze, dicevamo, perché Il fatto quotidiano ha già scritto di Ferrara e poi la “notizia” non si è rivelata veritiera: Giuliano Ferrara all’ora di pranzo non c’è mai andato. Almeno per ora, sia chiaro. In futuro chissà.

Tuttavia, questa novità per RaiDue da gennaio, Carlo Tecce la dà per certa (dava per certo anche Ferrara all’ora di pranzo) e scrive:

Da gennaio l’Elefantino sarà in onda il giovedì in prima serata sulla seconda rete. “E’ stata un’ispirazione, ho preso la cattedra di Enzo Biagi e ora il trono di Michele Santoro”

Una cosa è certa: se fosse vero sarebbe un bello schiaffo generalizzato. Uno schiaffo ai telespettatori, che già su RaiUno evidentemente rifiutano il programma cambiando canale (guardate i dati di ieri, 27/10/2011: 5.897.000 per il Tg1, 4.639.000 per Ferrara e 5.363.000 per i Soliti ignoti, in sequenza. Se non è rifiuto questo, non si sa come chiamarlo).

Uno schiaffo anche a Gianluigi Paragone, che ci prova, con L’ultima parola, a studiare da Santoro. Facendo quel che può, ovviamente, ma il suo recente sbrocco contro i politici che occupano la Rai non era affatto male.

E uno schiaffo anche a Michele Santoro. Osteggiato in ogni modo perché ritenuto di parte verrebbe sostituito da un altro giornalista, Ferrara, appunto, che semplicemente appartiene all’altra parte. E che non ha nemmeno l’onestà intellettuale di far passare le sue opinioni per quel che sono: opinioni. Mascherandole continuamente da fatti. Quindi, se fosse vero, RaiDue dimostrerebbe di non essere mai stata alla ricerca di un giornalismo “imparziale”. Voleva semplicemente un giornalismo dell’altra parte. Niente male.